Corriere ortofrutticolo | L’EMILIA-ROMAGNA PREMIA LA RICERCA SU CIMICE E COMPOST DI RI.NOVA E ASTRA

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La ricerca di Ri.Nova e Astra Innovazione e Sviluppo sulla cimice asiatica (distribuzione, effetti sulle colture e difesa) si aggiudica il primo gradino del podio regionale dedicato alla sostenibilità ambientale. La società cooperativa, in collaborazione con l’Agenzia per la Sperimentazione Tecnologica e la Ricerca Agroambientale, è stata premiata nei giorni scorsi con il progetto “Tecniche di monitoraggio e strategie innovative per il controllo della Cimice asiatica (Halyomorpha halys) – Halys” nell’ambito del concorso “L’innovazione per la sostenibilità economica ed ambientale in agricoltura” organizzato dalla regione Emilia-Romagna e tenutosi lo scorso 28 gennaio a Bologna.

Sul terzo gradino del podio spicca invece “Applicazione di matrici innovative (compost e biochar) per la riduzione dei rilasci di CO2 nell’atmosfera, degli input di sintesi in vigneto e per la salvaguardia della fertilità dei suoli esposti agli effetti del cambiamento climatico – Enochar” con un lavoro interamente dedicato all’applicazione del compost e biochar in vigneto. In mattinata, dopo la presentazione dei progetti finalisti per le categorie ‘sostenibilità economica’ e ‘sostenibilità ambientale”, sono seguite le premiazioni annunciate da Valtiero Mazzotti, Direttore Direzione agricoltura caccia e pesca, Regione Emilia-Romagna e Anna Vagnozzi, Dirigente tecnologo CREA Ricerca. A ritirare il premio per “Halys”, in sostituzione della coordinatrice del progetto Maria Grazia Tommasini in missione all’estero, c’era Matteo Landi di Astra Innovazione e Sviluppo, mentre Pietro Rebeggiani di Ri.Nova ha raccolto il premio dedicato ad “Enochar”. Il riconoscimento regionale consisterà nell’organizzazione per i primi classificati di un evento divulgativo dedicato.

“Siamo molto soddisfatti dei premi ricevuti – afferma Alvaro Crociani, direttore di Ri.Nova – Si tratta di un importante traguardo per la ricerca portata avanti dai nostri progetti. Il riconoscimento ci conferma l’importante supporto da sempre ricevuto dalla Regione e ci sprona ad ampliare il nostro sguardo sulle problematiche del settore per rispondere ai bisogni delle imprese nostre socie. Siamo molto contenti di aver partecipato alla giornata con una folta delegazione dai nostri uffici e la giovane età media dei nostri collaboratori – due dei quali hanno presentato e ritirato i premi – ci spinge a guardare con ottimismo il futuro del settore della ricerca in ambito agricolo”.
Il concorso organizzato dall’Assessorato all’agricoltura, caccia e pesca della Regione Emilia-Romagna ha l’obiettivo di valorizzare l’importante investimento regionale realizzato nell’ambito del Partenariato Europeo per l’Innovazione in Agricoltura sostenendo l’attuazione dei progetti di 234 Gruppi Operativi.

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Progetto Halys

Il progetto “Tecniche di monitoraggio e strategie innovative per il controllo della Cimice asiatica (Halyomorpha halys)” aveva l’obiettivo di definire strumenti efficaci ed affidabili a servizio degli agricoltori e dei tecnici per svolgere il monitoraggio in campo della cimice asiatica ed applicare strategie di difesa sostenibili e innovative tenendo conto dell’etologia ed ecologia di questo fitomizo esotico, che dal suo arrivo in Emilia Romagna nel 2012 ha creato ingenti danni e sovvertito le strategie di produzione integrata di diverse specie di fruttiferi. Il coordinatore del GOI è stato Crpv (ora Ri.Nova soc. coop.), mentre le realtà coinvolte sono state Orogel Soc. Coop.; Apofruit Italia Soc. Coop.; Apo Conerpo Soc. Coop.; Granfrutta Zani Soc. Coop.; Cerali Padenna Soc. Coop.; Az. Agr. Punto Verde; Università di Modena e Reggio Emilia; Astra Innovazione e Sviluppo, Consorzio Fitosanitario Provinciale di Modena.

