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Non si è ancora spenta l’eco della cerimonia di posa della prima pietra del Centro delle Culture del Mediterraneo, un evento che ha suscitato grande attenzione mediatica, portando i riflettori dei media nazionali sulla città di Reggio Calabria grazie a una delle opere più ambiziose e significative per il futuro della comunità locale.

Questo evento, di portata storica, ha rappresentato un’occasione unica per far conoscere al pubblico i dettagli e le caratteristiche innovative della struttura progettata dall’archistar Zaha Hadid, un simbolo del cambiamento che trasformerà la visione della città nei prossimi decenni.

La posa della prima pietra: un evento di rilievo nazionale

Sull’importanza della giornata è intervenuto Carmelo Romeo, Assessore comunale con delega alla realizzazione del Centro delle Culture del Mediterraneo e alla Programmazione, che ha sottolineato la partecipazione entusiasta di un pubblico variegato, composto non solo dagli addetti ai lavori, ma anche da moltissime persone curiose di scoprire in anteprima alcuni aspetti del progetto.

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«Abbiamo registrato con piacere una partecipazione che ha superato ogni aspettativa – ha evidenziato l’Assessore – con tanti cittadini che hanno avuto l’opportunità di conoscere da vicino i dettagli della progettazione, svelati nel corso della mattinata.

È stato un momento significativo per la città, durante la quale i rappresentanti dello studio Zaha Hadid hanno illustrato l’aspetto progettuale del Museo del Mare, un’opera non solo di eccellenza architettonica, ma anche frutto di una progettazione all’avanguardia in termini di sostenibilità e impatto ambientale. La struttura, che sarà completamente autosufficiente dal punto di vista energetico, rappresenta un esempio di efficienza energetica e riutilizzo delle risorse, un impegno verso la sostenibilità che caratterizzerà ogni fase della sua realizzazione».

Un’opera strategica per l’economia e la cultura

«Questa opera non solo arricchirà il nostro patrimonio culturale, ma avrà un ruolo determinante anche per la crescita economica e sociale del nostro territorio – ha aggiunto Romeo – L’importanza dell’iniziativa è stata anche sottolineata dall’intervento della Cobar Spa, l’impresa che si occuperà della realizzazione dell’opera, impegnandosi a completare il progetto nei tempi previsti. Il sostegno del Ministero della Cultura è stato un altro punto di forza dell’evento, confermando l’importanza di questo intervento a livello nazionale. Il progetto, infatti, è previsto tra i 14 attrattori culturali italiani, parte di una strategia nazionale per la valorizzazione del patrimonio e delle risorse culturali del Paese. L’inclusione di questo progetto in un contesto di grande valore a livello nazionale è una grande opportunità per la nostra città e per l’intero Paese».

Impatto occupazionale e sviluppo turistico

«Saranno circa trecento le maestranze che verranno impiegate per la realizzazione dell’opera, puntiamo a garantire un’elevata occupazione in entrambe le fasi: sia nell’immediato, con l’apertura dei cantieri già dal lotto zero, sia, soprattutto, con il lotto uno, che vedrà un significativo impiego di maestranze a tutti i livelli. Tuttavia, l’impatto occupazionale non si limiterà alla fase di costruzione, ma continuerà anche dopo il completamento dell’opera, contribuendo alla crescita economica e alla creazione di posti di lavoro duraturi.

Il Centro delle Culture del Mediterraneo non sarà solo un punto di riferimento per la cultura, ma ospiterà anche:

  • Un grande acquario su 3 livelli,
  • 2 aree espositive,
  • Un auditorium,
  • Ristorante e bar,

creando così un’area multifunzionale destinata a diventare uno dei principali attrattori turistici della città, con la creazione di posti di lavoro permanenti in ambito culturale, museale e nei servizi per il Museo del Mare.

«Abbiamo una visione a 360 gradi di questa opera, che avrà impatti positivi sia oggi che in futuro, creando opportunità per l’occupazione e il rilancio del turismo e della cultura», ha concluso l’Assessore Romeo.



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