Disabilità e lavoro, la sfida possibile
“Disabilità e lavoro, la sfida possibile”, l’evento organizzato da Azimut in collaborazione con il ministro per le Disabilità ha stimolato il confronto tra pubblico, privato e Terzo Settore per costruire modelli di inclusione
14 febbraio 2025
ROMA – “Se vogliamo crescere come comunità e come Paese dobbiamo investire nelle capacità di ogni persona. Valorizzare le potenzialità ed evitare di soffermarsi sui limiti è il primo passo per offrire opportunità a tutti e garantire la piena inclusione. È un tema molto attuale, l’Italia è l’unico Paese in Europa ad avere una legge sull’inclusione lavorativa, ma sono ancora tante le difficoltà da superare, tra cui il fatto che molte aziende non hanno sviluppato politiche e strategie in grado di sfruttare il valore di ogni persona. Ci sono, però, anche aziende che hanno intrapreso un percorso virtuoso, e sono modelli validi da promuovere. Il mondo del terzo settore ha saputo negli ultimi anni creare posti anche per le persone con disabilità intellettiva relazionale, per la quale è indispensabile promuovere figure in grado di accompagnare l’inserimento lavorativo e formare adeguatamente il personale che si occupa di individuare la mansione giusta per le caratteristiche e le competenze del dipendente. C’è sicuramente ancora tanto da fare ma le testimonianze di oggi sono state molto illuminate e ringrazio tutti, in particolare Marcello Foa e Azimut, per questa bella occasione di confronto”. Lo ha detto il ministro per le Disabilità, Alessandra Locatelli, in occasione dell’evento organizzato da Azimut in collaborazione con il ministro per le Disabilità l’11 febbraio scorso dal titolo ‘Disabilità e lavoro: la sfida possibile’, che ha riunito istituzioni, imprese ed Enti del Terzo Settore (Ets) per approfondire strategie e modelli di collaborazione volti a favorire l’inserimento lavorativo delle persone con disabilità.
L’incontro è nato su iniziativa di Azimut, gruppo indipendente e globale nell’asset management, nel wealth management, nell’investment banking e nel fintech quotato alla Borsa di Milano dal 2004, che dopo il lancio del primo fondo d’investimento al mondo che investe in aziende attente al miglioramento delle condizioni di vita ed il benessere delle persone con disabilità con un particolare focus sull’inclusione lavorativa ha voluto porre l’attenzione su come anche la finanza possa essere promotrice attiva del cambiamento.
Fondazione Italiana Accenture Ets ha presentato i risultati della ricerca ‘Persone con Disabilità e Lavoro: oltre le barriere – Dati e storie di inclusione lavorativa in Italia’, che ha promosso insieme ad Accenture, mettendo in luce la situazione dell’inclusione lavorativa di persone con disabilità attraverso un’analisi quantitativa su 100 aziende italiane e una disamina delle buone pratiche di collaborazione imprese-Enti del terzo settore.
Fabio Benasso, presidente di Fondazione Italiana Accenture Ets, ha sottolineato: “La ricerca promossa da Fondazione Italiana Accenture Ets intende restituire uno sguardo integrato sulla disabilità nei luoghi di lavoro, per sensibilizzare le imprese e per ribadire l’importanza di valorizzare le fragilità. La ricerca ha mostrato che è in atto, da parte delle aziende, un processo di consapevolezza e di apertura verso l’inclusione della disabilità, affrontata non solo come obbligo normativo, ma come occasione di crescita e di innovazione”.
A seguire, si è svolto il dibattito tra Marco Fazi, amministratore delegato di Azimut Capital Management Sgr e gestore del fondo Az Fund 1 – Az Equity – Special Needs & Inclusion, Silvia Gabbioneta, country inclusion &diversity manager Nokia Italia, Serena Porcari, ceo di Fondazione Dynamo Camp Ets, e Andrea Bonsignori, presidente e fondatore di Breakcotto, che ha permesso di confrontare esperienze concrete e modelli di collaborazione tra finanza, imprese ed Enti del Terzo Settore.
I partecipanti hanno sottolineato la necessità di un impegno congiunto per rendere il mercato del lavoro più accessibile. In particolare, Marco Fazi, amministratore delegato di Azimut Capital Management Sgr, ha sottolineato: “L’incontro di oggi ha messo ulteriormente in evidenza come il lavoro non sia solo una fonte di reddito, ma un importante strumento di indipendenza e di miglioramento della qualità della vita per le persone con disabilità. La finanza può essere un potente motore di cambiamento, ma serve un patto tra investitori, aziende ed enti del terzo settore per trasformare il risparmio in un’opportunità concreta di inclusione. Gli investitori, sia istituzionali che privati, hanno il potere di orientare i capitali verso aziende che sono attente all’inclusione delle persone con disabilità e possono donare una quota dei rendimenti finanziari a progetti che favoriscono l’accesso al lavoro per le persone con disabilità. È così che possiamo costruire un futuro più equo e sostenibile”.
Silvia Gabbioneta, country inclusion &diversity manager Nokia Italia, ha dichiarato: “Il successo di iniziative come l’Isola Formativa, per l’inserimento in azienda di persone con disabilità, nasce dalla capacità di creare alleanze fondate sulla fiducia,” afferma Silvia Gabbioneta, diversity and inclusion country manager di Nokia. “È fondamentale costruire relazioni solide con gli uffici del collocamento mirato, le scuole, le università, il terzo settore e altre aziende, così come all’interno dell’organizzazione, coinvolgendo persone con disabilità, i loro team, gli executive e tutta la popolazione aziendale. Solo così possiamo superare bias e paure, favorendo una convivenza rispettosa e valorizzante delle differenze.” Serena Porcari, ceo di Fondazione Dynamo Camp Ets, ha dichiarato: “Dynamo Camp lavora per sviluppare inclusione, offrendo gratuitamente programmi di Terapia Ricreativa a bambini e ragazzi con patologie gravi o croniche, disturbi del neurosviluppo o condizioni di disabilità, e alle loro famiglie. Lavoriamo sempre più frequentemente in collaborazione con istituzioni, imprese e enti del terzo settore per contribuire a creare progetti concreti. Da anni mettiamo questa expertise anche a disposizione delle imprese con cui sviluppiamo percorsi e progetti di formazione nell’ambito di disabilità e inclusione con la nostra Dynamo Academy”.
Andrea Bonsignori, presidente e fondatore di Breakcotto ha dichiarato: “Breakcotto è onorata di partecipare a questa iniziativa, crediamo che l’unione tra multinazionali e terzo settore non sia un gesto di equity ma una reale possibilità di “pensiero nuovo” per inglobare le qualità di tutti e che per anni sono stati ignorati. Un convegno che può davvero far cambiare punto di vista su questo tema sempre relegato al solo terzo settore.” L’incontro, che si è concluso con la testimonianza di due persone con disabilità sulla loro esperienza lavorativa, è stata l’occasione per ribadire l’importanza di rafforzare il dialogo tra tutti gli attori coinvolti con l’obiettivo di sviluppare soluzioni efficaci e sostenibili per l’occupazione delle persone con disabilità, e per sottolineare come l’inclusione lavorativa non sia solo un dovere sociale, ma anche un’opportunità per le aziende e un valore per tutta la comunità.
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