Il 21 Febbraio si è avviato nella Sala Consiliare del Comune di Fardella il progetto “Le donne dell’acqua, Paesaggio, identità locale e custodia dei beni comuni” promosso nell’ambito della linea di intervento “Contratti di fiume” attuata dal FLAG Coast to Coast, con il contributo della Regione Basilicata.
L’evento è stato accolto con grande partecipazione dalla comunità locale di Fardella, tra gli altri vi hanno partecipato: istituzioni, enti locali, tra cui i sindaci dei comuni della Via del Miskiglio (Chiaromonte, Teana e Calvera), Protezione Civile, GAL “La Cittadella del Sapere”, forze dell’ordine e rappresentanze del mondo dell’associazionismo.
Il progetto “Le donne dell’acqua, Paesaggio, identità locale e custodia dei beni comuni” intende favorire la fruizione dei beni e dei luoghi del paesaggio fluviale e le attività culturali legate alla vita, ai costumi ed alle tradizioni delle comunità per mettere a sistema il capitale sociale con la sostenibilità e sostenere la transizione ecologica ma anche sociale. L’obiettivo specifico è quello di valorizzare i luoghi identitari delle Donne e dell’Acqua a Fradella e aumentare la consapevolezza e la responsabilità verso fiumi e laghi del territorio da parte delle comunità locali e delle giovani generazioni.
Ad aprire i lavori per il Comune di Fardella è stata la Sindaca Mariangela Coringrato che ha sottolineato la rilevanza di questa iniziativa per il suo comune e più in generale per l’Alto Sinni: ”Fardella è un territorio ricco d’acqua ed è per questo che ho voluto fortemente che il primo progetto sperimentale legato alla Campagna delle Donne dell’Acqua del Tavolo Nazionale dei Contratti di Fiume (TNCdF) si realizzasse a Fardella e che questo territorio potesse diventare occasione per l’attivazione di un nuovo modo di fare connessione territoriale e partecipazione, stimolando un forte senso di solidarietà ed appartenenza, valorizzando la componente femminile della coumità.”
Il Sen. Gianni Rosa, Vicepresidente della 8ª Commissione permanente (Ambiente, transizione ecologica, energia, lavori pubblici, in apertura dei lavori della giornata, ha manifestato apprezzamento per l’iniziativa confermando in termini più generali il suo interesse per i Contratti di Fiume, che sostiene con convinzione fin da quando era Assessore all’Ambiente della Regione Basilicata. Nel rilevarne le potenzialità legate alla valorizzazione dei luoghi dell’acqua, ha presentato un video realizzato su sua iniziativa nell’ambito del redigendo Piano Paesistico regionale, sulle fontane e i lavatori censiti in Basilicata, elementi fondamentali per far comprendere le vocazioni di un territorio in cui l’acqua ha un ruolo centrale. Il Sen. Rosa ha confermato la sua volontà di contribuire a scala nazionale a rafforzare i Contratti di Fiume, anche proponendo un apposito emendamento nell’ambito del Codice dell’Ambiente, affermando che ” per i contratti di fiume è tempo di passare dalla teoria ai fatti”. Nelle conclusioni all’incontro, il Sen. Rosa ha infine affermato che “il progetto delle Donne dell’acqua è una grande opportunità per valorizzare i luoghi della tradizione legati al nostro oro blu e alla figura femminile. “Devo fare i complimenti alla Sindaca di Fardella per il coraggio avuto nel lanciare da un piccolo borgo un tema così rilevante e ai tecnici che stanno curando il progetto Paola Rizzuto e Massimo Bastiani, e al Presidente del FLAG Nicola Mastromarino”.
Sono poi seguiti i saluti di Samuel Le Gaouyat, Sindaco di Pontrieux, comune francese situato in Bretagna, che ha saputo reinventarsi ed è diventato meta turistica senza snaturarsi che ha realizzato un’offerta turistica di grande successo intorno ai 50 lavatoi storici presenti lungo il fiume Trieux e alla figura delle lavandaie, testimonianza concreta della vita sociale del passato e memoria storica dei luoghi dell’acqua e di antichi mestieri. Il Comune di Fardella e il Comune di Pontrieux stanno sviluppando un “patto di amicizia” per favorire lo scambio di buone pratiche e la connessione tra i territori internazionali diversi, ma accomunati dalla presenza della risorsa acqua e di un fiume. Tale momento di scambio favorisce la visibilità internazionale della Basilicata e dei suoi territori. La sperimentazione del turismo esperienziale basato sull’acqua, realizzato nel piccolo borgo medievale di Pontrieux in Francia, è stata successivamente approfondita da Damien Toullelan, Presidente dell’Associazione «Nos Lavoirs», che ha raccontato come a Pontrieux il progetto sulla rivalutazione degli antichi lavatoi sia iniziato in modo collettivo e condiviso, la comunità locale, in modo volontario, ha deciso di restaurarli e decorarli con moltissimi fiori, di posizionarci fantocci, enormi calderoni, panni e tutto quanto occorreva alle lavandaie dell’epoca per svolgere il proprio lavoro. Tale progetto è oggi sostenuto anche dalle istituzioni e permette, attraverso la navigazione del fiume Trieux con piccole imbarcazioni ecosostenibili, di visitare i lavatoi e la città “dall’acqua” e sostenere tutti i lavori che gravitano intorno a questa importante risorsa. Damien Toullelan ha evidenziato la similitudine tra il territorio di Pontrieux e quello di Fardella nella valorizzazione dei lavatoi e delle donne.
