Scritte contro Anpi e ong a Roma: “Sareste state con Hitler”. La replica: “Parole folli e infami”. Ma c’è chi giustifica

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Ong impegnate in prima fila nei conflitti e un’istituzione antifascista come l’Anpi accusate di antisemitismo nel giorno dedicato alla Memoria. Sta facendo rumore l’iniziativa di ignoti, su cui ora indaga la Digos di Roma, che ha permesso la proiezione su una parete della Piramide Cestia e su un’altra del Palazzo della Fao a Rom di questo testo: “Se Israele avesse bombardato i treni per Auschwitz, vi sareste schierati con Hitler. Ipocrisia e antisemitismo le vostre bandiere. Buon Giorno della Memoria”. La frase – incomprensibile e che denuncia anche una certa ignoranza della storia visto che la nascita di Israele porta la data del 14 maggio 1948 – è stata immortalata in alcuni scatti che hanno cominciato a circolare sui social. Nel testo sono presenti i loghi di Amnesty International, Emergency, Medici senza Frontiere, Croce Rossa Italiana e Anpi.

Le reazioni delle ong – “Tra i tanti usi indebiti del logo di Amnesty International questo è il più ignobile di tutti. L’antisemitismo è una violazione dei diritti umani grave e diffusa e accusare un’organizzazione per i diritti umani di violarli è ridicolo oltre che grave. In una giornata come questa dedicata alla memoria e al rispetto delle vittime e dei sopravvissuti alla Shoah, questa azione è veramente spregevole” ha detto all’Adnkronos Riccardo Noury, portavoce di Amnesty International Italia.

Anpi: “Sonno della ragione genera imbecilli” – “Il sonno della ragione, oltre ai mostri, genera anche alcuni imbecilli. Un vile e provocatorio delirio che si qualifica da sé essendo anonimo. Auspico che le autorità individuino al più presto gli autori. Mi spiace per loro, ma oggi è un Giorno della Memoria alla luce dell’unità e della responsabilità” dichiara Gianfranco Pagliarulo, presidente nazionale Anpi. La presidente provinciale Anpi Roma Marina Pierlorenzi ricorda anche questo: “Ci troviamo qui per il Giorno della Memoria insieme alle scuole romane. L’Anpi partecipa con grande emozione a questo viaggio che domani ci porterà ad Auschwitz-Birkenau. Trovo veramente scandaloso quello che è apparso sulla Piramide, una scritta infame che dileggia le associazioni che con noi non solo hanno grande rispetto del Giorno della Memoria che noi ci sforziamo di trasmettere nelle scuole e nel territorio attraverso un lavoro capillare. È veramente una cosa offensiva e grave aver detto quelle cose perché quello che è successo allora è un male assoluto e un unicum, non si possono fare paragoni con nessun accadimento odierno. Chi sporca questa memoria compie un atto veramente grave e devastante per la coscienza civile e democratica di noi tutti e del nostro paese”.

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Cri: “Gesto che ci lascia basiti” – Indignato anche il commento che arriva dalla Cri. “Le Volontarie e i Volontari della Croce Rossa, con la loro Umanità e con la Neutralità propria di chi non prende una parte o l’altra ma vuole solo aiutare, sono impegnati in tutto il mondo con un’azione umanitaria che li vede spesso vittime, accanto alla popolazione civile, dell’impegno necessario a lenire il dolore di chi soffre, a tendere la mano al prossimo, a cercare di rispondere a bisogni primari. La dignità umana non è negoziabile – dice Rosario Valastro, presidente della Croce Rossa Italiana, in una nota – Che questo messaggio arrivi laddove c’è odio, che queste parole giungano anche a chi ha illuminato nella notte scorsa, con scritte offensive, la Piramide Cestia e il Palazzo della Fao a Roma. Un gesto che ci lascia basiti davanti all’impegno della nostra e di altre Associazioni a tutelare, nel suo complesso, il bene più prezioso: la vita, quella di ogni individuo, senza alcuna distinzione. Ottant’anni anni fa venne liberato il campo di sterminio di Auschwitz”.

