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“Siena Di&Pertutti”, la Giunta approva il sostegno al Terzo settore

Durante la riunione che si è tenuta oggi, martedì 11 febbraio, su proposta dell’assessore Papi

La Giunta Comunale, nella riunione che si è tenuta oggi, martedì 11 febbraio, ha deliberato le linee guida dell’atto “SienaDi&Pertutti”, che racchiude le misure volte all’attivazione di progetti del Terzo settore finalizzati all’inclusione sociale dei disabili e al sostegno delle famiglie in situazione di disabilità nella città di Siena. La delibera è stata approvata su proposta dell’assessore ai servizi sociali, volontariato e terzo settore Micaela Papi.

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Con questo atto – spiega l’assessore Papi – il Comune di Siena, con una modalità partecipativa ormai consolidata da alcuni anni e che prevede uno specifico bando, intende sostenere gli enti del Terzo settore che operano nel territorio comunale per I’attivazione di progetti finalizzati a promuovere percorsi di inclusione sociale delle persone disabili e a fornire azioni di sostegno a favore delle famiglie con disabilità. Il settore di intervento è quello della promozione di percorsi di sostegno delle capacità e del protagonismo delle persone con disabilita, attraverso la realizzazione di progetti che abbiano I’obiettivo di aumentare il benessere e il senso di inclusione sociale, mediante attività di socializzazione e di aggregazione esterna alla famiglia”.

La delibera contiene le linee guida di “Siena Di&Pertutti”, nelle quali, fra gli altri aspetti, si individua, fra i settori di intervento: facilitare la socializzazione e I’integrazione sociale, la collaborazione e le relazioni amicali con i compagni, il gruppo allargato, la comunità; sviluppare le capacita espressive, creative, artistiche individuali; stimolare e rinforzare le competenze socio-relazionali e/o tecnico/professionali delle persone disabili, anche in un’ottica di futuro inserimento nell’ambito lavorativo; sostenere e valorizzare le abilita soggettive e le autonomie individuali; rinforzare i processi di conquista di autonomie e spazi di indipendenza dagli adulti di riferimento; supportare le famiglie stesse nella costruzione di un rapporto emancipato con i propri familiari disabili”.

Secondo le linee di indirizzo “potranno partecipare al bando i soggetti, con sede legale ed operativa nel Comune di Siena da almeno anni tre alla data di pubblicazione del bando, operanti nel settore della disabilità, in possesso dei seguenti requisiti: enti del terzo settore partenariati, iscritti nel Registro unico nazionale del terzo settore; enti del terzo settore iscritti all’anagrafe onlus. I soggetti candidati dovranno dimostrare di avere una struttura organizzativa idonea all’attività richiesta, nonché il possesso di requisiti di idoneità morale e professionale per stipulare convenzione con la pubblica amministrazione; uno Statuto che preveda il conseguimento di finalità sociali e assistenziali nel settore della disabilità; aver maturato una comprovata e documentata competenza ed esperienza in attività simili quelle oggetto della manifestazione di interesse per la quale viene presentata la candidatura; posizioni retributive, contributive e assicurative in regola con le norme vigenti verso eventuali propri dipendenti; posizioni assicurative dei volontari impegnati nell’attività in regola con le norme vigenti in materia; assenza di conflitto di interesse, anche potenziale, del legale rappresentante; assenza di carichi pendenti e insussistenza di condanne penali da almeno tre anni per il legale rappresentante in carica”.

Le risorse finanziarie complessive messe a disposizione ammontano a 54.211,24 euro. “Le proposte progettuali – si legge ancora – dovranno prevedere una quota di cofinanziamento da parte dei soggetti richiedenti; le risorse finanziarie messe a disposizione dal Comune di Siena potranno coprire fino ad un massimo dell’80 per cento del costo complessivo del progetto e comunque con un limite massimo di 7mila euro per ciascun progetto”.

Saranno ammissibili relative agli oneri relativi alla copertura assicurativa, per la quota parte imputabile direttamente all’attività effettivamente svolta e relativa al progetto presentato; i costi sostenuti per l’attuazione del servizio (sede, costi d’esercizio della struttura); i costi sostenuti per la formazione degli operatori/volontari e connessi alla realizzazione del progetto; le spese per l’acquisto di piccole attrezzature e materiale di consumo utilizzati per la realizzazione delle attività; gli oneri relativi ai costi di carburante e manutenzione inerenti ai mezzi di trasporto messi a disposizione per eventuali trasporti sostenuti a favore degli utenti per agevolare la frequenza; i costi di personale impiegato per la realizzazione del progetto. Le proposte progettuali saranno valutate sulla base della loro attitudine a perseguire le finalità individuate dalle presenti linee guida, e inserite in una graduatoria approvata con apposito atto dirigenziale.

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