Meta vuole acquisire la startup sudcoreana dei semiconduttori FuriosaAI

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Questo articolo è apparso su Forbes.com

Secondo alcune indiscrezioni, Meta sarebbe in trattative per acquisire FuriosaAI, una startup sudcoreana specializzata in chip per l’intelligenza artificiale. Questo accordo potrebbe rafforzare gli sforzi del colosso dei social media per sviluppare chip personalizzati, in un contesto di carenza di chip Nvidia e di crescente domanda per alternative.

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Secondo una delle fonti, l’accordo potrebbe essere concluso già entro questo mese. Un’altra fonte ha rivelato che Meta non sarebbe l’unica azienda interessata a FuriosaAI. Un portavoce di FuriosaAI ha rifiutato di commentare definendo le voci come “speculazioni”. Meta non ha risposto a una richiesta di commento.

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 Cosa fa FuriosaAI

Proprio la scorsa settimana, la startup con sede a Seul ha raccolto 2 miliardi di won (circa 1,4 milioni di dollari) da Crit Ventures, una società di venture capital sudcoreana fondata da Jaejoon Song, ex ceo dell’azienda di giochi online Com2us. Non è stata rivelata la valutazione della società. In totale, FuriosaAI ha raccolto circa 170 miliardi di won (circa 115 milioni di dollari) in finanziamenti venture. Tra i suoi primi investitori figurano il colosso internet sudcoreano Naver e DSC Investment, con sede a Seul. Fondata nel 2017, FuriosaAI è guidata da June Paik, che in passato ha lavorato per Samsung Electronics e AMD. Secondo gli ultimi documenti pubblici, Paik deteneva una quota del 18,4% nella società.

Ad agosto, FuriosaAI ha presentato il chip Rngd, sviluppato in collaborazione con il produttore taiwanese di chip personalizzati Global Unichip Corp. “Mentre le Gpu più avanzate consumano fino a 1.200 watt, Rngd (pronunciato ‘Renegade’) è progettato per operare con una potenza termica progettata (TDP) di soli 150 watt,” ha dichiarato FuriosaAI in un post sul blog dedicato a Rngd. “Ciò rende Rngd una scelta ideale per il dispiegamento su larga scala di modelli avanzati di intelligenza artificiale generativa come Llama 2 e Llama 3.” Llama 2 e Llama 3 sono i modelli linguistici di grandi dimensioni messi a disposizione pubblicamente da Meta.

FuriosaAI sostiene che il chip Rngd offre una performance per watt tre volte superiore rispetto alle Gpu Nvidia H100. Rngd è un chip AI dedicato all’inferenza, ovvero al processo di esecuzione di modelli di intelligenza artificiale, ed è dotato di chip Hbm3 di SK Hynix, una memoria ad alte prestazioni essenziale per il calcolo AI.

Le aziende interessate

Il chip Rngd, che entrerà in produzione di massa nella seconda metà di quest’anno, ha già attirato l’interesse del laboratorio di ricerca AI di LG e della Saudi Arabian Oil Co. (Aramco). A settembre, il gigante petrolifero ha firmato un memorandum d’intesa con FuriosaAI e Cerebras Systems, una società di chip AI sostenuta da Sam Altman, per “esplorare collaborazioni nei settori del supercomputing e dell’AI.”

Secondo gli ultimi risultati finanziari di FuriosaAI, nel 2023 i ricavi dell’azienda sono aumentati di oltre 10 volte, raggiungendo i 3,6 miliardi di won, mentre le perdite si sono ridotte a 63,7 miliardi di won rispetto ai 51,2 miliardi di won dell’anno precedente.

Sullo sfondo

L’acquisizione potenziale arriva in un momento in cui Meta e altri hyperscaler, come Google Cloud e Amazon Web Services, stanno sviluppando chip personalizzati. Reuters ha riferito che OpenAI sta finalizzando la progettazione dei suoi primi chip personalizzati, che saranno pronti nei prossimi mesi.

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Questo avviene anche a pochi mesi dalla fusione di Rebellions, il più grande concorrente domestico di FuriosaAI, con Sapeon, supportata da SK Hynix. La nuova società, che opera sotto il nome di Rebellions, è il primo unicorno sudcoreano nel settore dei chip AI ed è guidata dal ceo Sunghyun Park, che ha conseguito un dottorato in ingegneria elettrica e informatica al MIT e ha lavorato in passato per SpaceX, Intel e Samsung.

Prima della fusione, Rebellions aveva raccolto almeno 225 milioni di dollari da investitori, diventando la startup di chip AI più finanziata della Corea del Sud. Tra i suoi investitori figurano il ramo venture di Saudi Aramco, Wa’ed Ventures, Kakao Ventures, l’operatore di telecomunicazioni sudcoreano KT, Pavilion Capital di Temasek e Korelya Capital, fondata e guidata dall’ex ministra francese dell’economia digitale Fleur Pellerin.

Altre startup sudcoreane legate all’intelligenza artificiale e ai semiconduttori includono Trillion Labs, specializzata in modelli fondativi, e Linq, che aiuta i fondi hedge a velocizzare le analisi di ricerca azionaria.

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