Bentornati su AgriNext, l’informazione sull’agricoltura in transizione che da Bruxelles arriva sulle nostre tavole. La newsletter è a cura di Alessia Capasso, Food & Agri reporter per Europa.Today.it (per commenti, suggerimenti ed eventuali correzioni scrivete ad alessiacapasso@yahoo.it). L’ultima puntata del nostro podcast è dedicata al caso del bracciante Satnam Singh e alla condizionalità sociale. Potete ascoltarla direttamente sul nostro sito o su Spotify.
Fuori dal gregge – Rapporti e dati
Termometro siccità – La situazione dello stato delle acque non ci fa sorridere. Inquinamento, siccità e una cattiva gestione delle risorse idriche caratterizzano la situazione nella penisola, soprattutto in Sicilia e lungo il fiume Po. A certificare questa condizione è anche la Commissione Europea, che ha pubblicato nuove relazioni sullo stato delle acque nell’Unione Europea. Se a livello europeo alcuni progressi nella gestione delle risorse idriche sono stati compiuti, le difficoltà persistono. Solo il 39,5% dei corpi idrici superficiali raggiunge un buono stato ecologico e la scarsità d’acqua è un problema crescente.
Nutrienti e inquinanti – In Italia una delle principali minacce deriva proprio dall’inquinamento agricolo. Secondo Bruxelles, la metodologia per l’analisi delle lacune non è stata applicata in modo coerente in tutte le Regioni. Il Piano di gestione delle acque dei Monti Appennini settentrionali emerge invece come un esempio positivo. Sebbene siano previsti interventi per la gestione sostenibile dei nutrienti e il trattamento degli effluenti, non sono stati fissati obiettivi di riduzione dei carichi inquinanti. L’Italia ha anche affrontato una procedura d’infrazione per la protezione insufficiente dalle acque inquinate da nitrati.
To bio or not to bio? – Inoltre, mette in luce la relazione, “il finanziamento e l’attuazione delle misure sono frequentemente poco dettagliati e variabili a seconda delle Regioni”. Nella Politica agricola comune (Pac) in vigore l’Italia ha pianificato un aumento del supporto per l’agricoltura biologica, con l’obiettivo di portare il 25% della terra agricola a pratiche biologiche entro il 2027. Il nuovo mantra della competitività potrebbe però compromettere questo obiettivo e con esso la possibilità di ridurre il degrado delle acque.
La settimana agricola nell’Unione europea
Direzione stabilità – Mentre la Germania attende di conoscere l’esito delle urne, con la minaccia di una destra sempre più estrema al potere, Berlino ha ospitato Fruit Logistic, una delle fiere agroalimentari più importanti d’Europa. Ben 400 gli stand italiani che vi hanno partecipato. Il ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, durante il suo intervento ha dichiarato: “Fino a pochi anni fa ammiravamo la stabilità tedesca. Oggi dobbiamo aiutare la Germania perché l’attuale recessione tedesca è un problema anche per l’Italia”. Il Paese è il principale destinatario delle esportazioni italiane di frutta e verdura fresca, con oltre 900mila tonnellate di beni. Seguono la Francia con oltre 300mila tonnellate e l’Austria (180mila). Fuori dai campi di calcio è indispensabile insomma incrociare le dita per i “crucchi” e sperare che l’effetto Trump non si riversi anche sotto la porta di Brandeburgo.
Superare i pregiudizi – Come riferito dai colleghi di Euractiv, a Bruxelles un’iniziativa congiunta dei deputati di destra del Partito popolare europeo e dei Verdi ha chiesto all’Unione Europea di migliorare la sua politica alimentare nel settore delle proteine. Alcuni europarlamentari dei due schieramenti, in un documento programmatico, chiedono di superare la polarizzazione tra proteine animali e vegetali, sollecitando la Commissione Europea a prendere misure legislative al fine di ridurre la dipendenza da produzioni extra Ue. Al momento, i Paesi dell’Ue importano circa il 66% dei pasti ad alto contenuto proteico. All’appello hanno aderito oltre 70 attori della catena alimentare, tra cui i colossi Nestlé, Danone e Oatly, esortando un aumento delle fonti proteiche nell’Ue. In questo modo il Ppe ha aperto uno spiraglio ai grilli e agli insetti in generale, mentre i Verdi hanno aderito ad uno spirito più liberale rinunciando in parte alla battaglia al consumo di carne intrapresa in questi anni.
