Buona gara dei ragazzi di Di Francesco, che affrontano a viso aperto e con energia la quarta della classifica. Il Parma, però, batte il Bologna nel derby e guadagna due punti in chiave salvezza
Un pari che potrebbe non servire tantissimo, ma che comunque contribuisce a muovere la classifica. Il Venezia impone lo 0-0 alla Lazio, non segna ma nemmeno subisce gol e porta a casa un risultato non disprezzabile, andando pure vicino nel finale al vantaggio. Nel freddo pomeriggio dello Stadio Pier Luigi Penzo, le due squadre si affrontano in una sfida intensa ma avara di emozioni, chiudendo il match con uno 0-0 che non lascia particolari strascichi nel tabellino, ma offre in ogni caso spunti tattici e momenti di nervosismo. La salvezza resta distante, anche perché il Parma batte il Bologna e guadagna due punti sulla squadra di Di Francesco, in attesa del risultato dell’Empoli.
La partita
La partita si apre con un Venezia intraprendente che conquista un calcio d’angolo dopo appena 16 secondi, sintomo di un inizio aggressivo. La Lazio, dal canto suo, cerca di gestire il possesso con Guendouzi e Isaksen, ma senza riuscire a sfondare il blocco difensivo avversario. L’unica vera grande occasione della prima frazione arriva al 22′, quando Zaccagni serve un assist perfetto a Dia, che però spreca incredibilmente sparando alto da posizione favorevolissima. L’attaccante biancoceleste avrebbe potuto cambiare il corso del match, ma la sua imprecisione permette al Venezia di restare in partita. Nel finale del primo tempo, un infortunio costringe Dele-Bashiru a lasciare il campo per Belahyane, aggiungendo un’ulteriore nota di difficoltà alla squadra di Baroni. La prima frazione si chiude con un sostanziale equilibrio e senza troppe emozioni per i tifosi presenti sugli spalti.
La ripresa
La ripresa vede entrambe le squadre cercare di alzare il ritmo, ma senza grande incisività. La Lazio ha un’occasione importante all’8’ con Isaksen, che trova una buona conclusione ma trova l’attento Radu a respingere in angolo. Il Venezia risponde al 20’ con Maric, che anticipa Dia e Lazzari ma manda fuori, graziando un Mandas non impeccabile nell’uscita. Le sostituzioni cominciano a susseguirsi con ritmo serrato: Baroni inserisce Pedro e Lazzari per dare nuova linfa alla Lazio, mentre Di Francesco risponde con un triplo cambio che modifica l’assetto offensivo del Venezia. La freschezza dei nuovi entrati sembra dare una spinta ai padroni di casa, che al 29’ sfiorano il vantaggio con Oristanio, il cui tiro viene respinto da Mandas. Nel finale, la gara diventa sempre più spezzettata con numerose ammonizioni: Guendouzi, Nicolussi Caviglia, Ellertsson, Schingtienne, Zaccagni e Condé finiscono sul taccuino dell’arbitro. Il nervosismo si fa sentire e le squadre si allungano, ma nessuna delle due riesce a trovare il guizzo decisivo. Dopo quattro minuti di recupero, il match si chiude senza reti e senza particolari emozioni. La Lazio si mostra poco incisiva in fase offensiva, mentre il Venezia ha sprazzi di vivacità, ma senza riuscire a concretizzare. Un pareggio che non accontenta nessuno, ma che lascia in sospeso la questione salvezza per un Venezia che non riesce più a vincere, ma che quantomeno non perde. Basterà?
Il tabellino
VENEZIA 0 – LAZIO 0
VENEZIA (3-5-2): Radu; Marcandalli (Schingtienne 10’ st), Idzes, Candé; Zerbin, Perez, Nicolussi Caviglia (Condé 43’ st), Doumbia (Yeboah 32’ st), Ellertsson; Oristanio (Busio 31’ st), Maric (Fila 32’ st). All.: Di Francesco.
LAZIO (4-2-3-1): Mandas; Marusic, Gila, Romagnoli, Tavares (Lazzari 10’ st); Guendouzi, Dele-Bashiru (Belhayane 40’ pt); Isaksen, Dia (Tchaouna 44’,) Zaccagni; Noslin (Pedro 10’ st). All.: Baroni.
Arbitro: Marchetti
Ammoniti: Guendouzi, Nicolussi Caviglia, Ellertsson, Schingtienne, Condé, Zaccagni
Recuperi: 2’ pt, 4’ st
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