PIOMBINO – La proposta del sindaco di Piombino, Francesco Ferrari, di avviare l’iter per il passaggio del comune dalla provincia di Livorno a quella di Grosseto ha già suscitato le prime reazioni nel mondo politico locale e regionale. Tra chi accoglie con favore l’iniziativa e chi ne sottolinea le implicazioni economiche e strategiche, il dibattito si preannuncia ampio e articolato.
Buoncristiani (sindaco Di Follonica): “Auguro a Ferrari di raggiungere l’obiettivo”
Il sindaco di Follonica accoglie positivamente la proposta del primo cittadino di Piombino.
“Con il sindaco di Piombino Francesco Ferrari c’è grande collaborazione – afferma -, così come tra i due Comuni – la nostra Follonica e Piombino appunto – ci sono grandi affinità, sia guardando all’esistente che guardando ai progetti per il futuro. Per questo non mi stupisce affatto l’annuncio di Ferrari dell’inizio del procedimento amministrativo per portare il suo Comune nella provincia grossetana, ipotesi che mi era stata anticipata e che oggi vede il suo avvio, come ha dichiarato Ferrari. Auguro a Ferrari di raggiungere l’obiettivo. Se così dovesse essere siamo certi che l’ulteriore vicinanza si trasformerà in nuove opportunità in termini di economia, turismo, collegamenti, difesa della costa, sistema dei parchi e sanità. Su tutte queste materie a quel punto Follonica potrà avere maggiore voce in capitolo per quanto riguarda le scelte relative all’intero Golfo, tante delle quali al momento ci vedono esclusi (o comunque non del tutto coinvolti) per un mero criterio di confini territoriali”.
Maule (Lega): “Un’opportunità per Grosseto”
Andrea Maule, commissario provinciale della Lega Salvini Premier per Grosseto, ha espresso entusiasmo per la proposta, sottolineando i vantaggi economici che ne deriverebbero per il territorio grossetano:
“Apprendiamo con gioia la notizia dell’avvio dell’iter per il passaggio di Provincia del Comune di Piombino: se il percorso dovesse andare a buon fine, il nostro territorio si arricchirebbe di una realtà economica storica, con il secondo polo siderurgico d’Italia, che ha visto negli ultimi anni una importante riconversione in chiave turistica. Grosseto potrebbe così vantare uno dei porti più importanti del paese.”
Ulmi (Merito e Lealtà): “Scelta naturale con benefici reciproci”
Anche il consigliere regionale Andrea Ulmi, capogruppo di ‘Merito e Lealtà’, ha accolto con favore l’iniziativa, sottolineando i legami storici tra l’Alta Maremma e la Val di Cornia:
“La proposta del Sindaco di Piombino Francesco Ferrari di avviare l’iter per l’adesione alla provincia di Grosseto la trovo condivisibile, alla luce di un secolare legame socio-economico tra l’Alta Maremma e la Val di Cornia, segnato anche dall’appartenenza alla stessa Diocesi. Già diversi anni fa sotto il Sindaco Anselmi era stato avviato il percorso, poi fermato dalla Riforma Del Rio, sintomo che questa decisione può trovare consenso unanime nella società piombinese, ma, sono convinto, anche il sostegno di quella della provincia di Grosseto”.
Ulmi ha inoltre evidenziato i possibili sviluppi economici e infrastrutturali derivanti da un’eventuale adesione di Piombino alla provincia grossetana:
“Piombino è la porta di accesso da mare a tutta la Toscana meridionale e ad una parte dell’Umbria e il suo porto potrebbe trarre numerosi benefici, che aumenteranno con il completamento della Grosseto-Siena, creando un collegamento veloce tra la costa e l’entroterra. A livello turistico esiste una continuità con Follonica, Scarlino e Castiglione, dovuta all’affaccio di questi territori sul Golfo di Follonica, ma penso anche ad uno sviluppo del manifatturiero che renderebbe ancora più uniti i due poli, quello siderurgico e quello chimico di Scarlino che hanno poi nel porto di Piombino il loro punto di riferimento.”
Ulmi ha infine lanciato l’ipotesi di un passaggio più ampio di territori alla provincia di Grosseto: “Si tratta di una grande opportunità da cogliere, tanto più se quanto proposto dal sindaco Ferrari si estendesse anche agli altri comuni limitrofi al territorio grossetano, Campiglia e Suvereto e all’Isola d’Elba. Le prospettive di sviluppo che questa scelta potrebbe portare con sé sono concrete. Per questo va affrontata con un dibattito serio e costruttivo da parte del mondo della politica, ma anche del tessuto socio-economico di entrambe le realtà.”
Un dibattito in evoluzione
Il tema del passaggio di Piombino alla provincia di Grosseto è destinato ad alimentare il confronto nei prossimi mesi, coinvolgendo amministrazioni locali, categorie economiche e cittadini. Se da un lato c’è chi vede in questo cambiamento una possibilità di rilancio economico e di maggiore coerenza territoriale, dall’altro restano da valutare i possibili ostacoli amministrativi e burocratici. Il dibattito è aperto e nei prossimi giorni potrebbero emergere ulteriori reazioni politiche e istituzionali.
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