Montanariello (PD): “Il Veneto ha bisogno di coraggio per affrontare le sfide future”

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Jonathan Montanariello, consigliere regionale del Partito Democratico, ha condiviso con i microfoni di Veneto24 una riflessione sulla sua esperienza in Consiglio e sulle problematiche che la Regione Veneto si trova ad affrontare in un periodo particolarmente complesso. A pochi mesi dal rinnovo dell’amministrazione regionale, Montanariello ha evidenziato le difficoltà legate alla gestione della sanità, delle infrastrutture e delle politiche regionali, offrendo anche un’analisi critica sulla proposta di autonomia differenziata.

Montanariello ha spiegato che la sua valutazione del mandato dipende fortemente dal contesto storico in cui è stato svolto, segnato da eventi esterni significativi come la pandemia e la guerra in Ucraina. “Abbiamo dovuto fare i conti con una situazione straordinaria – ha dichiarato – e purtroppo, anziché affrontare questi problemi in modo diretto, si è continuato con la gestione ordinaria, come se nulla fosse cambiato.” Lamenta una certa inerzia da parte dell’amministrazione regionale, che ha scelto di ignorare le difficoltà oggettive e di non rispondere adeguatamente alle emergenze sanitarie e infrastrutturali.

Particolarmente critico nei confronti della gestione sanitaria, Montanariello ha sottolineato che la sanità veneta, pur essendo sotto la diretta responsabilità della regione, non ha visto investimenti adeguati, specialmente per quanto riguarda i medici di medicina generale. “Siamo ultimi in Italia per numero di medici per centomila abitanti – ha osservato – ed è evidente che questa carenza influisce sulla qualità dell’assistenza sanitaria, in particolare a livello territoriale.” La sua preoccupazione riguarda anche la pianificazione sanitaria, che non ha saputo rispondere in tempo ai cambiamenti, ad esempio con l’adeguata formazione dei professionisti e la costruzione di infrastrutture idonee.

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In merito alla questione delle infrastrutture, Montanariello ha criticato aspramente la Pedemontana, che considera un fallimento di programmazione. “Abbiamo investito in quest’opera senza un piano chiaro, e questo comporterà un debito che peserà sui prossimi trent’anni. La Regione è già in difficoltà e si trova ad affrontare una situazione debitoria che porterà a rinunciare ad altre opere necessarie, come la messa in sicurezza delle strade e la realizzazione di nuove infrastrutture locali.” In questo contesto, la mancanza di un investimento sulle infrastrutture regionali, insieme alla scarsa gestione delle risorse, continua ad essere un tema centrale nel dibattito pubblico.

Uno dei temi più discussi è stato anche il progetto di legge per attrarre investimenti in Veneto, che Montanariello definisce come un passo positivo, ma con delle riserve. “La legge è certamente importante, perché destina 40 milioni di euro alle imprese. Tuttavia, non posso fare a meno di notare l’atteggiamento antieuropeista della Lega su una legge che si finanzia con fondi europei. Questo approccio sembra poco coerente”, ha dichiarato il consigliere. Montanariello ha anche espresso preoccupazioni riguardo alla gestione dei fondi, suggerendo che se destinati a misure temporanee come ristori o tagli fiscali, non saranno in grado di generare un impatto duraturo. “Se i fondi sono investiti in modo strategico, però, potrebbe crearsi un’economia di scala che darà frutti positivi.”

Infine, in merito all’autonomia differenziata, Montanariello ha espresso forti dubbi. “L’autonomia è una cosa, ma questa proposta in realtà non prevede un euro di risorse aggiuntive per il Veneto. Si promette che avremo maggiore controllo, ma in pratica non ci sono garanzie concrete. Continueremo a inviare la maggior parte delle risorse fiscali a Roma, senza che il Veneto tragga reali benefici da questo processo.” Secondo Montanariello, la proposta di autonomia differenziata non è altro che un “pannicello caldo” che non risolve i problemi strutturali della regione.

In conclusione, Jonathan Montanariello ha ribadito la necessità di un cambiamento concreto e di un approccio più pragmatico per affrontare le sfide future.





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