Rabbino Capo di Roma: “L’Anpi di oggi non è l’Anpi di un tempo” – A testimonianza della crepa che si è aperta tra comunità ebraica e Anpi le parole del Rabbino Capo di Roma Riccardo Di Segni a margine di una cerimonia di commemorazione per la giornata della Memoria. “L’Anpi di oggi non è più l’Anpi di un tempo. I partigiani di un tempo sono molto pochi. Io sono figlio di un partigiano decorato, e ho avuto anch’io la tessera dell’Anpi. L’Anpi è una galassia di realtà, e divenne da tanti i posti che la pensano diversamente. Alcuni leader dell’Anpi si sono dimenticati gli scopi istituzionali e stanno facendo delle battaglie che non si rendono conto che contraddicono i loro scopi istituzionali e questo crea un problema”.

Comunità ebraiche: “Sono risposta alla distorsione” – “Quelle scritte sono una risposta alla distorsione. Questa è la sintesi dei messaggi. Chi ha messo le scritte vuole dare una risposta alla distorsione” ritiene la presidente Unione delle Comunità ebraiche italiane Noemi Di Segni. Condivide quel messaggio la domanda? “Non mi pronuncio ma credo che il dolore fa scrivere determinate cose, un dolore forte, fortissimo, di quello che subiamo ogni giorno. Ed è una delle distorsioni della Memoria usare queste cose su Israele, gli israeliani e gli ebrei”, ha aggiunto. “Svegliamoci apriamo gli occhi, non facciamoci assuefare di nuovo di propagande che descrivono come genocidio o crimini di guerra quello che è assolutamente diverso, totalmente inesistente, mentre quello che è esistito davvero lo neghiamo”, ha aggiunto la presidente. “Noi siamo qua in Polonia, stiamo celebrando l’ottantesimo, sia ad Auschwitz sia a Cracovia con i ragazzi e questa mattina siamo stati al ghetto. Per noi è importante mantenere un’agenda che è un’agenda positiva che sia di memoria e di ricordo” dice l’assessore alla Cultura di Roma Capitale Massimiliano Smeriglio, commentando le scritte comparse sulla Piramide Cestia. “Mi pare che le parole migliori le abbia espresse la presidente dell’Ucei Noemi Di Segni – ha aggiunto – Al di là di ogni considerazione, alimentare un circuito d’odio in una giornata particolarmente significativa per la Shoah, per le comunità ebraiche di tutto il mondo, non è il segnale migliore per ricordare quello che è successo 80 anni fa“.

Le polemiche a Milano – Tutto questo arrivaa pochi giorni dalla polemica per la decisione della comunità ebraica di Milano di disertare l’evento con l’Anpi. Per il presidente dell’assoziazione partigiani, Gianfranco Pagliarulo, “quello che sta accadendo a Milano” è dovuto al fatto che “la comunità ebraica è molto divisa. Il presidente della Comunità ebraica Walker Meghnagi ha posizioni che chiamiamo per comodità ‘oltranzista‘, una parte che si chiama Sinistra per Israele e anche altri moderati non condividono le posizioni di Meghnagi. Sono problemi molto interni alla comunità milanese”. Posizione di Meghnagi “non condivisibile” anche dal presidente della comunità ebraica torinese, Dario Disegni: “Noi oggi siamo qui, tutti gli altri presidenti di comunità sono presenti alle celebrazioni e saremo presenti ufficialmente domani alle celebrazioni della presidenza della Repubblica al Quirinale”, ha dichiarato. “Credo che il nostro dovere sia di essere qui, di testimoniare, di far conoscere le nostre ragioni e quindi di prendere parte attivamente alle celebrazioni del giorno della memoria”, ha concluso Disegni.

L’appello di Pagliarulo – Alla fine il presidente dell’Anpi Gianfranco Pagliarulo rivolge un appello “non solo per oggi ma per il futuro, partendo da questo 25 aprile che sarà l’ottantesimo della Liberazione, affinché si superi il pregiudizio e le opinioni preconcette e si arrivi assieme a celebrare momenti che abbiamo sempre avuto in comune“. “Preciso che la Shoah – ha aggiunto – è un appuntamento in cui l’Anpi è protagonista, è e sempre sarà così, indipendente da qualsiasi polemica“.

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