Dai mobili topografici alla cantina subacquea 10 start up italiane del lusso – Lusso

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“Nel nostro Paese il mondo delle start up innovative conta oltre 12mila imprese, con una concentrazione prevalente nel settore dei servizi. I dati nazionali si ritrovano solo in parte  nel segmento Luxury. Oltre il 30% delle giovani aziende che ha partecipato al nostro Award lavora su fibre innovative e materiali di riuso, più del 10% lavora a km zero attingendo a scarti di attività collaterali, tutte, senza esclusione, si pongono il tema della sostenibilità. I 10 vincitori sono la prova che esiste un potenziale enorme per innovare, plasmare e rilanciare il mercato dell’alto di gamma.” ha detto Polla Mattiot presidente di giuria annunciando le 10 start up che hanno vinto  il premio HTSI Best Luxury Start Up Award, l’edizione italiana del magazine del Financial Times a cura del Sole 24 Ore, pilastro dell’espressione del luxury e del made in Italy.

Ecco le 10 aziende premiate:


Ogyre – I custodi del mare
Ci sono pescherecci in Brasile, Indonesia e Italia, che gettano le reti sia per il pesce sia per la plastica. Quest’ultima la raccolgono per conto di una start up italiana, Ogyre. Nata nel 2020 dall’intuizione di Antonio Augeri e Andrea Faldella – imprenditori amanti di surf e vela – ha come focus quello di recuperare e riciclare rifiuti marini tramite i pescatori locali – a cui fornisce attrezzatura, logistica, formazione e un compenso che, in molti Paesi, supera il valore del pesce –, collaborando con partner specializzati nel riciclo dei materiali raccolti, che vengono trasformati in energia o in nuovi prodotti. Per tracciare le operazioni, la piattaforma registra sulla blockchain tutte le pescate: qui i chili raccolti diventano token digitali e crediti di plastica. Negli anni sono state raccolte circa 650mila tonnellate e l’obiettivo è arrivare a 1 milione entro fine anno. 

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NextCouture – La couture on demand
Chi, tra gli appassionati di moda, non ha sognato almeno una volta di non essere un semplice spettatore-cliente, ma uno stilista? NextCouture è la piattaforma che permette di realizzare questo desiderio. Fondata nel 2021 da Chiara Torino – avvocato, esperta di venture capital – e Carolina Poggioli – studentessa di Economia –, ospita brand che mettono a disposizione modelli che il cliente può personalizzare, dai colori ai tessuti, ai dettagli. Capi unici che vengono prodotti solo on demand, azzerando gli sprechi. Una tecnologia dà la possibilità, attraverso un avatar, di visualizzare i capi in 3D sulla propria silhouette, mentre l’IA suggerisce combinazioni basate sulle preferenze di ciascuno. Al portale si sono aggiunti due brand proprietari, gestiti dall’ad Matteo Macchiavelli: The Newyorkese (camiceria da uomo) e Ava (moda donna), distribuiti online su NextCouture e in alcuni negozi in Italia. 

L’Oasi del Latte – Una crema al latte, anzi al Parmigiano
Un progetto al femminile che è entrato nel mondo della cosmetica grazie a un ingrediente inusuale: L’Oasi del Latte offre dal 2024 prodotti per la beauty routine a base di siero di latte vaccino, sottoprodotto di difficile smaltimento, estratto durante la lavorazione del Parmigiano Reggiano. L’idea di Michela Cani, agronoma, e Luciana Cimardi, appassionata del mondo agricolo, è nata tra le valli di Vezzano, in provincia di Parma, all’interno di un’impresa familiare che si occupa di allevamento di bovini e produzione di formaggio. La trasformazione del siero in prodotti dermatologicamente testati è affidata al laboratorio Biolife srl di Novi Ligure. «Già premiati come Innovatori responsabili dell’Emilia-Romagna, vogliamo espanderci nel settore del lusso, anche per i costi elevati che, lavorando con un sottoprodotto di risulta, dobbiamo affrontare», spiega Cani. Idea  nuova, con una tradizione antica, è proverbiale il bagno nel latte di Poppea. 

Digital Exhibition Group – La potenza della tecnologia 3d
Seduti in ufficio o a casa propria, ci si infila un visore e si viaggia dentro un’esibizione di alta gioielleria, guardando gemme e monili che prendono vita, ingigantendosi e ruotando su se stessi. Oppure si entra in un atelier di abiti o su uno yacht, per sperimentare virtualmente tutta la tecnologia di bordo. Dalla moda alla nautica, al real estate: Digital Exhibition Group si occupa di studiare progetti 3D personalizzati, per trasformare il modo in cui le aziende di diversi settori possono raccontare i loro prodotti e offrire esperienze immersive e su misura. Fondata da esperti di innovazione e finanza nel 2024, la start up studia soluzioni di alta qualità, display interattivi e piattaforme digitali. Il tutto sfruttando la tecnologia 3D, che consente una riproduzione realistica di spazi, proporzioni e cromie. 

