Serie A, il Napoli affonda a Como, Inter in vetta; e torna in corsa l’Atalanta. Vince anche la Juve

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Sembra il campionato di tre anni fa, quello vinto dal Milan di Pioli. Andamento lento per le squadre di vertice in un lungo festival delle occasioni perdute. L’Inter non incanta e viaggia una decina di punti sotto la media della scorsa stagione, ma si ritrova in testa. Il Napoli sembrava poter approfittare di un calendario senza coppe, ma nelle ultime quattro partite si è impantanato. Sabato prossimo scontro diretto allo stadio Maradona. E innato l’Atalanta si avvicina: alla corsa scudetto partecipano anche i bergamaschi.

COMO-NAPOLI 2-1

Che il Como fosse in crescita, lo si era capito: Fabregas aveva già messo in difficoltà Juventus e Milan, che in qualche modo l’avevano sfangata. Il Napoli è affondato nel lago, la squadra di casa ha confermato qualità e coraggio; i partenopei hanno subito un brusco rallentamento, quarta partita consecutiva senza vittoria, e dopo tre pareggi è arrivata la sconfitta. Gara subito in salita per gli uomini di Conte, con l’autogol di Rrahmani al settimo minuto. Il Napoli reagisce, pareggia con Raspadori al diciassettesimo e gioca un buon primo tempo. Ma nella ripresa è il Como a tornare in campo con la voglia di vincere, e il gol di Diao poco dopo la mezzora è il giusto premio a chi ha fatto di più. Antonio Conte nel dopopartita ha commentato: “E’ una battuta d’arresto che fa male, nel secondo tempo il Como aveva più fame e più voglia, a livello mentale abbiamo mostrato delle crepe, in vetta c’è più vento”.

EMPOLI-ATALANTA 0-5

A tre punti dall’Inter, a due dal Napoli. L’Atalanta ripiomba nella corsa scudetto a suon di gol. Con la “manita” di Empoli i bergamaschi hanno dato un forte segnale di reazione: dopo l’eliminazione dalla Champions ad opera del Bruges, dopo le polemiche su Lookmann e dopo le frizioni con Gasperini (lui ha annunciato che non rinnoverà il contratto, “ce ne faremo una ragione” ha replicato gelido Percassi), la squadra è scesa in campo con furia: in un primo tempo giocato a tutta, la Dea ha assediato i toscani: gara sbloccata dall’autogol di Gyasi su cross di Zappacosta, poi sono arrivati il raddoppio di Retegui e il tris di Lookman, con una giocata deliziosa. Nel secondo tempo è proseguito il dominio bergamasco, con la doppietta personale di Lookman e la rete di Zappacosta. Empoli arrendevole, in caduta libera: una sola vittoria per i toscani negli ultimi 110 giorni

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CAGLIARI-JUVENTUS 0-1

Altra vittoria in campionato per smaltire la delusione di Eindhoven: la Juventus rafforza il suo quarto posto, ora vanta due punti di vantaggio sulla Lazio, addirittura + 5 sulla Fiorentina. Vogliosi di riscatto dopo l’eliminazione dalla Champions, i bianconeri partono forte e Vlahovic sblocca la partita dopo dodici minuti: errore dei sardi sulla trequarti, il serbo si invola in area, aggira il portiere Caprile e – sia pur da posizione defilata- appoggia in rete. La squadra di Thiago Motta vuole approfittare del momento di inerzia positiva e prima della mezzora colleziona altre tre occasioni: Caprile respinge due volte su Yildiz e una su Conceicao. Prima dell’intervallo l’unica chance per il Cagliari: tiro di controbalzo di Deiola dal limite fermato da Di Gregorio. Nel secondo tempo gara più noiosa: la Juve cala e gestisce, i sardi ci mettono grinta, guadagnano metri e cercano il pareggio. Ma senza creare grandi ansie a Di Gregorio: soltanto nel finale Coman e Viola vanno al tiro, ma non inquadrano lo specchio della porta. 

VERONA-FIORENTINA 1-0

Colpo last minute dell’Hellas, che compie tre passi verso la salvezza. Nella corsa verso l’Europa si lasciano punti per strada. Dopo la sconfitta del Milan e i pareggi di Lazio e Bologna, perde pure la Fiorentina, battuta al Bentegodi. Per i viola zero punti nelle ultime tre partite, alla faccia dei presunti rinforzi del mercato invernale. La squadra di Palladino ha provato a fare qualcosa nel primo tempo, ma senza risultati. Nella ripresa meglio l’Hellas, che per un paio di volte è entrato in modo pericoloso nell’area avversaria. Fino al colpo del KO in pieno recupero, con il gol di Bernede, centrocampista di 25 anni arrivato a gennaio dal Losanna. A metà del secondo tempo attimi di paura per Moise Kean: ha preso un colpo che gli ha aperto una ferita profonda all’arcata sopracciliare; è stato suturato sul campo ma dopo pochi minuti si è accasciato. E’ sempre stato cosciente, ma è stato portato all’ospedale per un controllo; anche se la situazione è completamente diversa, a molti sono tornati in mente i momenti di paura per il malore in campo di Edoardo Bove.



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