Dolce Vita, attenzionati diversi nuovi affidamenti pilotati dagli amministratori pubblici. È destinata ad allargarsi ulteriormente l’indagine Dolce Vita, che ha portato alla luce uno spaccato sul comune di Avellino, guidato dall’ex sindaco Gianluca Festa, con appalti e concorsi truccati.
Il tutto è contenuto in un’integrazione investigativa che va ad aggiungersi agli avvisi di conclusione delle indagini notificate all’ex sindaco e ad altre venticinque persone a fine anno dai carabinieri del nucleo investigativo.
Avellino, come cambia il consiglio comunale: new entry e volti noti
I pubblici ministeri titolari dell’inchiesta hanno effettuato e depositato ulteriori atti. A firmare il 415 bis – il 27 dicembre scorso – il procuratore Domenico Airoma, l’aggiunto Francesco Raffaele e il pubblico ministero Fabio Massimo Del Mauro. A notificarli i carabinieri del comando provinciale di Avellino e gli agenti di polizia giudiziaria della guardia di finanza in forza presso la Procura di Avellino. Ma ora il numero degli indagati in questa prima tranche potrebbe salire ulteriormente in quanto sono al vaglio altre posizioni in merito ad un appalto pubblico da circa duecentomila euro.
Dunque, con l’integrazione all’avviso di conclusione delle indagini, l’inchiesta subisce una dilatazione anche in ordine temporale: si allungano i tempi anche per rendere gli interrogatori in attesa che vengano completate le notifiche delle integrazioni ai diretti interessati. Di conseguenza c’è ancora modo e tempo per i venticinque indagati di presentare memorie o chiedere l’interrogatorio al fine di chiarire la propria posizione in attesa che scadano i venti giorni prima che venga firmata la richiesta di rinvio a giudizio per tutti. Ed ancora molte delle vicende che sono emerse nell’avviso di conclusione delle indagini potrebbero essere oggetto di ulteriori valutazioni e costituire le basi per l’emissione di nuovi avvisi di garanzia.
Avellino, un anno di Gianluca Festa: la sua politica in foto
Attenzionati dunque anche altri concorsi espletati da piazza del Popolo nei mesi scorsi per i quali potrebbero emergere interventi tesi a condizionarli con le medesime procedure portate alla luce dalle intercettazioni telefoniche ed ambientali disposte dalla procura di Avellino. Ai diciotto indagati coinvolti nel filone dei concorsi pubblici indetti dal comune di Avellino potrebbero aggiungersi nuove posizioni a cui contestare – a vario titolo – i reati di rivelazione del segreto d’ufficio e riciclaggio delle domande d’esame di alcuni concorsi banditi dal comune di Avellino durante l’amministrazione capeggiata dall’ex sindaco Festa. Gli indagati stando alla pubblica accusa avrebbero ricoperto ruoli differenti nella vicenda.
Alcuni si sarebbero adoperati per fotocopiare e consegnare tramite terze persone le domande e le risposte ottenute illecitamente dall’ex sindaco Gianluca Festa, ad alcuni dei candidati al concorso per vigili urbani, per alcuni dei candidati al concorso di istruttore categoria C1 i cui posti erano riservati a categorie protette e per alcuni candidati al concorso per istruttori tecnici, nonché per funzionari tecnici.
Avellino, indagine sulle dichiarazioni di Festa sui magistrati: informativa in procura
A quattro degli indagati la procura contesta il reato di associazione finalizzata alla commissione di più delitti di corruzione di rivelazione del segreto d’ufficio e di falso in atto pubblico, in violazione della normativa in materia di appalti pubblici e in materia di trasparenza del procedimento amministrativo.
Capo e promotore ad avviso degli inquirenti di Piazzale De Marsico del sodalizio l’ex primo cittadino Festa che avrebbe agito nella qualità di sindaco del comune di Avellino. Definito anche il ruolo degli altri sodali che rispondono del reato associativo, uno in qualità di organizzatore e gli altri due quali partecipi. Ad avviso degli inquirenti di Piazzale De Marsico Festa gestiva «la regia complessiva dell’operazione».
A supporto di tale tesi le intercettazioni captate dagli inquirenti in materia di appalti pilotati, dei concorsi truccati e degli sponsor avevano un filo diretto con l’ex sindaco. Intercettazioni fortemente contestate dalla difesa dell’ex sindaco, rappresentata dall’avvocato Luigi Petrillo che ha effettuato anche delle indagini difensive in merito. Le indagini hanno dimostrato «il ruolo assolutamente preminente rivestito da Festa che è risultato protagonista di tutte le vicende oggetto di indagine anche di quelle di cui non è stato chiamato a rispondere, come nel caso del concorso pubblico per funzionario tecnico» indetto dal comune di Avellino.
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link