Il programma è stato vario, intenso ed entusiasmante, raccogliendo l’approvazione dei partecipanti che hanno manifestato la loro gratitudine regalando sorrisi che rimarranno scolpiti nei cuori di tutti.
L’O.N.A.O.M.A.C. è un ente dedicato al sostegno e all’assistenza degli orfani dei militari dell’Arma, grazie soprattutto al contributo dei Carabinieri in servizio, che ne supportano le attività con impegno e dedizione.
Un’esperienza indimenticabile di sport, natura e compagnia. Tutti i giorni sono stati dedicati all’opportunità di vivere al meglio l’emozione della montagna, praticando, in particolare, attività sportive sulla neve.
Il gruppo di Merano, dopo aver trascorso la prima giornata presso le terme, ha dato il via alle attività con lezioni di sci. I ragazzi, seguiti da un maestro della Scuola di Sci Merano 2000, hanno affrontato le piste con entusiasmo e dedizione, migliorando la loro tecnica sotto l’attenta guida degli esperti. Le mamme hanno intrapreso un’escursione suggestiva fino al rifugio “Weidmann” ed altre avventure, accompagnate dal Comandante della Stazione Carabinieri di Avelengo, godendo di una panoramica mozzafiato e della quiete dei sentieri innevati, tra paesaggi incantevoli e silenzi avvolgenti.
Il 20 febbraio, dopo un’escursione e una giornata trascorsa a Resia, il gruppo si è ritrovato tutto riunito, alla presenza del suo Presidente, il Signor Generale Ugo Zottin, a Villa Hoffmann, per una cena conviviale che ha visto insieme Carabinieri in servizio e non, orfani dell’Arma e loro madri, a conferma del carattere di continuità dell’Opera che svolge la propria missione in piena coerenza e continuità con i tradizionali valori di affetto e vicinanza con cui l’Arma dei Carabinieri, da più di 200 anni, svolge il proprio dovere.
Il 21 febbraio ha visto un’ulteriore giornata ricca di emozioni, con un’avventura tra sport e divertimento. I ragazzi e le mamme hanno potuto cimentarsi nell’emozionante giro sull’Alpin Bob, un’esperienza che ha fatto battere il cuore di tutti. La giornata è proseguita con una merenda in rifugio, un momento di relax e scambio di impressioni prima di concludere l’avventura con un’ultima sosta presso la Stazione Carabinieri di Avelengo, dove i Carabinieri in servizio, i ragazzi e le loro mamme si sono salutati con qualche foto, ripercorrendo tutti i bei momenti passati insieme.
Anche il gruppo di Bressanone ha seguito lezioni di sci, presso la località di Valles, grazie alla collaborazione della locale Scuola di Sci e del Consorzio Gitschberg Jochtal, che hanno garantito un servizio di alto livello e un’accoglienza impeccabile. Le lezioni sono state seguite con grande entusiasmo da tutti i partecipanti, che hanno potuto apprendere le tecniche dello sci in un ambiente sicuro e stimolante. Oltre alle attività sportive, il programma della settimana ha previsto momenti di socializzazione e condivisione, con incontri dedicati all’importanza della memoria e del valore della solidarietà.
Tutti gli orfani hanno fatto visita al 7^ Reggimento Carabinieri “Trentino Alto Adige” di Laives (BZ), dove, tra l’altro, hanno avuto modo di vedere da vicino l’elicottero dei Carabinieri del 3^ Elinucleo di Bolzano ed i cani del Nucleo Cinofili Carabinieri di Laives.
Il 19 febbraio, a Bressanone, si è tenuta una cena alla quale hanno preso parte, oltre alle vedove e agli orfani, il Presidente dell’O.N.A.O.M.A.C., Generale Ugo Zottin, le autorità cittadine e i vertici dell’Arma dei Carabinieri, tra cui il Comandante Interregionale Vittorio Veneto, il Comandante della Legione Carabinieri Trentino Alto Adige, il Comandante Provinciale Carabinieri di Bolzano ed il Comandante della Compagnia Carabinieri di Bressanone.
Un ringraziamento particolare va alle Amministrazioni Comunali di Merano e Bressanone, nonchè a tutti coloro che hanno contribuito a rendere questa esperienza speciale e indimenticabile per le famiglie coinvolte.
L’iniziativa ha permesso a tutti i partecipanti, grandi e piccoli, di immergersi in una straordinaria esperienza montana, che ha visto un perfetto connubio tra sport, natura e socializzazione. Una tradizione che, senza dubbio, continuerà a regalare momenti indimenticabili per l’Arma dei Carabinieri e l’O.N.A.O.M.A.C..
Sono stati giorni speciali e l’opportunità di “vivere” i nostri ragazzi è stata semplicemente fantastica.
La finalità dell’O.N.A.O.M.A.C. è quella di aiutare negli studi i circa 1.150 orfani dei militari dell’Arma dei Carabinieri mediante l’elargizione di adeguati sussidi.
I contributi assistenziali sono riservati a coloro che frequentano corsi di studio dall’infanzia al conseguimento della laurea, corsi di formazione e qualificazione per facilitarne l’ingresso nel mondo del lavoro.
Per il perfezionamento della lingua straniera, vengono organizzate delle “vacanze studio” all’estero al completamento degli studi medi superiori, mentre ai giovani delle scuole primarie e medie inferiori sono riservate vacanze invernali o estive presso i soggiorni dell’Arma.
Sono anche concessi premi di “buon profitto” ai ragazzi che si distinguono negli studi al completamento dei corsi di scuola elementare, media inferiore e superiore.
Le bambine e i bambini sono figli di tutti noi, non solo dei loro genitori. È il principio alla base dell’ONAOMAC, l’Opera Nazionale di Assistenza per gli Orfani dei Militari dell’Arma dei Carabinieri, al fianco dei figli dei Carabinieri che hanno perso un genitore. Li aiutano a crescere e ad affrontare il mondo, rendendoli forti attraverso il principale strumento di emancipazione della persona: l’istruzione. Supportano i giovani nel loro percorso di formazione fino all’università e alla specializzazione. Si prendono cura, a vita, delle ragazze e dei ragazzi disabili.
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