Fondazione Cariplo e Intesa Sanpaolo: alleanza per giovani che non studiano e non lavorano

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Fondazione Cariplo ha presentato la programmazione e l’attività filantropica per il 2025 con una serie di importanti novità.

Primo dato di rilievo: le risorse a disposizione aumentano significativamente, passando da 150 mln di euro a oltre 215 mln di euro. La maggior disponibilità di risorse messe a disposizione è dovuta ai buoni risultati della gestione del patrimonio e alla presa d’atto che i bisogni sono crescenti.

Il patrimonio di Fondazione Cariplo vale oggi oltre 11 miliardi di euro.

Secondo passaggio: una parte consistente di questa somma verrà destinata a tre grandi programmi, definiti “sfide di mandato”, che hanno un orizzonte temporale triennale, per ciascuno dei quali la Fondazione impegnerà 20 milioni di euro.

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Ed è proprio su una di queste tre sfide di mandato, imperniata sul tema dei giovani che non studiano e non lavorano, che è stata annunciata l’importante alleanza con Intesa Sanpaolo: i due enti collaboreranno per il contrasto al fenomeno dei Neet (acronimo che sta per Not in Education, Employment or Training, e che si riferisce a giovani tra i 15 e i 29 anni che non lavorano, non studiano e non sono in formazione professionale). Sono 1,4 milioni a livello nazionale.

In Lombardia sono circa 157mila i giovani che si trovano in questa condizione. Background socio-economici svantaggiati, reti familiari poco supportive, percorsi di vita accidentati sono solo alcuni dei fattori che portano ad essere Neet. Il fenomeno è inoltre collegato alla dispersione scolastica, esplicita ed implicita.

Fondazione Cariplo e Intesa Sanpaolo intendono contribuire alla diminuzione del tasso di Neet al 9%, traguardo indicato dalla UE entro il 2030. Ciò significa accompagnare e attivare 20.000 giovani che si trovano in questa condizione in Lombardia.

Per farlo i due enti uniranno competenze e budget: 20 milioni di euro da parte di Fondazione Cariplo, 10 milioni di euro da parte di Intesa Sanpaolo. Sia Fondazione Cariplo che Intesa Sanpaolo hanno già maturato esperienze in questo ambito avendo attivato in passato progetti su questo fronte (Fondazione Cariplo con Neetwork, Intesa Sanpaolo con Giovani e Lavoro).

L’impegno sarà volto a prevenire la dispersione scolastica e contrastare il fenomeno, sostenendo la formazione e l’inserimento nel mondo del lavoro dei giovani già in condizione di Neet; tutto questo promuovendo una conoscenza sempre più puntuale per attuare interventi di precisione.

Chi vorrà potrà contribuire al progetto donando sulla piattaforma di raccolta fondi di Intesa Sanpaolo For Funding.

L’obiettivo è unire le forze e applicare metodi ed esperienze che hanno funzionato per scalare i numeri e dare un segnale importante di vicinanza alle giovani generazioni, ai ragazzi e alle loro famiglie” ha commentato Giovanni Azzone, presidente di Fondazione Cariplo “non possiamo stare a guardare; agiremo su due fronti, da un lato la prevenzione, evitando che altri ragazzi escano dalla scuola e finiscano in un vicolo cieco da cui poi è più difficile farli uscire; dall’altro sostenendo l’ingresso nel mondo del lavoro di coloro che sono oggi bloccati in questo tremendo limbo, sospesi in una vita che non lascia spazio al futuro. Per affrontare impegni come questi occorre dar vita a solide alleanze. Ringrazio Carlo Messina e tutto il board di Intesa Sanpaolo per aver accolto senza esitazioni la proposta; l’appello va a chiunque voglia dare un contributo in questa direzione. L’attività filantropica di Fondazione Cariplo non si esaurisce certo qui. Non verrà a mancare il nostro impegno sulle tradizionali attività, ma lavoreremo sempre più in modo sinergico, anche riorganizzandoci internamente e lavorando per obiettivi; vogliamo costruire nuove ed ulteriori collaborazioni con le istituzioni e con le aziende. Sono problemi enormi, non si possono affrontare da soli”.

