Elon Musk lancia Grok 3 e sfida Open AI e DeepSeek. Cos’è?

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Elon Musk ha deciso di lanciare un nuovo chatbot: Grok 3. Il software è stato sviluppato dalla sua azienda xAI, fondata nel luglio 2023, e rappresenta una vera e propria sfida alle potenze già consolidate in questo campo, come OpenAI e le emergenti DeepSeek. Grok 3, secondo Musk, è un passo avanti decisivo, con caratteristiche che lo rendono dieci volte più potente rispetto al suo predecessore. Ma vediamo in dettaglio cosa offre questa nuova proposta.

Le innovazioni tecnologiche di Grok 3

Uno degli aspetti più rilevanti di Grok 3 è la sua capacità di apprendimento, che si avvale di dati sintetici per addestrare il modello. Musk ha sottolineato come il software sfrutti una tecnologia avanzata che riduce drasticamente gli errori, noti nel settore come “allucinazioni”, che sono tipici dei modelli di intelligenza artificiale meno perfezionati.

Grok 3 sembra quindi essere un sistema autocorrettivo, capace di migliorare continuamente le sue prestazioni. Un altro elemento che distingue il nuovo chatbot è l’inclusione della funzione DeepSearch. Questa funzione consente al software di cercare informazioni in tempo reale sul web e analizzare i contenuti della piattaforma X (ex Twitter), che è stata acquisita da Musk nel 2022. Grazie a questo, Grok 3 è in grado di fornire risposte più accurate, sfruttando la vasta mole di dati disponibili in rete.

La vera innovazione, tuttavia, risiede nelle potenzialità computazionali del software. Musk ha dichiarato che Grok 3 è in grado di elaborare dieci volte le risorse computazionali del precedente modello, rendendolo estremamente potente nel rispondere a una vasta gamma di richieste, dalla comprensione del linguaggio naturale all’elaborazione di dati complessi. Questo aumento di potenza rappresenta una delle chiavi per competere in un mercato sempre più affollato, dove ogni attore cerca di spingere i limiti dell’innovazione.

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Il lancio di Grok 3 e le sue implicazioni

Il debutto ufficiale di Grok 3 segna un punto di svolta nel panorama dell’intelligenza artificiale. Inizialmente, il nuovo chatbot sarà disponibile solo per gli abbonati di X, ma Musk ha annunciato che sarà successivamente distribuito a un pubblico più ampio. Questo potrebbe rappresentare una mossa strategica per fidelizzare gli utenti della piattaforma, legando ancora di più l’esperienza dell’intelligenza artificiale al social network da lui controllato.

Nonostante il potenziale di Grok 3, il lancio del software si inserisce in un contesto di crescente competizione internazionale. Musk dovrà infatti confrontarsi con realtà emergenti come DeepSeek, una startup cinese che ha recentemente attirato l’attenzione con il lancio di un chatbot a basso costo, l’R1. Questo modello, nonostante le sue dimensioni contenute, ha già scosso il settore, minacciando di alterare gli equilibri geopolitici legati alla leadership nell’innovazione tecnologica, un campo in cui gli Stati Uniti cercano di mantenere il predominio.

Grok 3 e la competizione con ChatGPT

La sfida più diretta di Grok 3, tuttavia, è con ChatGPT, il chatbot sviluppato da OpenAI, un’azienda che Musk conosce bene. In effetti, il lancio di Grok 3 si colloca in un momento critico per l’intelligenza artificiale, con Musk e il CEO di OpenAI, Sam Altman, che si trovano in posizioni diametralmente opposte.

Lo scorso mese, infatti, il consiglio di amministrazione di OpenAI ha respinto un’offerta da parte di Musk per acquisire la società, che valutava OpenAI quasi 100 miliardi di dollari. Questo episodio ha segnato l’inizio di una rivalità aperta tra i due, con Musk che ha dichiarato pubblicamente la sua intenzione di entrare a competere con ChatGPT a suon di innovazioni.

Non si tratta solo di un confronto tra tecnologie, ma di una battaglia tra visioni e ambizioni. Se OpenAI ha puntato su un’intelligenza artificiale neutrale, volta ad aumentare la cooperazione globale, Musk, con la sua xAI, sembra voler mettere in primo piano il sovranismo tecnologico, creando strumenti che possano essere controllati più strettamente e, in questo caso, direttamente integrati con i social media, come X. La tensione tra i due progetti potrebbe avere ripercussioni importanti anche per gli sviluppi futuri di tutta l’industria.

Implicazioni geopolitiche e la corsa globale all’IA

Il contesto del lancio di Grok 3 si inserisce in un panorama geopolitico sempre più complesso. Da un lato, gli Stati Uniti cercano di rafforzare il loro dominio tecnologico, sfruttando le aziende come OpenAI e, ora, xAI di Musk. Dall’altro, la Cina non è da meno, con DeepSeek che ha recentemente fatto parlare di sé con il suo chatbot a basso costo, rappresentando una minaccia diretta alle ambizioni statunitensi di dominare l’industria globale dell’intelligenza artificiale.

Musk, in questo scenario, sembra intenzionato a mettere un altro tassello nella sua visione di controllo privato delle tecnologie, cavalcando il successo delle sue aziende e sfruttando la sua posizione di potere nel settore. Le dichiarazioni di Musk sul potenziale di Grok 3, descritto come “spaventoso e intelligente”, sembrano indicare la sua fiducia nel fatto che il software rappresenti un salto quantico rispetto alla concorrenza.

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Vincenzo Ciervo



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