I Dazi di Trump Diventano Effettivi: Rischio di Rallentamento del Commercio Globale e Recessione?

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Sabato, il presidente Donald Trump ha imposto tariffe significative su Canada, Messico e Cina, dando seguito a una promessa di lunga data e innescando potenzialmente una guerra commerciale con i principali partner economici degli Stati Uniti. Le nuove tariffe prevedono un’aliquota del 25% sulle importazioni da Messico e Canada e del 10% sui beni provenienti dalla Cina. Per il settore energetico canadese, l’imposta è stata fissata al 10%.

Le tariffe introdotte includono una clausola che consente agli Stati Uniti di aumentare ulteriormente i dazi se uno dei paesi colpiti decidesse di reagire. Il Canada ha già risposto con contromisure che prevedono tariffe del 25% su importazioni dagli USA per un valore complessivo di 155 miliardi di dollari. Trump ha giustificato la sua decisione come parte di una strategia per contrastare l’immigrazione illegale e il traffico di fentanyl, oltre a proteggere le industrie strategiche americane. Inoltre, ha annunciato che nelle prossime settimane potrebbero entrare in vigore tariffe aggiuntive su semiconduttori, prodotti farmaceutici, acciaio, alluminio e combustibili fossili, alimentando il timore di una guerra commerciale globale.

Quali sono i rischi economici?

Finora, i mercati finanziari hanno ipotizzato che le nuove tariffe potrebbero avere un effetto inflattivo. Tuttavia, alcuni economisti temono che esse possano provocare un drastico rallentamento della domanda e del commercio globale, portando a una recessione. L’investitore miliardario Ray Dalio, ad esempio, ha paragonato le attuali politiche di Trump agli stati di estrema destra degli anni ’30, sottolineando il rischio di un protezionismo aggressivo che potrebbe frammentare l’economia mondiale e ostacolare la crescita.

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Dalio ha suggerito che Trump sta cercando di gestire l’economia americana come se fosse un’acquisizione aziendale ostile, implementando riforme drastiche per ridurre i costi e aumentare l’efficienza del governo. Tuttavia, questo approccio potrebbe avere effetti collaterali devastanti, innescando una crisi commerciale simile a quella degli anni ’30.

Lezioni dalla Storia: Lo Smoot-Hawley Tariff Act e la Grande Depressione

Un precedente storico particolarmente rilevante è lo Smoot-Hawley Tariff Act del 1930, che aumentò drasticamente le tariffe sulle importazioni statunitensi. La reazione internazionale non si fece attendere: numerosi paesi adottarono misure di ritorsione, dando il via a una guerra commerciale che contribuì a un crollo del commercio globale e aggravò la Grande Depressione.

Gli effetti furono devastanti:

  • Le esportazioni statunitensi crollarono da 7 miliardi di dollari nel 1929 a 2,5 miliardi di dollari nel 1932.
  • Il commercio globale si contrasse del 65%.
  • La disoccupazione negli Stati Uniti salì alle stelle, rendendo ancora più difficile la ripresa economica.

Solo con l’arrivo del presidente Franklin D. Roosevelt e l’introduzione del Reciprocal Trade Agreements Act del 1934, gli Stati Uniti iniziarono a ridurre le tariffe e a promuovere accordi commerciali internazionali più equilibrati. Questo segnò un punto di svolta, permettendo una graduale ripresa economica.

Rischio di una nuova crisi commerciale globale

Oggi, l’economia globale è ancora più interconnessa rispetto agli anni ’30. Le politiche protezionistiche dell’amministrazione Trump potrebbero scatenare reazioni a catena che metterebbero a rischio la crescita economica mondiale. Alcuni scenari possibili includono:

  • Diminuzione del commercio internazionale, con effetti negativi sulla crescita economica e sui mercati finanziari.
  • Aumento dell’inflazione negli Stati Uniti, a causa della maggiore pressione sui costi di importazione.
  • Riduzione della produzione industriale, dovuta a minori esportazioni e interruzioni nelle catene di approvvigionamento globali.
  • Tensioni geopolitiche crescenti, con ripercussioni sulla stabilità economica globale.

Quale sarà la prossima mossa?

Le reazioni globali alle tariffe di Trump saranno decisive per il futuro dell’economia mondiale. Se Canada, Messico e Cina adotteranno misure di ritorsione più severe, il rischio di una recessione globale potrebbe aumentare considerevolmente. Tuttavia, una possibile recessione negli Stati Uniti potrebbe anche spingere l’amministrazione Trump a rivedere la propria politica commerciale, come avvenne nel 1934 con Roosevelt.

Nel frattempo, gli investitori dovrebbero monitorare attentamente l’andamento dei mercati e le dichiarazioni dei principali attori economici. La volatilità potrebbe aumentare, creando opportunità ma anche rischi significativi per chi opera nel settore finanziario.

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