Jamin UnderWaterWines – Una cantina subacquea
Il primo champagne al mondo affinato nel mare riposa per 12, 18 o 54 mesi non in acque francesi, ma in quelle che lambiscono Portofino. Si chiama -52 Cloe Marie Kottakis ed è prodotto da Jamin UnderWaterWines, start up fondata nel 2021 da un pull di consulenti, sommelier e professionisti. Si tratta di una società creata per offrire servizi hi-tech per l’affinamento subacqueo di vini e distillati. A Portofino ha aperto la sede del laboratorio di ricerca, dove vengono elaborati i protocolli di affinamento, poi svolti in cantine sott’acqua su tutta la costa italiana. L’iter, oltre a garantire un prodotto dal bouquet ricco e a liberare spazio nelle cantine, riduce l’impatto ambientale: non servono locali climatizzati che consumano molta energia.

Dolomitisch-  Mobili topografici
Tavoli, panche e altri elementi d’arredo che riportano, intagliate nel legno, topografie ad elevato dettaglio delle vette più iconiche del mondo: dal 2022 è l’idea di Dolomitisch. «Tutto nasce dalla mia passione per le Dolomiti, dove sono nato e cresciuto, unita al fatto che per lavoro – sono ricercatore forestale – utilizzo le immagini satellitari per il monitoraggio ambientale», spiega Daniele Da Re, co-fondatore del progetto con Walter Capovilla. Combinando il meglio della falegnameria altoatesina con le tecnologie avanzate, Dolomitisch crea pezzi unici di art-design: il cliente può scegliere ogni dettaglio, dalla montagna rappresentata alle finiture – il legno massello proviene dai boschi certificati del Südtirol. Per essere in vetta anche comodamente seduti a casa propria.

Eccellenza Italiana  – Lo storytelling del made in Italy
Parlare ai giovani, con un linguaggio giovane, di tradizione e artigianato. «Quando si dice made in Italy, non si fa riferimento solo a prodotti, ma a una cultura viva, che, attraverso generazioni di maestri, ha sempre definito il Bel Paese»: parte da qui l’avventura di Eccellenza Italiana, start up fondata nel 2022 da due 28enni milanesi, Giovanni Brocca e Lorenzo D’Onofrio. Forti di una community di oltre 700mila follower, hanno tre obiettivi: sensibilizzare i consumatori sull’importanza di scegliere prodotti italiani di alta qualità, promuovere il ricambio generazionale nelle aziende di manifattura e artigianato, raccontare l’eccellenza italiana in tutte le sue forme, dalla gastronomia alla moda. Come? Con campagne social, il podcast “Al Dente” ed eventi ad hoc. 

Zerow  – La piattaforma-laboratorio di upcycling
Zerow sta per Zero Waste ed è la start up che si propone come una piattaforma di circolarità per le rimanenze del lusso. Nata nel 2021 dall’idea di due trentenni, Gabriele Rorandelli e Alessio Troisi, entrambi ingegneri gestionali, vuole giocare la sua parte nel guidare un cambiamento sostenibile nell’industria della moda. L’obiettivo è vendere ad artigiani, designer e piccoli brand, tessuti e pellami pregiati recuperati dalle giacenze di magazzino di grandi aziende e manifatture italiane del lusso. Zerolab, a Scandicci, fuori Firenze, è il cuore creativo del progetto, uno showroom-laboratorio dove designer e artigiani possono esplorare e toccare con mano i materiali, ma anche un luogo dove si organizzano workshop ed eventi a tema upcycling. 

Artpay  – A supporto di gallerie e collezionisti
Fondata nel 2023 da un team di appassionati di arte e tecnologie guidati da Luca Pineider e Rossella Destefani, Artpay punta a rivoluzionare il modo in cui le gallerie gestiscono le vendite. L’idea è nata osservando che sono in crescita i collezionisti che acquistano online (nel 2023, tra i Millennials, la percentuale di acquirenti tramite piattaforme è stata del 69 per cento). Alle gallerie e case d’asta Artpay offre un hub di sistemi di pagamento che semplifica il processo di incasso, consentendo a chi compra di scegliere tra diverse opzioni, inclusi piani rateali. Si propone inoltre come un private e-shop che garantisce una gestione flessibile del catalogo opere e offre la possibilità di allestire spazi su misura per le trattative riservate. 

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The Paac – Un abbonamento speciale
Un abbonamento a noleggio, ma di vestiti. Abiti, pantaloni, giacche e camicie: comporre un guardaroba variabile, scegliendo online i capi – a seconda della propria agenda – che arrivano a casa in una box. Si indossano per un mese, poi si sceglie se restituirli o acquistarli e creare una nuova box per il mese successivo. È l’idea di The Paac, la piattaforma di fashion leasing fondata nel 2020 da un gruppo di giovani con diverse competenze nel mondo dell’innovazione e della comunicazione. Un modo per permettere ai retailer di gestire l’invenduto e di proporre pezzi preloved. La start up ha calcolato che con il fashion leasing si risparmiano ogni anno 250mila chili di acqua e 250 chili di anidride carbonica pro capite.

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