Effettua la tua ricerca
More results...
Mutuo 100% per acquisto in asta
assistenza e consulenza per acquisto immobili in asta
Con la Legge di Bilancio 2025 è stato introdotto il bonus elettrodomestici, finanziato con un fondo da 50 milioni di euro. In attesa del decreto attuativo che dovrebbe arrivare dal ministero delle Imprese e del Made in Italy di concerto con il ministero dell’Economia e delle Finanze, restano le indicazioni previste dalla manovra finanziaria approvata a fine dicembre. E dunque anche per quest’anno il bonus elettrodomestici prevede un incentivo pari al 30% della spesa per un elettrodomestico non inferiore alla classe energetica B e prodotto in Europa.
La misura intende incentivare la sostituzione dei grandi elettrodomestici come frigoriferi e lavatrici così come i piccoli elettrodomestici come ferri da stiro o frullatori. L’intento del bonus è chiaro: spingere i consumi in una fase difficile come quella attuale che a gennaio ha registrato una produzione industriale in calo per il 22esimo mese consecutivo.
Al di là del ragionamento politico sull’utilità o meno dell’ennesimo bonus generico e senza distinzioni, la misura prevista dal governo Meloni potrà ridurre l’impatto ambientale delle nostre case. Andando verso l’efficienza e il risparmio di energia – in un momento peraltro in cui i prezzi del gas sono tornati alti – e contribuendo a una maggiore raccolta dei rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE). Per l’acquisto di un nuovo elettrodomestico tramite bonus, infatti, è prevista la restituzione obbligatoria del vecchio elettrodomestico. Una misura che si lega anche al recente decreto Salva Infrazioni, che prevede una serie di agevolazioni per il conferimento dei RAEE nonché campagne di sensibilizzazione a carico dei consorzi. Basterà per incentivare anche l’economia circolare?
Leggi anche: Decreto Salva infrazioni, novità per RAEE e responsabilità estesa dei marketplace
Come funziona il bonus
Il contributo di 100 euro è destinato a tutti i nuclei familiari che ne fanno richiesta, con un limite che arriva a 200 euro per le famiglie con Isee inferiore a 25mila euro. Ogni nucleo può richiedere soltanto un bonus per un elettrodomestico di classe energetica B o superiore prodotti in Europa, tra queste tipologie di prodotti: lampade e lampadine, apparecchi per il riscaldamento, frigoriferi e congelatori, lavatrici e asciugabiancheria, condizionatori d’aria e ventilatori, display elettronici, televisori, elettrodomestici da cucina e anche pneumatici.
Come già accennato contestualmente all’acquisto, che potrà effettuarsi durante tutto l’anno, il vecchio apparecchio da sostituire dovrà essere obbligatoriamente dismesso. Chissà se questa clausola potrà in parte contribuire ad attenuare il ritardo che l’Italia sconta nei confronti di molti altri Paesi dell’Unione Europea in merito alla raccolta dei RAEE. I dati del 2024 da poco trascorso, in questo senso, non sono granché incoraggianti. A dirlo è Erion Weee, il consorzio del Sistema Erion dedicato alla gestione appunto dei rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche, che nel 2024 ha differenziato circa 237.000 tonnellate di RAEE, in crescita del 2% rispetto al 2023. Non tragga però in inganno il leggero miglioramento: come fa notare Erion WEEE, “per centrare l’obiettivo il nostro Paese dovrebbe, infatti, raccogliere circa 12 kg di rifiuti elettrici ed elettronici per abitante, mentre attualmente è fermo a 6 kg”.
Leggi anche: Storia di un RAEE, come funziona la raccolta dei rifiuti elettrici ed elettronici
Click day o no?
Dato che la Legge di Bilancio è entrata in vigore a gennaio il decreto attuativo che disciplinerà l’utilizzo del bonus elettrodomestici dovrà arrivare entro 60 giorni. A marzo dunque conosceremo ufficialmente le modalità previste per usufruire del bonus. Nonché anche, più importante per l’economia circolare, il metodo di raccolta dei RAEE. Ma intanto alcuni dettagli sono già trapelati sulla stampa.
Pare che in un primo momento, data l’esiguità dell’intero ammontare (50 milioni di euro), il governo fosse tentato dal cosiddetto click-day: è la modalità sempre più utilizzata dagli enti pubblici che prevede un periodo stabilito per la presentazione telematica di richieste di rimborso, di incentivi o di finanziamenti, fino all’esaurimento dei fondi disponibili. Vince chi arriva primo o, se volete, chi clicca più veloce. Per il governo questa sarebbe una modalità che costa poco, in termini di risorse economiche e di personale impiegato, e che si consuma in ancora minor tempo (c’è da giurarci che i fondi sarebbero esauriti in una manciata di minuti, o forse meno).
Recentemente però, come riportato da IlSole24Ore, le aziende venditrici di elettrodomestici, rappresentate da Aires (Associazione Italiana Retailer Elettrodomestici Specializzati) si sono dette contrarie alla modalità di erogazione del bonus con click day. Vale la pena ricordare che all’interno di Aires ci sono colossi della distribuzione come Euronics, Mediaworld, Trony, Unieuro.
Secondo i venditori, infatti, con il click day si consentirebbe una sorta di concorrenza sleale, col risultato di avvantaggiare maggiormente chi ha maggiori capacità di destreggiarsi con gli strumenti informatici. D’altra parte da tempo ci sono siti e agenzie che offrono proprio il “cliccaggio più veloce” come servizio da acquistare, per cui il bonus potrebbe andare a chi è già economicamente avvantaggiato. Inoltre per Aires tale sistema rischia di far registrare molti pre-ordini che poi magari, una volta non ottenuto il bonus, andrebbero evasi, a discapito di chi si reca direttamente in negozio mantenendo l’impegno dell’acquisto. Aires propone (e in realtà non è neanche l’unico soggetto a farlo) di replicare il l bonus tv del 2024, quando fu necessario portare il vecchio elettrodomestico fisicamente presso un venditore per poterlo poi sostituire direttamente grazie al credito concesso dallo stato.
Leggi anche: Come calcolare il vero costo degli oggetti oltre il prezzo di acquisto
© Riproduzione riservata
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link