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Dopo l’allarme
A spiegare la chiusura nella tarda serata di ieri di lunghi tratti di via Sangiuliano e di via Vemtimiglia, è il presidente di Catania Rete gas che in questo caso parla di “normale routine”
Due delle vie principali del centro chiuse per oltre quattro ore. Ma la fuga di gas avvenuta ieri sera tra via Monsignor Ventimiglia e via Antonino di Sangiuliano, proprio all’altezza del semaforo di piazza Angelo Majorana “era solo un intervento normalmente di routine, precisamente un raccordo lento. Il tutto è stato riparato in cinque minuti“. A dirlo è Gianfranco Todaro, presidente di Catania Rete gas, la partecipata del Comune di Catania che gestisce la rete di distribuzione del metano. “Capisco, dopo quanto accaduto in via Fratelli Gualandi, che ci sia allarmismo – dice – ma noi interveniamo almeno due o tre volte al giorno per situazioni simili”. L’anomalia, quindi, è il periodo: “No, in altri momenti non avremmo avuto la strada chiusa, i nostri tecnici sarebbero arrivati a sistemare in poco tempo”.
L’intervento di ieri sera, segnalato alle 22 circa si è concluso alle 2,30 di notte. “Confermo: l’intervento in se è durato non più di cinque minuti, il resto del tempo è stato dovuto alle precauzioni prese per isolare la zona, poi si è individuato rapidamente il punto di perdita”. Del resto i cittadini erano allarmati vedendo sul posto “in un venerdì sera con tante persone in giro vigili del fuoco, carabinieri, municipale. Riceviamo però almeno 400 chiamate al giorno, e di queste forse un paio sono reali fughe di gas“.
Tutto bene, quindi? “Sì, nel senso che non ci sono emergenze. Ma la rete in centro è ormai vetusta, ha circa 60 anni e contiamo di aggiornarla. In zone come Trappeto Nord, dove c’è stata l’esplosione, la rete è invece più nuova, poco più di dieci anni. Abbiamo individuato ieri il punto della perdita nella zona di via Gualandi. Le indagini vanno avanti, ma posso dire con serenità che non è stata nostra responsabilità”. Per il ripristino delle utenze ci vorrà però ancora tempo, “qualche settimana, come avevamo già detto. Contiamo di poter riaprire la zona rossa il prima possibile, ma per ripristinare le utenze, circa 30mila, ci sono lunghe procedure”. Intanto il gas, poi dopo essere stato ripristinato in via Santa Sofia, e quindi al Policlinico Rodolico è alla cittadella universitaria, dovrebbe presto ritornare anche in via Galermo (parte sud), via Varese e via Villafranca.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA
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