Meteo:i modelli matematici convergono:arriva l’aria gelida dalla siberia e si dirige su Abruzzo, Molise, Puglia e Basilicata; neve in pianura

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L’inverno sembra voler finalmente mostrare il suo volto più rigido sull’Italia, proprio a partire dai primi giorni di febbraio. I principali modelli matematici di previsione atmosferica stanno progressivamente convergendo sulla possibilità di un’ondata di freddo significativa, legata a un break zonale che potrebbe indirizzare masse d’aria gelida dalle regioni artiche o subartiche verso l’Europa meridionale, compreso il nostro Paese.

Il Break Zonale: Un Segnale Sempre Più Chiaro

Negli ultimi giorni, i modelli meteorologici stanno evidenziando un fenomeno cruciale per l’attivazione di dinamiche fredde: il break zonale. Questo termine si riferisce a un indebolimento delle correnti occidentali che normalmente dominano la circolazione atmosferica invernale alle alte latitudini. Tale rottura favorisce una maggiore intrusione di blocchi di alta pressione verso nord, con conseguenti scambi meridiani che consentono l’afflusso di aria artica verso sud.

Il break zonale, inizialmente considerato con scetticismo da alcuni modelli, ora appare una costante nelle simulazioni del modello europeo ECMWF e del modello canadese GEM, che paventano uno scenario particolarmente favorevole al raffreddamento. Anche il modello inglese UKMO, pur generalmente più cauto, sta iniziando a individuare segnali di potenziale ondata di freddo con traiettoria verso l’Italia e il Mediterraneo centro-orientale. In modo simile, il modello tedesco ICON-DWD vede una dinamica analoga, con un’avvezione di aria gelida che potrebbe interessare il nostro territorio.

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Il Ruolo dei Modelli Matematici: GFS Ancora Titubante

Nonostante la crescente convergenza dei principali modelli, il modello americano GFS rimane l’unico a mostrare una maggiore incertezza. Le sue ultime corse non supportano pienamente l’idea di un’irruzione fredda così incisiva sull’Italia, limitandosi a scenari più moderati. Tuttavia, questa divergenza non è inusuale, poiché ogni modello ha la propria sensibilità alle variabili atmosferiche. Spesso, le incertezze iniziali vengono progressivamente ridotte con l’avvicinarsi dell’evento.

Cosa Potrebbe Succedere: Freddo, Neve e Venti Forti

Se il quadro tracciato dai modelli più autorevoli dovesse concretizzarsi, l’Italia potrebbe trovarsi di fronte a un’ondata di gelo particolarmente incisiva. L’afflusso di aria fredda da nord-est comporterebbe un significativo calo delle temperature, con valori sotto media su gran parte del territorio nazionale.

Le regioni più esposte sarebbero quelle adriatiche e il Sud, dove l’interazione tra l’aria gelida e il mare relativamente più caldo potrebbe favorire nevicate fino a quote basse o, in alcuni casi, pianeggianti. Gli effetti più marcati si avrebbero lungo la dorsale appenninica e sulle aree costiere dell’Adriatico centrale e meridionale. Inoltre, il passaggio dell’aria fredda sarebbe accompagnato da venti forti dai quadranti nordorientali, che accentuerebbero la sensazione di freddo intenso.

Le aree settentrionali e tirreniche, pur meno esposte al primo impatto, potrebbero comunque sperimentare condizioni di freddo pungente, specialmente nelle zone interne e montane.

Probabilità in Aumento, ma Dettagli Ancora Incerti

Nonostante l’ottimismo crescente dei modelli matematici nel prevedere questo evento, è importante sottolineare che la previsione a lungo termine resta soggetta a margini di incertezza. Le dinamiche atmosferiche coinvolte sono complesse e dipendono da molteplici fattori, tra cui la posizione precisa del blocco di alta pressione e l’intensità della discesa fredda.

I prossimi aggiornamenti modellistici saranno fondamentali per confermare o ridimensionare lo scenario. Tuttavia, le probabilità di un’ondata di freddo sull’Italia stanno decisamente aumentando, e la possibilità di vedere nevicate a basse quote si fa sempre più concreta.

Un Inverno Che Vuole Lasciare il Segno

Dopo un inverno sinora caratterizzato da episodi di freddo relativamente moderati, questa potenziale ondata potrebbe rappresentare uno degli eventi più significativi della stagione. L’attenzione resta alta, soprattutto perché il coinvolgimento di modelli come ECMWF e GEM, generalmente affidabili per le dinamiche a lungo termine, dà maggiore credibilità allo scenario.

Resta quindi da monitorare l’evoluzione nei prossimi giorni, ma gli amanti del freddo e della neve possono iniziare a prepararsi: febbraio potrebbe portare condizioni invernali degne di nota, con un ritorno a paesaggi imbiancati e temperature rigide su molte zone d’Italia.

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Ecco le previsioni nel dettaglio delle principali città della Puglia:

 



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