Premiazione progetto Halys

Tra i principali risultati ottenuti, si è verificata la distribuzione di H. halys in Emilia-Romagna (piante/aree rifugio e spostamenti vs aree coltivate) e sono state identificate 2 generazioni e il loro potenziale moltiplicativo (fino a 285 uova/femmina per la generazione svernante e 215 per quella estiva) con grande influenza delle condizioni climatiche sulle tempistiche di ovideposizione. Inoltre, sono stati monitorati i modelli di trappole più efficaci ovvero quelli a piramide (e.g., AgBio) innescati con i feromoni Trécé e sono state identificate le zone rifugio del fitofago quali zone esterne al frutteto con preferenza di piante con bacche, acheni, samare o drupe.
In termini di difesa, sono stati identificati i principi attivi più efficaci, fra tutti quelli disponibili, per la difesa delle colture arboree; è stata inoltre validata la tecnica IPM-CPR: interventi sul perimetro del frutteto possono permettere la riduzione del 44-50% di uso di insetticidi al centro del frutteto.

Il progetto ha verificato l’efficacia di alcune specie di predatori di attaccare forme giovani di cimice ma con un basso grado di efficienza utile a contrastare le popolazioni. Sono state controllate anche le reti polifunzionali per prevenire il danno da cimice asiatica: fino al 90% di contenimento dei danni con reti monofila, fino a 80% con monoblocco. Infine, è stato determinato che l’insetto non determina danni significativi sulle uve, né alterazioni nel vino.

Progetto Enochar

Il progetto “Applicazione di matrici innovative (compost e biochar) per la riduzione dei rilasci di CO2 nell’atmosfera, degli input di sintesi in vigneto e per la salvaguardia della fertilità dei suoli esposti agli effetti del cambiamento climatico – ENOCHAR” aveva l’obiettivo di valutare gli effetti indotti sul suolo, sulla vite e sulla qualità delle uve e del vino, dall’applicazione di quattro matrici organiche nel sotto-fila del vigneto. Inoltre, il progetto prevedeva di valutare il bilancio delle emissioni di carbonio in conseguenza della gestione agronomica del vigneto mediante applicazione delle matrici valutate nel progetto.

Premiazione progetto Enochar

Le prove sono state condotte da Ri.Nova in collaborazione con l’Università di Bologna, Caviro e Astra-Innovazione e Sviluppo presso un vigneto della cultivar Sauvignon Kretos situato a Tebano (RA). Per quanto riguarda il suolo, si sono ottenuti effetti positivi del compost sulla disponibilità di carbonio organico e di azoto nel terreno; del biochar sulla disponibilità di determinati macronutrienti (P, K, B); dell’applicazione di compost e di biochar sulla biodiversità batterica e fungina del suolo.
Tra gli effetti valutati su vite, uva e vino, sono stati registrati: un accumulo di zuccheri tendenzialmente più lento in caso di applicazione di compost, anche quando miscelato con biochar; un azoto prontamente assimilabile (APA) maggiore nelle uve di piante soggette all’applicazione di compost; una concentrazione di acido tartarico minore nei vini da piante soggette ad applicazione di biochar puro. Infine, è stato valutato il bilancio delle emissioni e si è capito che l’applicazione di compost e biochar contribuisce alla fissazione del carbonio nel terreno.

La giornata in dettaglio

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La mattina si è aperta con i saluti istituzionali dell’Assessore all’Agricoltura e agroalimentare, Caccia e Pesca, Rapporti con la Ue della Regione Emilia-Romagna, Alessio Mammi. La sessione plenaria ha poi approfondito diverse tematiche: “Plasmare il futuro dell’agricoltura europea: gruppi operativi, AKIS e la visione per sistemi alimentari europei competitivi e sostenibili”, “Investire nell’innovazione. Il ruolo del Masaf”, “I risultati della programmazione 2014-2022”, “L’innovazione in agricoltura per lo sviluppo e la crescita del settore”.
La prima sessione si è conclusa con la tavola rotonda “Studio sui risultati ottenuti dai progetti dei Gruppi Operativi PEI-AGRI in Europa nell’ambito della PAC”. La giornata è poi continuata con due tavole tematiche di esperienze europee a confronto, dedicate alla sostenibilità economica e alla sostenibilità ambientale. L’appuntamento ha rappresentato un’ottima opportunità per individuare le esperienze più virtuose e per valorizzare e rendere più visibile l’impegno di tutte le realtà coinvolte.

Nella foto di apertura: Matteo Landi di Astra Innovazione e Sviluppo e Pietro Rebeggiani di Ri.Nova



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