ST Microelectronics: “Gravi assenze di Tamajo e azienda all’Ars”

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Le note di M5S e PD. Tamajo: “Asset strategico, organizzerò un tavolo”

CATANIA – Una risoluzione urgente per chiedere chiarezza sui lavoratori della ST Microelectronics in Sicilia: è l’annuncio della deputata regionale del Movimento 5 Stelle Lidia Adorno a margine dell’audizione in Commissione Attività produttive avvenuta nella mattina di martedì 11 febbraio proprio sulla crisi dei ricavi dell’azienda.

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L’audizione su ST Microelectronics

L’audizione è stata organizzata, si legge in un comunicato di Adorno, dalla stessa deputata catanese grazie alla disponibilità del presidente della commissione Gaspare Vitrano, alla presenza della deputazione regionale e delle parti sociali.

“Abbiamo necessità – spiega Adorno – di un confronto urgente tra Governo, Regione, azienda e parti sociali alla luce dell’annuncio da parte della StMicroelectronics di un piano di riorganizzazione e riduzione dei costi entro il 2027. Una situazione che tiene con il fiato sospeso migliaia di famiglie che vedono minacciato il proprio domani”.

“Quello di oggi – si legge nella nota di Adorno – doveva essere un primo passo istituzionale per delineare la situazione. In questo senso, è stata grave l’assenza dell’azienda e dell’assessore Tamajo, all’audizione convocata in maniera puntuale ed urgente dal presidente Vitrano che ringrazio”.

“Così come ringrazio tutti i colleghi deputati oggi presenti ad ascoltare le parti sociali. La Sicilia – conclude Adorno – non può permettersi un trattamento simile, specialmente da parte di un’azienda che ha beneficiato e beneficia di fondi pubblici per milioni di euro. Non perderemo un giorno a tutela dei lavoratori”.

Sunseri: “Intervenga Meloni”

Presente in audizione anche il presidente della Commissione Ue dell’Ars, Luigi Sunseri, che ha ribadito “la necessità di un immediato intervento chiarificatore da parte dell’azienda e del Governo Meloni”.

L’intervento è chiesto da Sunseri “considerato che Stm è partecipata dallo Stato italiano e che proprio di recente ha visto l’approvazione da parte della Commissione Europea, da parte della Regione Siciliana, di un contributo di 68 milioni di euro, a valere sul Po Fondo europeo di sviluppo regionale 2014-2020”.

“Un importantissimo investimento pubblico – ha aggiunto Sunseri – che l’azienda non può permettersi di intascare venendo meno agli impegni e agli investimenti sul territorio siciliano”.

Il PD: “Fare ogni sforzo istituzionale”

Sull’assenza di ST Microelectronics in commissione Attività produttive Ars intervengono con una nota anche Ersilia Saverino, parlamentare regionale del Partito democratico, e il capogruppo del partito all’Ars Michele Catanzaro.

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“Gli oltre 13.000 lavoratori della più grande azienda di microelettronica presente in Italia – si legge nel comunicato – meritano risposte immediate e concrete. È necessario fare ogni sforzo istituzionale per salvaguardare il sito produttivo di StMicroelectronics di Catania ed impedire che eventuali colpe o negligenze del management possano ricadere sui dipendenti”.

“Il governo nazionale – continuano Saverino e Catanzaro – aveva annunciato investimenti per il rilancio della società di semiconduttori, ora invece al silenzio delle istituzioni fa eco la notizia di un piano di ristrutturazione aziendale che si annuncia come l’anticamera di tagli inaccettabili”.

“La regione agisca presto”

“Oggi in commissione Attività Produttive all’Ars – scrivono i due esponenti dem – avremmo voluto avviare un confronto con i rappresentanti della governance aziendale che, invece, hanno disertato la riunione”.

“È importante – continuano – che la Regione siciliana agisca al più presto sul governo nazionale per la convocazione del tavolo tecnico chiesto dalle organizzazioni sindacali. E’ un problema che ci tocca da vicino, tenuto conto che l’eventuale ridimensionamento della sede catanese sarebbe un colpo mortale per le speranze di crescita della nostra economia e dei livelli occupazionali”.

Tamajo: “Organizzerò un tavolo”

“Ho intenzione di organizzare un tavolo di confronto al quale invitare i rappresentanti del ministero delle Imprese e del made in Italy, quelli della STMicroelectronics e le parti sociali per affrontare le prospettive industriali degli stabilimenti di Catania”.

Lo ha detto l’assessore regionale alle Attività produttive, Edy Tamajo, oggi a margine della riunione della Terza Commissione dell’Assemblea regionale siciliana, nel corso della quale è stata decisa l’elaborazione di una risoluzione per affrontare le criticità dell’azienda e avviare un dialogo strutturato con tutte le parti coinvolte.

“St Microelectronics è un asset strategico”

“STMicroelectronics – ha aggiunto Tamajo – è un asset strategico per il nostro territorio e per l’intero comparto dell’alta tecnologia in Italia. Catania è da anni un polo di eccellenza nel settore dei semiconduttori e dell’elettronica avanzata e il nostro obiettivo è garantire che questa realtà possa continuare a crescere e a creare occupazione”.

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“La decisione della Terza Commissione – ha continuato Tamajo – di arrivare a una risoluzione è un passaggio fondamentale per definire una strategia chiara e condivisa. La Regione farà la sua parte affinché questo percorso porti a soluzioni concrete”.

L’assessore ha inoltre sottolineato l’importanza degli investimenti già programmati sul territorio: “Il governo Schifani – ha detto – è pronto a sostenere il potenziamento del sito produttivo di Catania, anche attraverso strumenti di incentivazione e politiche mirate”.

“La transizione ecologica è un’opportunità”

“La transizione tecnologica ed ecologica – ha detto ancora Tamajo – rappresenta un’opportunità che dobbiamo cogliere per consolidare il ruolo di Catania nella filiera dei semiconduttori. In un contesto globale in cui la produzione di microchip è sempre più strategica, dobbiamo lavorare per assicurare stabilità e sviluppo a una realtà che impiega migliaia di lavoratori e che può attrarre ulteriori investimenti”.

“Il dialogo – ha concluso Tamajo – con il governo nazionale, con STMicroelectronics e con le parti sociali sarà determinante per definire un percorso condiviso, nell’interesse dei lavoratori, dell’impresa e dell’intera economia regionale”.

Raia: “Dare immediata risposta”

Sulla questione interviene Concetta Raia, già parlamentare regionale del Pd: “La preoccupazione che la St possa chiudere pezzi di produzione sta allarmando le organizzazioni sindacali e tutta la comunità catanese, ma a mio avviso questo allarmare deve far preoccupare il governo nazionale per due ordini di motivi.

La Sicilia non può perdere un importante sito della Microelettronica e non può neanche arretrare in termini di posti di lavoro.

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Quello che sta accadendo in STM è semplicemente una emergenza a cui il governo nazionale in primo luogo deve dare una immediata risposta. E soprattutto rassicurazioni alle migliaia di lavoratori e lavoratrici catanesi e siciliani”.

Sulla crisi di ST Microelectronics anche il sindacato Fismic lamenta l’assenza dell’azienda in Commissione e l’assenza di comunicazione.



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