I più grandi sportivi della storia

di Mauro Mondello,

25. gennaio 2025

Un esercizio quasi impossibile, quello di scegliere i migliori sportivi, le migliori atlete di sempre. Ma abbiamo deciso, con serietà inscalfibile e tutta la leggerezza del caso, di provarci lo stesso. Ecco i nostri nomi.

Migliori sportivi: un calciatore, due tennisti, una ginnasta

Scegliere i più grandi sportivi della storia è una sfida non banale, con la quale ci si espone a critiche di ogni genere e tipo. Ma noi delle critiche non ci curiamo, anche perché esercizi di questo genere non s’intendono come assoluti (della serie “sono questi, abbiamo ragione noi e basta”), ma più in quanto tentativi di accendere la conversazione, di proporre le nostre opinioni e aprirle al confronto con il lettori.

Parlando di grandi atleti non si può non cominciare dal calcio, lo sport più seguito del pianeta. I candidati, fra i calciatori, a entrare nella lista dei più grandi sportivi di sempre sono molti: Messi, Cristiano Ronaldo, Zidane, Ronaldo il Fenomeno, solo per citarne alcuni.

I più grandi sportivi di sempre

Dovendo però restringere la lista, senza dubbio la corsa si restringe a due nomi, quelli più classici: Pelé e Maradona. Quando si parla di “grandezza”, infatti, non si può non considerare l’impatto complessivo, dentro e fuori dal campo, che gli atleti presi in considerazione hanno prodotto attraverso le loro prestazioni sportive, e l’impatto che il loro gioco ha avuto nelle realtà nelle quali si sono disimpegnati.

Da questo punto di vista, non esiste un calciatore che abbia avuto la stessa influenza di Diego Armando Maradona. Influenza sportiva, influenza economica, influenza sociale: la leggenda dei tanti ragazzini battezzati con i nomi Diego e Armando fra la fine degli anni Ottanta e l’inizio dei Novanta beh, non è una leggenda, e spiega meglio di mille altre parole perché el Pibe de Oro merita di stare nella lista dei più grandi sportivi di sempre.

Come lui, seppur per altre ragioni, è giusto ci sia, in questo fantomatico ranking, una donna che ha rivoluzionato il senso stesso di uno sport, il tennis: Serena Williams. Ventitré vittorie Slam, settantatré titoli WTA in totale, 319 settimane da numero 1 del ranking, quasi 100 milioni di dollari di montepremi guadagnati in carriera (la tennista ad aver incassato di più nella storia di questo sport), Serena Williams ha stravolto il concetto stesso di “tennis femminile”, dimostrando che non importa il genere di chi è in campo, ma soltanto le proprie capacità tecniche e atletiche.

Un’altra donna, ancora in attività, che merita sicuramente di stare in questa classifica è Simone Biles. La statunitense, a 27 anni, con ancora davanti una porzione importante di carriera, è già oggi riconosciuta, unanimemente, la più grande ginnasta di sempre.

A renderla un’icona assoluta dello sport mondiale, una delle più grandi atlete della storia, non sono però soltanto le strepitose vittorie (7 ori, 2 argenti e 2 bronzi olimpici, fra i tantissimi successi), ma anche la sua schiettezza nel mostrare il lato umano, fragile, vero, della sua straordinarietà.

Un altro nome che non può sicuramente mancare quando si parla dei più grandi sportivi della storia è quello di Roger Federer. Il grande scrittore statunitense David Foster Wallace ha descritto la visione delle sue partite come “un’esperienza religiosa”, intendendo, con questa definizione, l’universo spazio-temporale nel quale le capacità prodigiose del tennista svizzero erano in grado di trasportare chiunque avesse la fortuna di vederlo giocare.

Federer infatti, oltre ai successi, tantissimi, sul campo, ha ridefinito l’idea di dominio sportivo, mostrando al mondo come la bellezza del gesto, a volte, possa superare l’intensità del movimento, il predominio della forza: una metafora meravigliosa, che resta scritta nella storia dello sport.

Da Alì a Michael Jordan

Quando si parla di Muhammed Ali si entra già nella vera e propria leggenda. Non si parla più, infatti, di qualcuno “fra” i più grandi, ma di quello che forse è stato “il” più grande sportivo di sempre. La corona di pugile più forte della storia è sicuramente indiscussa, ma la sua potenza sul ring, la dimensione ineguagliabile, “larger than life”, del personaggio fuori dalla scatola chiusa della competizione, è stato forse ancora più rilevante.

Di poco inferiore a lui in senso di influenza a 360 gradi, dentro e fuori il pianeta sportivo, ma indubbiamente molto vicino quando si parla di grandezza assoluta, c’è Michael Jordan. Spesso si discute si chi sia il più forte giocatore di basket della storia e Jordan vengono affiancati nomi come Magic Johnson, soprattutto Lebron James.

Sono paragoni comprensibili, ma nulla può pareggiare la mistica con la quale il numero 23 dei Chicago Bulls ha contagiato milioni di appassionati in tutto il mondo con una pallone da basket fra le mani. Una storia molto simile, in termini di energia, è quella che ha circondato tutta la carriera dell’ultimo nome di questa carrellata: Usain Bolt.

L’atleta giamaicano, unico atleta nella storia di questo sport ad aver vinto per tre Giochi Olimpici consecutivi (Pechino 2008, Londra 2012, Rio de Janeiro 2016) le medaglie d’oro nei 100 e nei 200 metri piani, discipline nelle quali ha anche stabilito gli attuali record del mondo (9”58 e 19”19, rispettivamente), resterà per sempre uno degli sportivi più influenti del pianeta, forse l’atleta che più di tutti ha avvicinato i comuni mortali a una sensazione di onnipotenza ultraterrena.