Porto Torres, protesta al liceo linguistico: «Lo stage è un nostro diritto»

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«Lo stage è un nostro diritto», specie se si tratta di un liceo Linguistico. E ancora: «Meno burocrazia più empatia».

A Porto Torres gli studenti del liceo linguistico, plesso dell’Istituto d’istruzione superiore “Mario Paglietti”, hanno manifestato per rivendicare il diritto ai viaggi di studi all’estero. Genitori, insegnanti, ragazze e ragazzi con tanto di slogan, fischi e megafono, hanno protestato con forza davanti all’ingresso della scuola, sollecitando un confronto con la dirigenza scolastica.

Cinque classi del corso A  e altri provenienti da altre sezioni, oltre ad un gruppo di studenti del liceo scientifico sportivo. Giovedì la decisione di manifestare, presa dopo la riunione dell’assemblea di Istituto.

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«Da tempo chiediamo di partecipare agli stage linguistici come previsto dall’offerta formativa scolastica illustrata in occasione degli Open Day», spiega Gabriele R., studente 17enne, tra i più vivaci della protesta. 

«Siamo stanchi dei programmi che non si rispettano perché i viaggi di studio sono organizzati in ritardo e alla fine vengono annullati».

Oltre 150 studenti con al fianco alcuni genitori e gli stessi insegnanti del liceo linguistico. Un rombo di motori accende la contestazione. Vogliono essere ascoltati. «Abbiamo bisogno di vivere queste esperienze che invece affrontiamo con disagio ormai da cinque anni», sottolinea Giada Zincheddu, studentessa di 18 anni, «tutto questo nonostante le tante richieste da parte nostra, noi studenti del linguistico che abbiamo bisogno di esercitare la lingua».

All’interno della scuola una commissione di docenti e un genitore incaricata ad organizzare i progetti di studio in Italia e all’estero. 

«Per il quarto anno di fila sopportiamo i problemi di organizzazione degli stage, ragazzi che hanno bisogno di viaggi di formazione e, ad oggi, ancora alcuna risposta che attendevamo entro dicembre. La grave carenza, infatti, sono le tempistiche che creano disagi enormi in termini di prezzi che salgono», spiega Daniela Campus, docente di  Lingue.

Al dirigente scolastico, Daniele Taras, chiedono un approccio proattivo ed elastico «per superare le difficoltà che si possono presentare. Noi vogliamo collaborare», dice Costantino Biello, padre di un’alunna.

Gli fa eco Donatella Pinna, componente della Consulta dei genitori: «Vogliamo una programmazione fatta per tempo sugli eventi formativi, – ribadisce – come abbiamo richiesto alla dirigenza, un incontro in cui ci avevano garantito che non saremmo arrivati più a questo punto».

A supporto della battaglia a favore degli stage e del viaggi Erasmus, anche Juri Masoni, genitore di una studentessa. «Già dallo scorso anno è stato annullato lo stage che si sarebbe dovuto svolgere in Francia, con invito a fare il bonifico, seguito da una serie di comunicazioni frenetiche in cui si modificava la data di partenza», spiega Masoni. Così è scritto nelle diverse note inviate tramite Pec. «Il percorso formativo richiede l’utilizzo costante della lingua straniera con stage in Italia e all’estero, invece non possiamo fare altro che mostrare la nostra preoccupazione».

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Hanno sollecitato un confronto continuo, prima a dicembre 2024, poi a febbraio nell’anno in corso. «Con ogni riserva di iniziativa anche pubblica a tutela degli studenti in caso di mancato riscontro». Questa l’ultima comunicazione, a firma anche dei genitori Biello e Pinna, prima della protesta, chiusa con un confronto con il dirigente scolastico Taras.

«La scuola ha provveduto a richiedere a diversi operatori, almeno 20, i preventivi relativi a tutti i viaggi di istruzione, stage compresi, ma per questi ultimi non si sono ad oggi avute risposte», risponde il preside. «Pertanto sono partiti o partiranno diversi progetti di viaggio relativi ad alunni che frequentano altri corsi di studio, mentre difficoltà oggettive si registrano per il corso linguistico. Tuttavia –  conclude Daniele Taras – qualora dovessero pervenire delle offerte in tempo utile l’istituzione scolastica si impegna ad attivarsi per consentire anche a questi ragazzi nei prossimi mesi di vivere l’esperienza di stage all’estero, che si ritiene importante».

Il confronto costruttivo ha consentito di focalizzare l’attenzione sull’esigenza di portare per il futuro e fin da subito, alcuni nuovi interventi mirati, assicurando anche il coinvolgimento di famiglie e studenti. 

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