Zaia in Aula consiliare fa il punto sul percorso verso l’Autonomia differenziata – Veneto

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(Arv) Venezia 4 feb. 2025 -     Il Presidente della Regione Luca Zaia è intervenuto oggi in Aula consiliare, accogliendo la richiesta avanzata dai consiglieri di opposizione, per aggiornare sul tema dell’Autonomia alla luce della mancata effettuazione del Referendum abrogativo della legge Calderoli. “La Consulta, con la sentenza di 107 pagine, è intervenuta in modo puntuale sull’autonomia, mettendo in luce gli aspetti positivi e negativi della legge Calderoli e indicando le cose da correggere – ha esordito il Presidente – Fra l’altro, la Corte cancella in maniera puntuale la parola ‘materie’ e le definisce ‘specifiche funzioni’. E riconosce che finalmente in questo Paese si parla di Livelli essenziali delle prestazioni, in virtù del fatto che essi, introdotti con la modifica del Titolo V nel 2001, diventano obbligatori nella loro definizione nella finanziaria 2023, approvata nel dicembre 2022 da questo Governo. Introduce concetti assolutamente condivisibili e di salvaguardia rispetto all’unità nazionale, alla solidarietà, alla sussidiarietà, ma anche valorizza l’aspetto del regionalismo”. “E faccio presente che una parte di costituzionalisti sostiene che l’Autonomia è insita nella Carta costituzionale, di per sé federalista – ha proseguito Zaia – Altri, invece, ritengono obbligatorio il passaggio parlamentare tramite esame di una apposita normativa. Noi crediamo che coinvolgere il Parlamento sia semplicemente una forma dovuta di rispetto istituzionale”. “La Corte, nella sua sentenza, che ricordo è esecutiva, ha previsto la possibilità di modificare l’Intesa Stato- Regioni – ha aggiunto Luca Zaia – Ritengo che la Corte non abbia minato nelle sue fondamenta la legge Calderoli bensì l’abbia sostenuta, in quanto le modifiche introdotte hanno nella maggior parte dei casi chiarito e agevolato il percorso da seguire verso l’autonomia differenziata. Immagino che nelle prossime settimane verrà continuato il lavoro per affinare l’intesa e sarò disponibile ad aggiornarvi quando ci saranno sviluppi”. I consiglieri Dem sono quindi intervenuti per chiedere un maggiore coinvolgimento del Consiglio regionale e maggiore tempo per gli interventi “su un tema molto importante come quello dell’autonomia”. La Capogruppo Camani ha ricordato “la portata reale che la sentenza della Consulta ha avuto sulla legge Calderoli: il tentativo di sminuirne la portata è intellettualmente poco corretto. Dovremmo confrontarci con serietà su questo tema, tutti assieme. A iniziare dall’avere forme nuove di autonomia differenziata, partendo dal regionalismo quale pietra fondante della nostra Costituzione. Ma il regionalismo non può essere posto contro il concetto di unità della Repubblica e del Popolo. La pluralità del regionalismo deve essere armonizzata dentro l’unità dello Stato. Non basta sostituire il concetto di materia con quello di funzione, ma va rispettato il principio generale di sussidiarietà e collaborazione che nega il trasferimento massivo di materie. La vostra idea di autonomia porta all’isolamento: la richiesta di 23 materie risponde solo a una logica di potere e non trova fondamento nei principi di equità e adeguatezza, non risponde ai reali bisogni delle persone e non rende più efficace l’azione amministrativa”. Elena Ostanel (Veneto che Vogliamo) ha subito chiarito “un dato di fatto: la Consulta ha stravolto, smontato la legge Calderoli; ha proposto un’autonomia più solidale. Servirà un reale confronto per non dover affrontare le stesse difficoltà incontrate con la riforma del titolo V°. A iniziare dal coinvolgimento dei territori”. Per Arturo Lorenzoni (Portavoce opposizione) “la presenza di oggi del presidente Zaia dà dignità al Consiglio”. “Non è stato fatto un uso pieno dell’autonoma di cui già si dispone”, ha accusato Lorenzoni. Renzo Masolo (Europa Verde) ha rinnovato al Presidente della Regione “l’appello di essere presente in Consiglio regionale, che è il luogo dove si prendono le decisioni”. “Da quindici anni Zaia parla di autonomia e da otto anni non si è fatto nulla: mancano pochi mesi alla fine della Legislatura e dobbiamo sfruttarli per fare le cose”, ha aggiunto il Capogruppo. Erika Baldin (M5s) ha evidenziato come “la legge Calderoli è stata ormai svuotata di senso e contenuto. E i tagli ai Comuni impediscono di poter lavorare nei territori. Bisogna invece dare speranza alle famiglie venete in difficoltà”. Alberto Villanova (Presidente Intergruppo Lega- LV) ha accusato l’opposizione “di non credere veramente nell’autonomia: state tradendo la volontà dei Veneti, continuando a fare finta che non ci sia stato un referendum votato dalla stragrande maggioranza dei nostri cittadini. Non avete fatto nulla per l’autonomia e non accettiamo quindi lezioni da voi. State solo facendo resistenza. Noi vogliamo solo ammodernare il Paese, non spaccarlo”. Elisa Venturini (Capogruppo di Forza Italia) ha ricordato che “noi abbiamo dato il nostro contributo al percorso, sicuramente complicato, verso l’autonomia e continueremo a farlo. La Sinistra ha solo fatto perdere tempo con un Referendum che non aveva senso”. Giuseppe Pan (Lega-LV) ha esortato “di continuare il percorso verso l’autonomia per dare al popolo Veneto ciò che gli spetta”. Lucas Pavanetto (Capogruppo di FdI) ha evidenziato come “l’autonomia è un’opportunità e serve per responsabilizzare le Regioni a gestire bene la cosa pubblica. Come tutti i progetti di legge che incidono sul sistema, anche la legge Calderoli può essere modificata: il Parlamento serve a questo. La discussione sul tema è quantomai opportuna per partorire la miglior legge possibile”.

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