Il 2 febbraio si celebrano 82 anni dalla vittoria dell’Armata Rossa nella battaglia di Stalingrado – controinformazione.info

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Di Mikis Filaniotis

Il 2 febbraio ricordiamo con orgoglio, ma abbiamo anche l’obbligo di ricordare all’umanità, un evento importantissimo della vittoria dell’Armata Rossa sovietica, la battaglia di Stalingrado. La battaglia terminò 82 anni fa, nel 1943 e svolse un ruolo catalizzatore sull’esito della Seconda Guerra Mondiale e nella Grande Vittoria contro il fascismo e il nazismo, che a quel tempo dominavano gran parte dell’Europa.

Oggi abbiamo il dovere di ricordare agli anziani, ma anche d’insegnare ai più giovani, i veri eventi che si verificarono allora, perché la falsificazione della storia, perseguita dall’Occidente per molti anni, finalizzata: ad identificare il nazismo/fascismo con il comunismo, ad identificare le azioni estremamente aggressive e di conquista della Germania nazista con l’eroica campagna dell’Unione Sovietica per la liberazione dell’Europa dalla peste bruna dello stivale e dell’ideologia nazista, ad identificare l’esercito tedesco, la Wehrmacht, con l’Armata Rossa sovietica, ad identificare Hitler con Stalin e altri ancora, hanno un unico obiettivo, questo consiste nello sminuire l’impresa e il massimo contributo che l’allora Unione Sovietica ebbe nello sradicamento del nazismo e del fascismo, cambiare e offuscare l’immagine della Russia odierna, come paese successore del L’URSS, agli occhi del mondo intero, ma soprattutto per ridurre l’orgoglio che il popolo russo e soprattutto i giovani provano, con l’obiettivo finale d’iniziare a mettere in discussione il passato eroico dei loro antenati, in tal modo facilitando l’indebolimento del patriottismo e dell’unità nazionale russa.

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Purtroppo la falsificazione della storia continua, soprattutto oggi, per cui, grazie alla tolleranza e all’aiuto dell’Occidente, i moderni movimenti neonazisti e neofascisti rivivono, si diffondono e si rafforzano, soprattutto nell’Europa odierna, in alcuni casi raggiungono addirittura il controllo sul potere e l’imposizione del terrorismo su quella parte di popolazione che non tollera la rinascita di tali forme d’ideologia.

Diamo ora uno sguardo più da vicino a questo grande evento, la battaglia di Stalingrado. 

Battaglia di Stalingrado

 La più grande battaglia dell’intera storia militare dell’umanità, estremamente sanguinosa ed eroica, iniziò il 17 luglio 1942, terminò il 2 febbraio 1943 e durò 200 giorni.

– La lunghezza del fronte variava da 400 a 850 km.

In varie fasi, più di 2.100.000 individui provenienti da entrambe le parti in guerra presero parte ai combattimenti.

In termini di obiettivi, scala e intensità delle operazioni militari, la battaglia di Stalingrado superò tutte le precedenti battaglie nella storia mondiale.

– La battaglia di Stalingrado fu una delle più sanguinose della storia dell’umanità.

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– Le perdite dell’Unione Sovietica ammontarono a 1.130.000 individui, tra cui 480.000 morti.

– Le perdite dell’Asse ammontarono a 1.500.000 individui, tra cui 500.000 morti.

Il significato militare della vittoria di Stalingrado:

– Si evitò il rischio di un’occupazione delle fonti petrolifere del Caucaso.

– Si evitò la caduta della città che portava il nome del leader del paese, Stalin, e la presa di grandi unità dell’industria pesante.

Monumento ai caduti Volgograd-MamaevKurgan

Segnò l’inizio della controffensiva dell’Armata Rossa.

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– Divenne la causa di cambiamenti radicali e improvvisi non solo nei risultati della Grande Guerra Patriottica, ma anche dell’intera Seconda Guerra Mondiale.

– La coalizione nazi-fascista perse il 25% delle sue forze combattendo sul fronte sovietico- tedesco .

Il significato politico della vittoria di Stalingrado:

– Il Giappone abbandonò finalmente il progetto di aprire un Secondo Fronte.

– La Turchia decise di non invadere l’URSS.

– I rapporti tra Italia, Romania e Ungheria con la Germania peggiorarono a causa delle pesanti perdite subite dalle loro truppe.

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Stalingrado dimostrò innanzitutto la resistenza dei soldati sovietici. Nessuna città tedesca combatté come Stalingrado. Lo slogan eroico dei difensori di Stalingrado in quel momento, che mostrava la loro determinazione a fare sacrifici ma a non ritirarsi, era: “Non c’è terra per noi dietro il Volga!” – è inciso sui muri situati di fronte al complesso commemorativo eretto nell’odierna Volgograd.

Le parole dell’allora primo ministro britannico Winston Churchill: “Stalingrado è diventato il simbolo del coraggio e della forza del popolo russo, ma allo stesso tempo il simbolo del più grande martirio umano” – riflettono il patriottismo e l’eroismo senza pari dell’Esercito Sovietico determinato ad ottenere la vittoria sui nazisti a qualsiasi costo. 

Mikis Filaniotis, Capo del Movimento Internazionale Russofili di Cipro, Presidente della Società per l’Amicizia Cipro – Russia 

Versione in italiano redatta da Eliseo Bertolasi

Fonte: https://mir2023.site/2025/02/02/2-fevralya-82-goda-so-dnya-pobedy-krasnoj-armii-v-bitve-pod-stalingradom/



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