Regione, Forza Italia contro la Lega: «Non voteremo la mozione antivelo. La sardonizzazione non ci fa vincere»

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di
Maurizio Giannattasio

Il pensiero di fondo degli azzurri è che per strappare la città al centrosinistra servano posizioni più moderate rispetto a quelle dell’eurodeputata Silvia Sardone. La replica del Carroccio: così vince la sinistra

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Tira un’aria frizzantina tra gli alleati del centrodestra in Regione. La partita si gioca per chi deve occupare il secondo posto dietro Fratelli d’Italia in vista delle prossime comunali. Lunedì è toccato a Forza Italia sferrare un paio di colpi al bersaglio grosso della Lega. Prima, prendendo le distanze dalla mozione sul velo islamico presentata dal Carroccio e poi puntando il dito contro la «sardonizzazione del centrodestra» sul tema della sicurezza. «Non è la sardonizzazione del centrodestra che ci fa vincere a Milano» ha detto il coordinatore regionale degli azzurri, Alessandro Sorte, riferendosi all’eurodeputata, già Forza Italia, ora Lega, Silvia Sardone, nota per le sue posizioni fortemente anti-immigrati (in questo articolo la replica di Silvia Sardone). 

Il pensiero di fondo degli azzurri è che per strappare la città al centrosinistra servano posizioni più moderate anche su un tema sensibile come la sicurezza. E proprio lunedì hanno presentato le loro proposte in materia: a partire dal Daspo sui mezzi pubblici per «la zingarella» (testuale) borseggiatrice, all’aumento delle camere di sicurezza per la polizia locale, all’uso di droni e dell’intelligenza artificiale. Basta intendersi su cosa si intenda per posizioni più moderate.




















































«Legge, ordine e libertà» sono le parole d’ordine citate più volte da Marco Reguzzoni e Giulio Gallera. «Siamo convinti che le nostre proposte — continua Sorte — possano intercettare quella parte di città che non vota più il centrodestra. Siamo gli unici in grado di arrivare a quell’elettorato moderato che, per esempio, nelle ultime elezioni politiche ha dato quasi il 20 per cento al Terzo polo». La replica arriva con il senatore e segretario della Lega lombarda Massimiliano Romeo: «Non vorremmo che la legittima ricerca di un elettorato più orientato verso il centro da parte di Sorte, come già accaduto con la proposta sullo ius scholae, spiani la strada alla sinistra con tutto quello che ne conseguirebbe».

La battaglia si sposta ora al Pirellone dove si discuterà la mozione leghista contro il velo islamico negli spazi pubblici a partire dalle scuole. Ogni tipo di velo: burqa, hijab, khimar, jilbab, niqab e chador. «Noi non vogliamo creare un clima di diffidenza nei confronti degli stranieri – è stato l’incipit di Sorte —. Abbiamo idee chiare sulla sicurezza e siamo rigidi su questo tema, ma non vogliamo cedere a strumentalizzazioni». Ricorda alla Lega che esistono già delle leggi che vietano alcune tipologie di burqa. «Non si capisce, perché ribadire una cosa che c’è già». In realtà, la mozione del Carroccio, ha un’estensione molto più ampia. 

Che succederà in aula? Forza Italia non voterà la mozione? «Dipende – ha risposto Sorte – : c’è un riferimento che potrebbe essere modificato. Quando parlano di velo bisogna puntualizzare bene qual è il velo. Se è quello che impedisce alle persone di essere identificate, noi condividiamo. Se è invece è un termine generalizzato, allora non condividiamo perché non vogliamo creare un clima di diffidenza rispetto alle persone che sono qua». 

In realtà, come spiega il capogruppo della Lega, Alessandro Corbetta, le mediazioni sono già in corso e non dovrebbero esserci sorprese: «Credo che la battaglia contro uno strumento d’imposizione nei confronti delle donne debba unire tutti, non solo il centrodestra, ma anche il centrosinistra. Non è questione di Lega o di FI, ma è una battaglia che onora le conquiste dell’Occidente». Nega che ci sia «una sardonizzazione». «Crediamo che vista la situazione della sicurezza sia necessario presentare delle proposte forti, perché quelle blande non hanno funzionato».


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18 febbraio 2025 ( modifica il 18 febbraio 2025 | 07:56)

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