L’imperialismo criminale delle mafie spiegato nel libro ¿Qué hacer?

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Il programma politico per una rivoluzione contro il sistema criminale

Calibrare la portata degli effetti che oggi può avere un’organizzazione criminale come la mafia, sia in Europa che in Sud America, rappresenta attualmente una delle attività più preziose per un giornalismo che comprende, in questo contesto, che la mafia “non è solo un problema italiano”, né tantomeno “un’invenzione” o “una creazione giornalistica”, ma piuttosto un problema internazionale di estrema gravità. Interpretando questa realtà come una premessa che, direi, è più che urgente, il mio collega e amico Luca Grossi – che fa parte della redazione di ANTIMAFIADuemila – ha intrapreso (letteralmente, a passo veloce) il giusto impegno di realizzare questo lavoro sulla mafia; un’opera più che opportuna, forse, per l’America Latina e, perché no, anche per la stessa Italia, pur essendo la culla di quel cancro senza confini, dove, inoltre, la letteratura sulla mafia è più che abbondante, con il limite che una minima parte di essa è stata tradotta in spagnolo.
Luca Grossi, come i suoi colleghi della redazione di Palermo, è ben consapevole che affrontare il tema della mafia in modo trasparente e senza ipocrisie è un modo per promuovere una cultura antimafiosa che potrebbe persino assumere un ruolo predominante all’interno di una società internazionale. Una società che, mentre da un lato discute infinite volte di mafia, crimine organizzato e narcotraffico, lo fa spesso, se non quasi sempre, superficialmente, ovvero senza una conoscenza approfondita delle vere fondamenta di questa ideologia e cultura criminale. 
La mafia italiana, con la “M” maiuscola, costituisce essa stessa il fondamento di una criminalità radicata, diffusa nella penisola italiana (legata alla sua storia da quasi due secoli) e nel mondo intero. La mafia italiana obbliga a riconoscere la presenza attiva di quattro pilastri organizzativi: Cosa Nostra, ‘Ndrangheta, Camorra e Sacra Corona Unita.

Luca Grossi © Francesco Ciotti

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Queste organizzazioni costituiscono universi indipendenti e allo stesso tempo interconnessi, sviluppandosi in una dinamica collettiva che interagisce con la criminalità locale di vari Paesi del pianeta, facendo apertamente parte di una struttura illecita molto potente. Così potente che l’estensione dei suoi tentacoli non può essere immaginata o ipotizzata facilmente, poiché si tratta di un potere che include ovviamente relazioni con il sistema politico, gruppi di potere economico, servizi segreti deviati e massoneria, tanto in Italia quanto nei Paesi al di là dell’Atlantico, dove divorano economie, democrazie, governi e vite in tutta la loro crudezza. Un universo inaccessibile alla comprensione del cittadino comune, e proprio per questo motivo tale ideologia si espande e si insedia in ogni società che riesce a raggiungere, con un’impunità spaventosa. 
Questo libro rappresenta una pietra miliare nell’ambito dell’Antimafia – e non per caso – dato che Grossi fa parte di una redazione che in Italia è un punto di riferimento nell’informazione di cronaca giudiziaria su Cosa Nostra e sul tema delle mafie. Da ciò derivano le garanzie che questo lavoro possieda la solidità, la serietà e il professionalismo necessari per un progetto di questo livello. Grossi si è formato presso ANTIMAFIADuemila, una rivista-sito che da 25 anni è un’iniziativa simbolo del giornalismo libero, diretta da uno dei giornalisti più specializzati in questo ambito, il mio collega Giorgio Bongiovanni, insieme al caporedattore Aaron Pettinari e a un team che lavora quotidianamente con grande dedizione. Con altrettanta dedizione sono stati elaborati tutti i capitoli di questo libro, il cui contenuto affronta una molteplice e peculiare gamma di tematiche strettamente interconnesse, mettendo in evidenza in modo crudo come quell’imponente albero mafioso di matrice italiana, dalle ramificazioni inimmaginabili e dalle radici intricatamente profonde, si interrelazioni sotto gli occhi di tutti, manipolando tutto e tutti all’interno dei confini italiani e oltre.

pecci marcelo judiciales net

Marcelo Pecci

È sufficiente leggere l’indice di questo lavoro per avere un’idea precisa di tutto ciò che rappresenta la mafia nella sua espressione più cruda. Ogni capitolo approfondisce argomenti che, nel loro insieme, rendono la proposta di Grossi un’autentica proposta giornalistica, con un’impronta accademica, affrontando, per esempio, temi come: Il denaro e l’imperialismo delle mafie; Perché l’America Latina?; I broker della ‘Ndrangheta in Sud America; L’assassinio dei martiri; Le nuove frontiere del narcotraffico, solo per citarne alcuni. 
L’America Latina è letteralmente infiltrata dall’ideologia mafiosa, con il supporto italiano e quello della criminalità locale, sia nel passato che nel presente. A tal proposito, esiste una casistica voluminosissima che non possiamo ignorare, dai tempi di Pablo Escobar – che idolatrava, negli anni ’80, il boss di Cosa Nostra Totò Riina – fino ai giorni nostri. Tra gli eventi mediaticamente più significativi, basti ricordare l’omicidio del procuratore paraguaiano Marcelo Pecci, il 10 maggio 2022, su una spiaggia colombiana, davanti agli occhi della moglie incinta; o la fuga clamorosa di Rocco Morabito, uno dei massimi esponenti della ‘Ndrangheta, da una prigione in Uruguay nel 2019, con il probabile coinvolgimento di alte gerarchie dello Stato.
Questi episodi, e molti altri, sono il cuore pulsante di un sistema criminale integrato che non dovrebbe passare inosservato nella coscienza collettiva mondiale. Il libro pone infine una domanda cruciale: Che fare? Una domanda che costituisce anche il titolo di uno dei capitoli conclusivi, dove emerge una sola certezza: la mafia è un puzzle del crimine, gigantesco, mostruoso e senza pari. Un puzzle le cui tessere sono sparse in tutto il mondo, strutturando una cultura e un’ideologia del male.
Invito il lettore a immergersi in questo libro, ricco di conoscenze e dotato di tutti gli elementi necessari per formarsi un’opinione solida e adeguata ai tempi, su mafia, narcomafia, ideologia mafiosa e sistema criminale integrato. Un’opera che è anch’essa una tessera del puzzle dell’Antimafia mondiale.

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