Cosa bolle in pentola
Etichette ingannevoli – L’inverno è l’occasione giusta per i trattori europei per tornare in piazza. La scorsa settimana sulle strade si sono riversate le principali organizzazioni agricole ceche. Motivo della contestazione: le etichette ingannevoli degli alimenti. L’iniziativa mira a contrastare le etichette che fanno sembrare i prodotti importati come provenienti dai Paesi europei. Come? Attualmente le norme europee richiedono solo di indicare il luogo dell’operazione di trasformazione finale, senza precisare da dove provenga la materia prima. Questo crea confusione per i consumatori. La protesta si è agganciata anche al tema bollente del Mercosur, così come dei nuovi accordi di libero scambio stipulati o rilanciati con Messico, India e Malesia.
Chi paga i danni? – Il governo francese ha proposto di depenalizzare i danni ambientali “involontari” causati dagli agricoltori. Secondo un emendamento in discussione, le aziende agricole non dovranno più affrontare procedimenti penali se danneggiano l’ambiente senza intenzione. Parigi ritiene eccessive le sanzioni nei confronti delle imprese del settore rurale, mentre le Ong contestano questa proposta, che potrebbe violare le normative europee in materia di protezione ambientale.
Terra dei Fuochi – Restando in tema inquinamento, dopo la condanna da parte della Corte europea dei diritti umani per la mancata bonifica della Terra dei Fuochi, il governo italiano è stato costretto a tornare a parlare di uno dei più gravi disastri ambientali del nostro Paese. Il ministero dell’Ambiente ha comunicato di aver avviato un’importante mappatura dei terreni agricoli per identificare le aree contaminate in Campania. Le indagini hanno evidenziato le zone in cui non sarà possibile coltivare prodotti destinati al consumo umano, ma solo piante con capacità fitodepurative. Il danno ambientale causato dai fratelli Pellini, responsabili di uno smaltimento illecito di rifiuti, è stato stimato in circa 33 milioni di euro. Segnaliamo qui un portfolio a quattro mani realizzato dalla curatrice di questa newsletter insieme ad altri tre fotografi che negli scorsi anni hanno documentato questo disastro sia ambientale che sanitario.
Meno brindisi all’orizzonte – Guai in vista per le “brasseries” del Belgio. Come evidenzia il quotidiano Le Soir, il nuovo governo, trainato da ultradestra e liberali, ha deciso di modificare il tradizionale messaggio sugli alcolici. Dall’invito ad evitare “abuso di alcol” si potrebbe passare ad un ben più incisivo: “l’alcol danneggia la salute”. La federazione dei birrai belgi ha criticato la modifica, avvertendo che questa scelta potrebbe mettere a rischio la cultura birraria belga, che oltre ad essere patrimonio dell’Unesco, è la base di un settore economico importante. Rappresenta infatti l’1% del PIL e genera direttamente 7mila posti di lavoro, con altri 5mila persone impiegate nella catena di approvvigionamento.
L’agenda agricola a Bruxelles e dintorni
10 febbraio – Riunione straordinaria della commissione AGRI a Strasburgo, con uno scambio con il Commissario Hansen su due proposte legislative: la modifica del regolamento sull’organizzazione comune dei mercati e il regolamento sull’applicazione transfrontaliera delle norme sulle pratiche commerciali sleali nella catena di approvvigionamento agricolo e alimentare.
11 febbraio – Presentazione del primo rapporto sulle agroenergie a Roma, a Palazzo della Valle, organizzato da Confagricoltura ed Enel. Per saperne di più sull’ “assalto delle rinnovabili” nei campi, leggi l’articolo di Dossier: “Terreni sottratti al cibo e agricoltori sfrattati: quando l’energia green non è pulita”.
19 e 20 febbraio – Nei Paesi Bassi si tiene un seminario sulla robotica e l’Intelligenza Artificiale in agricoltura e silvicoltura.
22 febbraio – 2 marzo – Apre le porte il Salon International de l’Agriculture in Francia, uno degli eventi agricoli più grandi d’Europa.
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link