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di Federica Manzitti
Dal 27 dicembre la rassegna propone quattro spettacoli: dagli spericolati italo-guatemaltechi del Duo Kaos fino all’uruguaiano«Luz de Luna»
All’incrocio tra i confini del nouveau cirque, del teatro di narrazione e della danza, torna «Ops!» la rassegna di circo contemporaneo diretta dal Sic, il centro di produzione fondato dal Circo El Grito.
La terza edizione in programma fino al 7 gennaio
Dal 27 dicembre al 7 gennaio la terza edizione coinvolge l’Auditorium Parco della Musica e il Teatro Vascello con quattro titoli proposti da artisti del circuito internazionale, espressioni di un linguaggio scenico tanto antico quanto continuamente rinnovato.
Apre la nuova produzione del Duo Kaos, pluripremiata compagnia italo guatemalteca di spericolati acrobati. Flora è uno spettacolo tout public consigliato da 8 anni in su, dove si contaminano vicendevolmente tecniche acrobatiche, ricerca coreografica e affabulazione, tutte al servizio di una storia spirituale e commovente (al Teatro Vascello, fino al 31 dicembre).
Obiettivo: diffondere la nuova arte circense
Clown in libertà è la proposta di Teatro Necessario, uno spettacolo muto che incornicia un momento di euforia e ritualità catartica fra duelli al rallentatore, giocolerie e coreografie acrobatiche. In scena tre folli musicisti che non smettono di suonare i loro strumenti nemmeno durante le più audaci evoluzioni acrobatiche (Auditorium, 29 e 30 dicembre). «Eredi diretti di quel teatro girovago fatto di sfida all’equilibrio, fiasco clownesco, abilità del giocoliere e fascino del tendone, proviamo a tradurre la tradizione rinnovandola nel contesto contemporaneo — spiega il direttore artistico di Circo El Grito Giacomo Costantini — Con Ops! vogliamo diffondere la nuova arte circense attraverso spettacoli autenticamente popolari, adatti a un pubblico trasversale, che si muovono al confine fra circo, danza, musica, teatro e letteratura».
Gran Gala Internazionale
Novità di questa terza edizione è Se dico Circo. Gran Gala Internazionale di Circo Contemporaneo a cura dello stesso Costantini. Il progetto è un’antologia del nouveau cirque, con l’andamento di una festa, dove non mancano esempi di virtuosismi aerei, giocoleria, verticalismo, clownerie, magie nouvelle e discipline acrobatiche. (Auditorium dal 2 al 6 gennaio).
«Luz de Luna» fra magia e stupore
A chiudere un ritorno, quello di Luz de Luna dell’artista uruguaiana Fabiana Ruiz Diaz alla co-direzione del Circo El Grito. Come ha scritto Franco Cordelli su questo giornale: «Non c’è nulla che non sia, o che non possa essere teatro. Luz de Luna fa capo a sé: è ciò che vuole essere». Lo spettacolo prende il via nell’intimità di una piccola stanza colorata che sembra un dipinto, dove la quotidianità è abitata da oggetti apparentemente innocui e, mentre fuori c’è il temporale, il lato surreale della vita si apre un varco tra magia e stupore. La narrazione immaginifica è popolata da strani esseri che sembrano arrivati dall’inconscio, ma sono pervasi da un’ironia delicata (Vascello dal 2 al 6 gennaio).
Lo Stabile d’innovazione circense
Nato nel 2022, lo Stabile d’innovazione circense è il primo centro internazionale di produzione multidisciplinare dedicato a questi linguaggi. L’intento dei promotori Ruiz Diaz e Costantini, è trasmettere l’amore per la cultura autenticamente popolare del circo, capace da una parte di attrarre un pubblico eterogeneo e trasversale e dall’altra d’interloquire con i principali centri culturali internazionali.
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