Ddl Sicurezza, manifestazione tranquilla nella piazza vietata Fa più rumore il botta e risposta tra Lega e sindaca

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di Thomas Bendinelli

Qualche leggera tensione in corso Garibaldi con un gruppetto di destra ha urlato slogan contro i manifestanti. La Lega: favoritismi agli amici della sindaca. Castelletti: il controllo delle piazze spetta al ministero dell’Interno e replica anche agli antagonisti

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Manifestazione tranquilla il pomeriggio di sabato 22 febbraio,  in città, dove un variegato arco di forze politiche e sociali, che vanno dal Magazzino 47 a Rifondazione comunista passando per collettivi studenteschi e sindacalismo di base, è tornato in piazza per dire no al disegno di legge 1236 che, «in nome della sicurezza, colpisce chi difende il diritto all’abitare, chi lotta per la giustizia climatica, attacca chi sciopera nel lavoro, chi si mobilita nelle scuole e nell’università» prevedendo una stretta sul piano dei reati per chi viola le norme.

Il concentramento in piazza Loggia era stato vietato dalla questura, ricordando che prima una decisione del comitato per l’ordine pubblico del 2021 poi anche una delibera di giunta del 2024 hanno stabilito che la piazza debba essere destinata soltanto a celebrazioni e commemorazioni istituzionali (25 Aprile, Primo Maggio, anniversario strage, 4 Novembre) e non, quindi, a iniziative di carattere partitico. Il divieto non è stato rispettato, i manifestanti si sono ritrovati comunque in piazza Loggia (e non in piazza Vittoria, come chiesto invece dalla questura), polizia e carabinieri si sono mantenuti a debita distanza e non c’è stato il bis di quanto avvenuto il 28 dicembre scorso in piazza Vittoria (anche allora la piazza era stata vietata), quando al contrario ci fu un parapiglia tra manifestanti e forze dell’ordine.




















































Il corteo — poco meno di un migliaio di persone in tutto, tra loro anche molti giovani — si è mosso intorno alle 16 e dopo aver sfilato per le vie del centro storico (via X Giornate, via Dante, via pace, corso Garibaldi, un pezzo di Ring, rientro nel quartiere Carmine) si è concluso pacificamente in piazzale Cesare Battisti. Una manifestazione tranquilla (come era stato ampiamente assicurato in precedenza), per criticare un disegno di legge definito repressivo e ribadire che la sicurezza deve essere innanzitutto sociale (accesso a casa, reddito, salute e istruzione sono stati temi ricorrenti negli slogan urlati dai manifestanti). L’unico momento di relativa tensione — comunque controllato dalla polizia — si è registrato in corso Garibaldi quando un gruppo di giovani di destra ha urlato insulti e slogan contro i manifestanti.

Le critiche della Lega alla sindaca

Sul divieto infranto di manifestare in piazza Loggia è intervenuta in serata la Lega. «Gli amici di estrema sinistra del sindaco Castelletti ancora una volta si atteggiano a padroni della città violando le direttive della Questura e il divieto di manifestare in Piazza Loggia — ha affermato in una nota il segretario cittadino del partito Maurizio Maggi —. Chiediamo al sindaco di far rispettare le regole dettate dalla città e dalla sua stessa maggioranza. Le parole non bastano più, saper governare significa anche realizzare i fatti».

La replica di Castelletti al Carroccio e agli antagonisti

«La Lega le spara a raffica contro di me, dicendo che lascio manifestare in piazza Loggia gli antagonisti; gli antagonisti le sparano a raffica contro di me perché non li faccio manifestare in piazza Loggia.
Viviamo in un mondo curioso! Le visioni estreme si scontrano su palazzo Loggia e non annunciano nulla di positivo. La Giunta, all’inizio 2024, rinnovando una decisione decennale presa con il Prefetto dell’epoca, ha ribadito l’uso di piazza Loggia solo per alcuni appuntamenti unitari, nei quali la città è protagonista con il patrocinio del Comune (25 aprile, 1 maggio, 28 maggio, 4 novembre) e identifica come luoghi del manifestare piazza Vittoria , Largo Formentone, il quadrante di piazza PaoloVI. Il tavolo provinciale Sicurezza e Ordine Pubblico della Prefettura ha indicato, anche per oggi, l’applicazione di tale delibera da parte delle forze dell’ordine. Maggi sa molto bene che è in capo al Ministero degli Interni, non al Comune, il controllo delle piazze durante le manifestazioni politiche. Parlare di amici o nemici è una Logica assurda che non mi appartiene».


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22 febbraio 2025 ( modifica il 22 febbraio 2025 | 20:21)

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