Commissariato di Vigata. Siamo nell’ufficio di Montalbano. Dalla porta irrompe Catarella, ma alla scrivania non c’è Luca Zingaretti. C’è Alberto Angela. Che succede? È presto spiegato. In una sorta di originale “spin off” divulgativo, nello speciale Ulisse dal titolo “La Sicilia di Montalbano” (in onda il 17 febbraio su Rai1) Angela ci porta alla scoperta dei luoghi della serie. E sui diversi set interagirà con i veri protagonisti.
Ma come è nata l’idea di questo speciale? «Ci sono diversi motivi» spiega il conduttore. «Avevamo girato spesso in Sicilia, una regione meravigliosa, carica di atmosfera e di storia. C’è una poesia nell’aria, fatta di silenzi, di tagli di luce, di pietra riscaldata al sole, e ti sembra ogni volta di percepirne il calore. Poi c’è l’affetto per una serie che è entrata nel mio cuore, come in quello di tutti gli italiani, e che da 25 anni fa parte della nostra cultura televisiva. E infine, l’occasione più importante è che celebriamo i 100 anni dalla nascita di Andrea Camilleri (1925-2019, ndr), il creatore di Montalbano». Abbiamo chiesto ad Angela di portarci con lui, tappa dopo tappa, in questo viaggio tra fiction e realtà. Ecco che cosa ci ha raccontato. Partiamo!
Nella Sicilia di Montalbano con Alberto Angela
Porto Empedocle
Da dove tutto è cominciato con Andrea Camilleri
«A Porto Empedocle il 6 settembre 1925 è nato Andrea Camilleri, il papà di Montalbano. Da questo murale lo scrittore sembra spiare la vita nelle strade, per poi descriverla nei romanzi. Lui si considerava un cantastorie» dice Angela.
Da sinistra, il regista Gabriele Cipollitti, Angela, Luca Zingaretti e l’autore Aldo Piro sul set al castello di Donnafugata vicino a Ragusa, dimora dell’anziano boss della serie Balduccio Sinagra. «Ho chiesto a Luca come avesse fatto a imparare la cadenza siciliana per interpretare Montalbano. Il segreto è il suo amore per questa terra» dice Angela. È proprio qui infatti che l’attore e Luisa Ranieri hanno scelto di sposarsi.
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Punta Secca – La casa di Montalbano
La mitica terrazza sul mare
«La casa sorprende: nella realtà è più grande. Per le riprese infatti è stato messo un tramezzo nel salone per ricavare la camera da letto. Poi però quando ti affacci sulla terrazza ritrovi esattamente la spiaggia e il mare dove Montalbano fa le sue nuotate».
È uno dei luoghi più riconoscibili della serie. «Sono arrivato lì guidando l’auto di Montalbano» racconta il conduttore. «Per le riprese se ne utilizzano due all’apparenza uguali, ma una è più scattante e viene usata dal commissario, mentre l’altra è più lenta ed è quella guidata da Fazio».
Angela con Cesare Bocci nella tonnara di Marzamemi. Bocci interpreta Mimì Augello, amico storico e braccio destro di Montalbano, presente in tutte le puntate della serie.
Alla scrivania di Montalbano: «Il commissariato, che in realtà è il palazzo del Comune di Scicli, è proprio identico, fin nei dettagli, a quello delle puntate: avrei potuto muovermi lì dentro a occhi chiusi» racconta Angela.