Carlo Messina, Consigliere Delegato e CEO Intesa Sanpaolo, ha affermato: Un giovane che non studia e non lavora è un giovane che ha perso l’energia per costruire la sua vita, una famiglia, un mestiere. Alle conseguenze individuali si aggiungono quelle per la collettività, un costo sociale significativo in un periodo di calo demografico. L’Italia non può rinunciare a menti libere e costruttive quali per natura sono quelle dei giovani. Per questo abbiamo accolto con slancio la proposta del presidente Azzone per un progetto congiunto con la Fondazione Cariplo, un progetto che parte dalla Lombardia e che vorremmo ampliare a tutto il territorio italiano, incluso il Mezzogiorno”.

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In sintesi si può dire che, le tre sfide di mandato guardano al futuro dei giovani, dei bambini e delle persone fragili.

All’evento, oltre al Presidente di Fondazione Cariplo, Giovanni Azzone, e a Carlo Messina, consigliere Delegato e CEO Intesa Sanpaolo, ha preso parte Sergio Urbani, direttore generale di Fondazione Cariplo che ha presentato il quadro complessivo degli interventi e delle attività previste per il 2025, a cui, in parallelo, corrisponde una riorganizzazione organizzativa interna attuata sul finire del 2024.

Sono stati inoltre presentati contributi di: Simona Tironi, Assessora all’Istruzione Formazione Lavoro Regione Lombardia, Anna Marino, Fondazione con il Sud, Ferruccio De Bortoli, Presidente Fondazione Corriere della Sera, e Alessandro Rosina, docente di Demografia all’Università Cattolica e curatore del Rapporto Giovani che hanno approfondito, da diversi punti di vista, le problematiche legate alle condizioni dei giovani che nel nostro paese non studiano e non lavorano.

Clicca QUI per rivedere la presentazione

L’attività filantropica aumenta

La disponibilità di risorse dovuta ai buoni risultati della gestione del patrimonio e alla presa d’atto che i bisogni sono crescenti hanno spinto il board (la Commissione Centrale di Beneficenza) di Fondazione Cariplo ad un nuovo impegno significativo: il budget a sostegno di progetti per il territorio per l’arte e la cultura, l’ambiente, il sociale e la ricerca scientifica passa nel 2025 da 150milioni di euro (la media delle erogazioni negli anni) alla cifra record di oltre 215 milioni di euro.

A settembre 2024 aveva cominciato a cristallizzarsi l’idea di concentrare l’extra budget rispetto allo standard (oltre 60 milioni di euro) su tre nuove grandi sfide, denominate “sfide di mandato” che caratterizzeranno ulteriormente l’impegno da qui al 2027.

Le sfide di mandato si concentreranno su:

    Mutuo 100% per acquisto in asta

    assistenza e consulenza per acquisto immobili in asta

     

  • Giovani, opportunità di formazione e lavoro (ZeroNeet)
  • L’autonomia di persone con disabilità
  • Il sostegno alla crescita dei bambini da zero a sei anni

Le sfide si intersecano in modo coerente con le 4 linee di mandato che erano state individuate lo scorso anno, dopo l’insediamento dei nuovi organi, e, che, lo ricordiamo, sono:

  • Creare valore condiviso attraverso il sostegno alla creazione e allo sviluppo sostenibile di ecosistemi territoriali
  • Ridurre le disuguaglianze, intervenendo sulle diverse forme di povertà e fragilità
  • Carta di credito con fido

    Procedura celere

     

  • Allargare i confini, comprendendo e gestendo le relazioni tra il territorio di riferimento, l’Italia e l’Europa
  • Creare le condizioni abilitanti al rafforzamento delle comunità

Non verrà a mancare l’impegno di Fondazione Cariplo sulle tradizionali attività (i bandi sono già attivi) lavorando sempre più in modo sinergico e per obiettivi

Bandi e iniziative avviati

Su cosa si concentrerà l’attività nel 2025 di Fondazione Cariplo? Il Documento Previsionale Programmatico delle attività previste per il 2025 delinea le azioni di dettaglio nei vari ambiti.

Si tratta di iniziative specifiche con cui le 4 tradizionali aree di intervento contribuiscono in modo sistemico, sinergico ed intersettoriale, al raggiungimento degli obiettivi previsti nelle 4 linee di mandato. A queste attività si aggiungono, come detto, le tre nuovi grande sfide di mandato (per le quali è stata istituita una nuova quinta area filantropica che opera in modo trasversale, intersettoriale).



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