Nicola Mastromarino, Presidente del FLAG Coast to Coast che si è detto molto soddisfatto di quanto si sta realizzando nel Comune di Fardella,e come si tratti di una iniziativa che ricade nell’ambito del Contratto di Fiume Noce Sinni prossimo alla sua sottoscrizione. A seguire, Elena Dundovich, Docente del Dipartimento di Scienze Politiche dell’Università di Pisa e Membro World Water Assessment Programme (WWAP) dell’UNESCO ha contestualizzato l’iniziativa in ambito internazionale.
Presente l’Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della Provincia di Potenza con il Consigliere Segretario, Arch. Afredo Parisi, nonché l’Arch. Virna Venerucci della Ecoazioni, società cui è stata affidata dal Comune di Fardella la realizzazione tecnica-operativa delle azioni immateriali del Progetto.
Carlo Gilio, del Comitato di Pilotaggio del Tavolo Nazionale dei Contratti di Fiume in Regione Basilicata, con il suo intervento ha sottolineato l’importanza da parte dei Contratti di Fiume (200 attivati e 88 sottoscritti in Italia) di creare un cambiamento culturale, nel modo di considerare acqua e fiumi, ma anche di contribuire a valorizzare concretamente i territori. Sono poi seguiti gli interventi di Salvatore Lobreglio, direttore del FLAG Coast to Coast, che ha fatto un plauso al lavoro svolto dal Comune di Fardella e del giornalista Oreste Roberto Lanza che ha parlato dei Lavatoi in Basilicata.
All’architetto Massimo Bastiani è spettato il compito di presentare il progetto di Fardella a partire dal rapporto di ricerca in corso di completamento sui “luoghi dell’acqua” di Fardella evidenziando l’importanza e il ruolo che le donne hanno sempre avuto, quali custodi del territorio e dell’acqua. “Il progetto – sottolinea Bastiani – ha come obiettivo quello di aumentare la consapevolezza e la responsabilità verso fiumi e laghi da parte della comunità locale e far conoscere luoghi identitari quali sorgenti, fontane e lavatoi alle giovani generazioni. Valorizzare i luoghi dell’acqua non è espressione di un passatismo nostalgico che guarda ai tempi passati (o a figure che ormai non ci sono più come le lavandaie) ma una opportunità per recuperare memorie storiche, dalle quali partire per proporre nuovi percorsi di sviluppo locale e di empowerment femminile. Per lanciare a Fardella e nell’Alto Sinni un turismo naturalistico (in Italia si tratta già di un fenomeno da 13 mld di ricavi nel 2023) in grado di valorizzare e rendere sempre più appetibile ai visitatori un territorio in cui l’acqua è elemento essenziale.”
È seguita la presentazione di Paola Rizzuto, che ha evidenziato che l’iniziativa del Comune di Fardella è collegata alla Campagna Nazionale delle Donne dell’Acqua del Tavolo Nazionale dei Contratti di Fiume, che pone al centro le sfide che i Contratti di Fiume hanno di fronte oggi e negli anni futuri, questioni di grande rilievo socio-economico e di sviluppo locale. La Rizzuto ha ricordato che la Campagna ha lo scopo di favorire il dibattito sull’empowerment femminile nel settore idrico come strumento di crescita e per valorizzare il contributo delle donne con le loro innovazioni nella gestione delle risorse idriche, nella lotta ai cambiamenti climatici nell’agroecologia e nel turismo culturale sostenibile collegato ad alcuni luoghi di lavoro simbolo delle prime forme di partecipazione e aggregazione femminile quali i lavatoi o le anse dei fiumi, luoghi in cui – come ad esempio a Fardella- si lavorava la lana, la ginestra e il vimini. “Le donne – afferma la Rizzuto – hanno sempre avuto un ruolo importante nella cura dei beni comuni. Le “sorelle” sono custodi e simbolo di territori meravigliosi dalle caratteristiche differenti ma accomunati dalla presenza dell’acqua.” Durante un’anticipazione sul quadro socio-economico di Fardella, Rizzuto, nel commentare alcuni dati ISTAT e un’Indagine condotta dallo SVIMEZ, nonché un rapporto elaborato dal CISL Basilicata del 2024, ha rilevato che rispetto ai Goal 5 e 5.5 di Agenda 2030 (sulla disuguaglianza di genere e sulle pari opportunità di leadership) si registra bollino rosso perché Potenza e Matera sono caratterizzate da dati di molto inferiori rispetto alla media italiana, che già è in posizione di retroguardia rispetto al panorama europeo. Sono state quindi richiamate le interviste alle dieci testimonial e opinion leader di Fardella, alcune delle quali presenti in sala, che hanno raccontato il mestiere della lavandaia a Fardella.
A testimonianza di un interesse che sta crescendo in tutta Italia su questi temi, è poi intervenuta Claudia Berti, Assessore all’ambiente Comune toscano di Capannori (LU), che ha presentato il censimento dei lavatoi storici fatto a Capannori, evidenziando l’importanza delle lavandaie che in provincia di Lucca sono state espressione di una lunga storia di emancipazione.
A maggio 2025 saranno presentati i risultati della ricerca e un docufilm sui luoghi delle donne dell’acqua a Fardella.
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