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5 persone in carcere, una agli arresti domiciliari, 3 all’obbligo di dimora e 3 all’obbligo di presentazione quotidiana alla “Polizia Giudiziaria“.
Sono queste, le 12 persone ritenute responsabili, a vario titolo, di associazione finalizzata alla detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti e concorso in rapina aggravata, tratte in arresto tra Potenza, Avigliano (PZ), Montescaglioso (MT), Bologna, Cologno Monzese (MI), Roma e Siena, su ordine della locale “D.D.A.”
In carcere sono finiti L.I., 20enne di Potenza, M.B., 29enne di Avigliano, R.F., 20enne di Avigliano, S.E., 20enne di Avigliano e S.G., 19enne di Avigliano.
Agli arresti domiciliari è finita D.T.V., 20enne, di Montescaglioso.
All’obbligo di dimora C.L., 19enne di Potenza, M.L., 19enne di Avigliano, Z.A., 20enne di Potenza.
All’obbligo di presentazione quotidiana alla “Polizia Giudiziaria”, K.I., 19enne di Potenza, O.G.A., 21enne di Avigliano e T.A., 21enne di Potenza, tutti ritenuti responsabili, a vario titolo, di associazione finalizzata alla detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti e concorso in rapina aggravata.
L’indagine, svolta dai Carabinieri del Nucleo Investigativo del Reparto Operativo di Potenza, del locale Comando Provinciale, trae origine da una rapina consumata a Potenza ad agosto 2023 ai danni di un 30enne, della provincia di Taranto, risultato, poi, essere un corriere della droga.
Quella sera, personale della Compagnia C.C. di Potenza intervenne tra Via Francesco Baracca e Via Enrico Toti, dove alcuni cittadini avevano segnalato la presenza di una persona con i polsi legati ed evidenti segni di percosse sul volto, che vagava per le vie circostanti, in cerca di aiuto.
I militari dell’Arma, arrivati sul posto, constatarono la presenza del giovane pugliese, di Manduria (TA), che forniva evasive spiegazioni sulle motivazioni che lo avevano portato nel capoluogo lucano e sul movente dell’aggressione.
A pochi metri, poi, venne rinvenuta la sua auto, che si presentava completamente rovistata, con alcuni pneumatici forati e tracce di sangue all’interno.
A seguito di un’accurata perquisizione, gli investigatori scoprirono, nascosti nel doppio fondo, ricavato nel vano porta oggetti, oltre 300 gr. di hashish, suddivisi in tre involucri, ognuno dei quali riportava un importo ed una località precisa, per cui era logico ipotizzare che era da consegnare nei luoghi indicati, con la contestuale riscossione dei relativi importi.
Durante le fasi del fermo, l’arrestato, aveva deciso di fornire alcuni chiarimenti, fornendo maggiori informazioni, ovvero, di essere un corriere di stupefacenti e che si trovava a Potenza, proprio, per effettuare una consegna.
Giunto nel posto concordato, aveva ricevuto la richiesta dall’acquirente di spostarsi in un luogo più isolato, al fine di concretizzarne la consegna, dove veniva aggredito e percosso da altri tre ragazzi, con il volto travisato e armati di una pistola, di cui veniva rinvenuto e posto sotto sequestro il relativo
caricatore, i quali, dopo averlo aggredito e immobilizzato, lo rapinarono di una parte della sostanza che trasportava, quantificata, per un valore di circa 8.500 euro.
Le indagini, poi, hanno consentito di accertare l’esistenza di un gruppo criminale dedito allo spaccio di diverse tipologie di droga, operante tra Avigliano e Potenza.
Ancora arresti, ok, chissà sino a quando, soprattutto tra giovanissimi e, con leggi, da parte dei nostri politici nazionali che, però, non tutelano, purtroppo, proprio nessuno, mettendo sempre a rischio, chiunque, ma, soprattutto, le varie forze dell’ordine che operano h24 su tutto il territorio nazionale.
Tutti i dettagli dell’operazione, sono stati forniti, nella tarda mattinata di oggi, venerdì 31 gennaio, al quarto piano del locale Palazzo di Giustizia, in via Nazario Sauro, 71, alla presenza del Procuratore Distrettuale F.F., Maurizio Cardea, il Colonnello, Luca D’Amore, Comandante Provinciale Carabinieri Potenza, il Tenente Colonnello, Erich Fasolino, Comandante Reparto Operativo del Comando Provinciale Carabinieri Potenza, e del Tenente Fulvio Perrone, Comandante del Nucleo Investigativo di Potenza, nelle foto e video, qui pubblicati.
Rocco Becce
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