Roma, il nuovo Regolamento sui dehors: «Più tavolini nelle aree pedonali»

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di
Maria Egizia Fiaschetti

La proposta di aumentare lo spazio occupato dagli arredi all’aperto ove compatibile con i luoghi arriva sia dalla maggioranza dem sia dalle opposizioni. Richieste di correggere il testo in chiave più restrittiva dal M5S

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Domani secondo round in aula sul nuovo Regolamento delle Osp (occupazioni di suolo pubblico) con la discussione di una serie di emendamenti presentati sia dalla maggioranza dem sia dalle opposizioni

Il Regolamento

Secondo quanto filtra, vi sarebbe la disponibilità bipartisan a concedere più spazio ai tavolini nelle aree pedonali, tranne in quelle già sature come ad esempio Campo de’ Fiori o piazza Navona, compatibilmente con i criteri indicati nella nuova norma in approvazione. Il Regolamento prevede infatti la ripartizione della città in fasce: nel sito Unesco (il centro storico delimitato dalle Mura Aureliane) gli arredi en plein air potranno essere un terzo della superficie di somministrazione interna; nella Città storica (contesto più ampio che comprende tessuti di espansione novecentesca e ambiti urbani di interesse strategico tra cui Tevere, Mura Aureliane, Parco archeologico monumentale, Foro Italico-Eur, cintura ferroviaria) la quota sarà invece fino al 50%. Nel suburbio si sale a due terzi, ma nelle zone tartassate dalla movida come Centocelle e Città Giardino i Municipi potranno chiedere limiti più restrittivi.




















































L’assessora Lucarelli: «Valutazione puntuale con i Municipi»

L’eventuale quota extra di tavolini nelle zone interdette al traffico veicolare, che al momento non è ancora stata stimata in termini percentuali e che richiederebbe un’analisi caso per caso, non incontra resistenze neppure da parte dell’assessora capitolina alle Attività produttive, Monica Lucarelli, che però è convinta dell’importanza di coinvolgere i parlamentini locali, a cominciare dal Centro, dove si trova la maggiore concentrazione di dehors: «Ho chiesto una verifica puntuale nel I Municipio – assicura Lucarelli – dal momento che abbiamo condiviso l’intero percorso di stesura del Regolamento. In generale ci stiamo confrontando con tutti i Municipi, dal momento che abbiamo la possibilità di diversificare le soluzioni».

Il M5S: «Serve una liberatoria degli aventi diritto all’affaccio»

Sono numerose le proposte di modifica al testo che arrivano dal M5S, tra cui l’aumento delle risorse destinate ai vigili urbani per controllare e sanzionare le occupazioni di suolo pubblico abusive. Per promuovere il rispetto delle regole anche il I Municipio aveva chiesto che, in caso di recidiva, alla seconda sanzione il massimo della chiusura imposta alle attività di somministrazione non fosse più di 5 ma di 15 giorni. I pentastellati suggeriscono inoltre che, qualora le Osp siano a meno di due metri dalle abitazioni, venga firmata «una liberatoria dagli aventi diritto all’affaccio (luce e veduta) sull’area oggetto della richiesta come conditio sine qua non nella positività della pratica». I grillini chiedono poi che riguardo ai «problemi provocati da discoteche e pubblici esercizi», il Municipio possa «procedere alla richiesta di controlli per la revoca della concessione anche solo con le lamentele rappresentate dai cittadini».

I residenti del Centro pronti al flash mob di protesta in Comune

Nel frattempo, domani gli abitanti del Centro organizzeranno un flash mob di protesta in Campidoglio: «Io sono contro le pedonalizzazioni proprio per il fatto che attraggono ancora di più i tavolini – ribadisce Simonetta Marcellini, presidente del comitato Emergenza Trastevere -. Tra l’altro, c’è un progetto per allargare i marciapiedi e togliere le strisce blu del quale nessuno parla… Ormai vivere in Centro, magari nella casa dei propri genitori come è capitato a me, è diventato punitivo: con la scomparsa dei negozi di vicinato, l’impossibilità di utilizzare la macchina, l’assedio di orde di giovani scalmanati che arrivano perfino da Latina e Frosinone è normale che la desertificazione sia inarrestabile e che gli appartamenti si trasformino in bed and breakfast. Le scelte di questa amministrazione sono pura follia».

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