come si versano e quanto costano

Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito

Prestito condominio

per lavori di ristrutturazione

 


Per legge ogni lavoratore, sia dipendente che autonomo, che, per fatti estranei o meno alla sua volontà, abbia interrotto temporaneamente o definitivamente l’attività, può richiedere all’Inps di versare contributi volontari. Le finalità possono essere diverse: accrescere l’importo della pensione futura, anticipare l’età del ritiro dal lavoro, oppure colmare i periodi di “buco” nei versamenti contributivi per la maturazione del diritto alla trattamento previdenziale.

Grazie ai contributi volontari per la pensione, è possibile riparare al problema dell’interruzione della copertura assicurativa. Anzi la potenziale utilità è molto ampia perché, come spiega l’Inps sul suo sito web, tali contributi sono strumentali al perfezionamento del diritto e alla determinazione di tutte le pensioni dirette (vecchiaia, anzianità, assegno ordinario di invalidità e inabilità) e indirette (superstiti e reversibilità).

Di seguito offriremo una sintetica guida in tema di contributi volontari, in modo da capire meglio cosa sono, come funzionano, come si calcolano, a chi si rivolgono e come fare domanda per versarli. Ecco cosa sapere.

Richiedi prestito online

Procedura celere

 

Chi può versarli

I contributi volontari per la pensione sono versamenti effettuati all’ente dal lavoratore, anziché dall’azienda. Per l’Inps non fa differenza se questi contributi siano pagati dal datore di lavoro o dal lavoratore, ma solo che si raggiungano i requisiti contributivi previsti per il pensionamento.

Ad esempio, se mancano ancora 6 mesi per il pensionamento ma si perde il lavoro, l’ex dipendente potrà pagare di tasca propria i contributi corrispondenti a tale semestre, allineandosi al requisito contributivo.

Accedono non soltanto i lavoratori subordinati dell’ambito privato: Inps rimarca che i contributi volontari sono versabili anche dagli autonomi, dai lavoratori iscritti alla gestione separata e dai lavoratori iscritti all’Inps Gestione Dipendenti Pubblici (l’ex Inpdap).

Inoltre, chi ha avuto una riduzione dell’attività lavorativa, basti pensare al part-time orizzontale o verticale o all’aspettativa non retribuita, potrà comunque usufruirne.

Domanda e requisito contributivo

Per versare i contributi volontari per la pensione occorre anzitutto l’autorizzazione al versamento dall’ente previdenziale, il cui rilascio è generalmente subordinato allo stop definitivo o alla interruzione momentanea del lavoro. Una volta concessa, l’autorizzazione non decade mai. Va richiesta con domanda online all’Inps, che valuterà le condizioni del richiedente in base alla sua storia contributiva.

Si può accedere all’area e il servizio dedicati sul sito ufficiale dell’istituto di previdenza, rispettando poi precise scadenze per i pagamenti. In alternativa l’interessato può anche avvalersi del contact center, chiamando il numero 803 164 gratuito da rete fissa oppure 06 164 164 da rete mobile, o di enti di patronato e intermediari di Inps e dei loro servizi di assistenza.

Contributi e agevolazioni

per le imprese

 

Attenzione però, per l’autorizzazione alla contribuzione volontaria occorrerà dimostrare all’Inps di avere almeno uno di questi requisiti:

  • 5 anni di contributi – pari a 260 contributi settimanali ovvero a 60 contributi mensili, indipendentemente dalla collocazione temporale dei relativi versamenti;
  • 3 anni di contribuzione nei 5 anni anteriori alla data di presentazione della domanda.

L’ente, inoltre, specifica che:

i requisiti temporali per ottenere l’autorizzazione devono essere perfezionati con la contribuzione effettiva (obbligatoria) confluita sul conto assicurativo mediante trasferimento, ricongiunzione e riscatto e alcuni tipi di contribuzione figurativa (Cig, Tbc, aspettativa per motivi politici o sindacali).

Come versare i contributi volontari

Dopo l’autorizzazione, i contributi volontari potranno essere pagati con accesso al servizio Versamenti volontari del Portale dei pagamenti Inps, tramite una delle seguenti modalità:

  • online, tramite la modalità Pagamento online PagoPA;
  • avviso di pagamento PagoPA, per il versamento dei contributi presso gli aderenti al circuito PagoPA (bar, edicole, ricevitorie, tabaccherie ecc.).

Non solo. Tramite il servizio web si può visualizzare e stampare le ricevute dei pagamenti compiuti online o con MAV tramite il sistema PagoPA. Ci sono precise tempistiche per i versamenti e l’Inps ricorda che quelli effettuati oltre i termini di scadenza sono nulli e rimborsabili. Sempre Inps provvederà a inviare al richiedente i bollettini appositi, così da agevolare l’operazione di pagamento.

Come si calcolano

Il calcolo dei contributi volontari per la pensione dipende dalla categoria di appartenenza del lavoratore (dipendente, autonomo, ecc.) e dalle specifiche regole previste per ciascun caso. In generale, l’importo da pagare si basa su questi principali fattori:

  • individuazione della base di calcolo – per i lavoratori dipendenti si prende a riferimento la retribuzione annuale e la contribuzione obbligatoria nelle ultime 52 settimane, mentre per i lavoratori autonomi (artigiani e commercianti) il calcolo è fatto sulla media dei redditi da impresa denunciati ai fini Irpef negli ultimi 36 mesi di contribuzione, anteriori alla data della domanda;
  • applicazione dell’aliquota di contribuzione volontaria, variabile a seconda della categoria di appartenenza (dipendenti, artigiani, commercianti ecc.) e del tipo di reddito.

Determinati base di calcolo e aliquota, il calcolo dei contributi volontari per la pensione si farà moltiplicando il reddito per l’aliquota di contribuzione. In genere i contributi vengono pagati su base mensile o trimestrale, a seconda delle modalità previste da Inps o dalla gestione specifica. L’importo effettivo sarà quindi dato dalla divisione dell’ammontare annuale per il numero di mesi o trimestri di versamento.

Rimarchiamo che ogni anno Inps pubblica aggiornamenti sulle aliquote e le modalità di calcolo, che possono subire modifiche in base alla legge di Bilancio. Perciò è essenziale tenersi aggiornati a riguardo.

Finanziamenti e agevolazioni

Agricoltura

 

Contributi volontari o fondo pensione privato

Abbiamo visto che questa tipologia di contributi serve a raggiungere i requisiti per la pensione, ad es. 20 anni di contributi per quella di vecchiaia, oppure per incrementare l’importo dell’assegno per chi vuole una pensione di importo più elevato e tale da meglio fronteggiare inflazione e carovita. Al contempo, i contributi volontari per la pensione sono utili anche a non perdere i contributi già versati, evitando che rimangano inutilizzati o, come si dice in linguaggio tecnico, silenti.

Se ci si domanda delle possibili alternative al versamento dei contributi volontari, una soluzione è aderire a un fondo pensione privato. La previdenza complementare permette di accumulare una pensione aggiuntiva rispetto a quella pubblica obbligatoria e funziona con versamenti periodici, investiti in strumenti finanziari per generare rendimenti nel tempo. Inoltre, la pensione integrativa gode di un regime fiscale agevolato e offre flessibilità ed efficienza al lavoratore.





Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Mutuo 100% per acquisto in asta

assistenza e consulenza per acquisto immobili in asta

 

Source link