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Quanto può incidere la rete dell’illuminazione pubblica sull’impronta ecologica di una città? In termini di emissioni, di costi e di consumo energetico ha un impatto molto alto. In tal senso, da queste stesse pagine, abbiamo dato notizia in più occasioni di diversi Comuni dell’Umbria che hanno intrapreso importanti opere di riqualificazione. Alla lista delle città umbre che puntano a una maggiore sostenibilità ora si aggiunge anche Orvieto dove è stato recentemente sottoscritto l’accordo con Hera per la gestione e la riqualificazione degli impianti.
L’accordo tra il Comune di Orvieto e Hera: sostenibilità al centro
Sul piatto c’è la completa riqualificazione dell’impianto di illuminazione pubblica nel centro storico. Il contratto con Hera prevede la sostituzione di oltre 1.570 punti luce obsoleti con nuovi apparecchi a led. Si risparmieranno così 507.258 kWh all’anno, pari al consumo medio di circa 188 famiglie oltre a ridurre di 204 tonnellate la CO₂ emessa. In previsione c’è anche l’adeguamento di 30 quadri elettrici e l’installazione di 20 sistemi di telecontrollo e monitoraggio dell’illuminazione, che si aggiungono a quelli già introdotti con il precedente contratto.
Nel frattempo anche nel resto del territorio comunale si sta lavorando. Qui è tuttora in corso l’installazione di oltre 3.100 corpi illuminanti a tecnologia led sull’illuminazione pubblica di tutti i quartieri e le frazioni del Comune, un intervento che garantirà un risparmio energetico annuo di 1.109.526 kWh e una significativa riduzione di 447 tonnellate di CO₂ immesse nell’atmosfera.
Ma non è ancora tutto. Perché quando si sceglie di affidarsi a qualsiasi gestore, è bene anche controllare da quali fonti proviene l’energia elettrica che si consuma. Quella di Orvieto sarà certificata verde al 100%, un ulteriore passo avanti nella promozione dello sviluppo sostenibile da parte dell’amministrazione. Con questi progetti, scrivono dal Comune, Orvieto non solo migliora l’efficienza energetica della città, ma contribuisce anche a ridurre l’impatto ambientale e a migliorare la qualità della vita dei propri cittadini.
Gli interventi di Hera ad Orvieto rientrano nell’ambito della convezione Consip – Servizio Luce 4 che si estende a Umbria e Toscana. Un accordo che prevede il completo rifacimento del sistema di illuminazione pubblica del territorio comunale, con l’obiettivo di rendere più sostenibili ed efficienti l’illuminazione di strade e monumenti. Nel piano rientra inoltre la gestione e la manutenzione degli impianti di pubblica illuminazione e semaforici.
Previsto un abbattimento dei consumi di quasi il 70%
Da Hera spiegano meglio l’impatto che avrà il restyling della rete di illuminazione pubblica. “Le nuove luci permetteranno ogni anno di risparmiare il 68% di energia” specificano. Sul piatto oltre alla sostenibilità c’è anche l’ottimizzazione della visibilità. “La riqualificazione dell’illuminazione non è però solo positiva per l’ambiente: la diminuzione delle emissioni, infatti, non preclude l’efficienza luminosa degli impianti, anzi, la migliora nettamente. I corpi illuminanti a led permettono un miglioramento dell’illuminazione stradale sia in termini di uniformità che di confort visivo, incrementando la percezione dei colori: queste caratteristiche contribuiranno a garantire maggior sicurezza e il corretto livello d’illuminamento, diminuendo l’inquinamento luminoso prodotto“.
Orvieto, tra Agenda ONU 2030 e Green Deal
Dell’impronta ecologica si è iniziato a parlare dal 2003. Se in poco più di vent’anni le politiche internazionali hanno adottato risoluzioni e misure per ridurne l’impatto, l’Europa ultimamente ha dato un notevole impulso alla sostenibilità ambientale, incentivando l’adozione di stili di vita sempre più attenti all’ambiente. Orvieto con l’efficientamento della rete pubblica di illuminazione si avvia quindi verso una nuova fase.
“Il progetto – concludono da Hera – rappresenta un’applicazione concreta dell’economia circolare e un contributo rilevante al raggiungimento degli obiettivi per il 2030 dell’agenda sostenibile delle Nazioni Unite, in piena armonia con le politiche europee del Green Deal e le politiche di carbon neutrality“.
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