Il giorno dopo l’ennesimo scontro governo magistratura, Giorgia Meloni non arretra ma rilancia con post su social nel quale scrive: “Il nostro impegno per difendere l’Italia proseguirà, come sempre, con determinazione e senza esitazioni. Quando sono in gioco la sicurezza della Nazione e l’interesse degli italiani, non esiste spazio per passi indietro. Dritti per la nostra strada”. Non arretra nemmeno l’opposizione chiede a gran voce che la premier vada a riferire in Aula sulla liberazione del generale libico Almasri. Il tutto si trasforma in un ennesimo scontro e la premier ci si nasconde dietro come suo solito.
Protesta opposizioni, Aula Camera sospesa
Dopo le proteste dell’opposizione, che hanno chiesto di anticipare la riunione dei capigruppo per avere chiarimenti sull’informativa in Aula sul caso Almasri o di “interrompere tutto” fino ad allora, la seduta dell’assemblea della Camera è stata sospesa. “C’è una ritirata, non viene la Meloni e non vengono neanche gli altri due” ministri a chiarire su Almasri, “si va avanti come se nulla fosse. Noi non siamo a vostra disposizione!”, ha detto Davide Faraone (Iv) che ha proposto di “interrompere tutto, senza parlare d’altro fino alle 14” quando è prevista la riunione dei capigruppo. “Per noi non è possibile andare avanti con i lavori della Camera fino a quando non ci sarà una disponibilità della presidente del Consiglio a venire in quest’Aula”, ha rincarato la dose Riccardo Magi di Più Europa. “Noi chiediamo che la capigruppo venga anticipata”, ha ribadito Luana Zanella (Avs). “Siamo governati da inetti che quando non sanno dove aggrapparsi danno la colpa all’universo mondo”, l’accusa di Riccardo Ricciardi del M5s. “Non possiamo ridurci con i capigruppo che apprendono dalle agenzie di stampa il cambio di programma sull’informativa. E’ in gioco la dignità di questa istituzione, chiudiamo il Parlamento?”, ha detto Matteo Richetti (Azione). “Sospendo la seduta fino alle ore 15, la riunione dei capigruppo è confermata per le ore 14, in modo da dare la possibilità al ministro Ciriani di parteciparvi”, ha risposto a questo punto il presidente di turno Fabio Rampelli.
Nordio-Piantedosi, impossibili informative di oggi
I ministri Carlo Nordio e Matteo Piantedosi hanno inviato una lettera ai presidenti di Camera e Senato per comunicare che “a seguito dell’informazione di garanzia ricevuta, in ossequio alla procedura e nel rispetto del segreto istruttorio, non sarà possibile rendere le informative previste” oggi sul caso Almasri. Lo riferisce il ministro ai Rapporti col Parlamento Luca Ciriani dopo la riunione dei capogruppo alla Camera.
Aula sarà sospesa fino al 4 febbraio
L’aula del Senato verrà sospesa fino a martedì: è quanto chiesto dalle opposizioni e deciso dalla conferenza dei capigruppo, dopo le mancate informative dei ministri Nordio e Piantedosi sul rimpatrio del generale libico Almasri e l’inchiesta in cui è coinvolta la premier Giorgia Meloni. “Non andremo avanti con i lavori finché il governo non chiarirà i contorni della vicenda, che non è solo giudiziaria ma essenzialmente politica e molto grave”, ha detto il capogruppo del Pd, Francesco Boccia, al termine della riunione e parlando insieme ai colleghi del M5s. Avs e Italia viva. La prossima capigruppo è stata convocata martedì alle 15.
Anm, denuncia su Almasri non è stata ritenuta fantasiosa
“La comunicazione di avvenuta trasmissione degli atti al tribunale dei ministri è un atto dovuto, contemplato da una legge costituzionale che prevede che l’attività di indagine venga svolta dal tribunale dei ministri e non dalla procura della Repubblica. Solo in caso di denunce manifestamente infondate e fantasiose ci potrebbe forse essere un margine ridottissimo di valutazione ed evidentemente non è stato ritenuto un caso rientrante in quella tipologia”. Così il segretario generale dell’Anm Salvatore Cascuaro all’ANSA in merito al caso Almasri.
Anm, istituzioni disinformano su vicenda Almasri
“Mettere in relazione le critiche della magistratura associata alla riforma con quanto accaduto è semplicemente assurdo. I magistrati fanno il loro dovere quotidianamente con rigore, professionalità e imparzialità. Il fatto che ci possa essere una valutazione critica sulle iniziative di riforma costituzionale non ha alcuna attinenza con altro. Mi sembra disinformazione anche solo adombrare simili scenari e mi rincresce che dichiarazioni di questo tipo, non improntate a rispetto fra istituzioni, provengano da chi ricopre cariche istituzionali”. Così il segretario dell’Anm Salvatore Casciaro in merito all’avviso ai vertici di governo della denuncia sul caso di Almasri. “Si tratta di una comunicazione di avvenuta trasmissione degli atti al tribunale dei ministri, così dice la legge”, aggiunge.
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