La Carlablog, l’influencer del cibo e le ricette in veneto: «Una focaccia per Zaia, a Meloni una torta di mele conciliante»

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di
Roberta Merlin

Bassanese, ha iniziato durante il lockdown con i suoi video in veneto: «Le persone vedono in me la loro vicina di casa ideale, nelle vesti rassicuranti di una nonna»

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Le ricette sono quelle della nonna, raccontate rigorosamente in dialetto veneto alle sue «tose» («ragazze») che in breve tempo sono arrivate a quasi 200 mila follower. La cuoca per caso, ma soprattutto per amore, è LaCarla blog, ogni giorno ai fornelli social con i suoi piatti, «poco stellati», ma non per questo meno «speciali», arricchiti dagli affetti e dalla tradizione del “suo Veneto”. Carla Scuro, 43 anni, originaria di Bassano del Grappa (Vicenza), affermata professionista nel settore dell’interior design (arredatrice di interni), in poco tempo è diventata la casalinga veneta più amata dei social. Tutto è partito durante il lockdown, periodo in cui cucinare era quasi l’unico passatempo consentito. La bassanese Carla si è messa ai fornelli della sua villetta di San Pietro di Rosà (Vicenza) dove vive con il marito Valentino e ha iniziato a pubblicare le ricette della nonna, quelle casalinghe dove le dosi sono spesso suggerite dal buonsenso e dal cuore. «Na stciantina de pevaro, un fia’ de farina, insomma, come che ve piase mejo» («Un po’ di pepe, un po’ di farine, come vi piace di più») perché in cucina, spiega Carla ai suoi follower, «ghe voe un po’ de ocio» («ci vuole occhio»). Ingrediente comune di ogni ricetta che si rivela ben presto vincente è il dialetto veneto, fedele, mai come in questo caso, al motto «parla come mangi». In pochissimo tempo i video iniziano a diventare virali e «LaCarla» è diventata la sorella, l’amica, la vicina a cui chiedere un consiglio sulle ricette della tradizione ma anche su come preparare cene veloci quando si torna a casa dal lavoro e si ha poco tempo per i fornelli.

Carla, quando ha imparato a cucinare?
«
La passione penso sia nata prima di quando ho imparato ad andare in bicicletta. Ogni volta che mia mamma o mia nonna passavano per la cucina, io chiedevo “facciamo qualcosa da mangiare???”. Bisogna dire che ho sempre amato anche mangiare, non solo prepararne».




















































Lei è cresciuta in una grande famiglia di imprenditori di Bassano, chi cucinava in casa?
«
La mia è sempre stata una famiglia di lavoratori ma, lavorando in proprio, la mamma aveva poco tempo per far da mangiare e io son cresciuta con un esempio di donna imprenditrice ma anche super cuoca, ovvero che con poco accontentava tutti e i suoi piatti erano sempre speciali . Lo “Speciale” , che dico sempre io quando faccio l’assaggio nelle ricette, me lo ha trasmesso la mamma».

Un tempo, si apprezzava molto di più il cibo…
«
Si, e soprattutto non si butta via mai niente. La mia nonna materna si chiamava Anna ed era un donna sempre in movimento. Lei era la classica casalinga, ma con campi e animali da accudire. Ricordo che usciva al mattino mettendosi due pani nella tasca del grembiule e cominciava il giro all’aperto. Proprio lei mi ha insegnato a far tanto con poco».

Da interior design a food-influencer, è stato difficile emergere sui social?
«
Come tanti, anche io mi son trovata dalla mattina alla sera chiusa in casa. Avendo ereditato il temperamento della nonna, non potevo star ferma a far passare il tempo. Così un giorno ho preso il telefono, l’ho messo sul bancone della cucina e ho acceso la telecamera. All’inizio mi vedevo un po’ goffa, ma non mi interessava, pensavo “tanto devono guardare la ricetta, mica se sono bella o brutta!”. Cosi ho cominciato… senza paura. Inizialmente i video li guardavano poche persone. A volte mi dispiaceva, pensando che magari fosse il mio dialetto a forviare. E invece di lì a poco tutto è esploso».

Perché la scelta di parlare in dialetto?
«
Il dialetto fa parte di me e del mio di Dna. Qualcuno mi scrive “sarebbe meglio se parlassi in italiano” ma molte più persone mi scrivo, anche dall’estero, dicendomi che hanno imparato il dialetto prima dell’italiano».

I suoi video vengono visualizzati ogni giorno da migliaia di persone, perché secondo lei LaCarla blog piace così tanto?
«
Rido e scherzo mentre cucino e cerco di far da mangiare ciò che mi appaga, rendendolo facile. Forse le persone vedono in me la loro vicina di casa ideale, nelle vesti rassicuranti di una nonna, che cerca di mettere il buonsenso e il cuore prima della perfezione scolastica culinaria».

Nelle auto interviste lancia molte frecciatine a chi critica le sue ricette…
«
Si, le ho pensate un giorno proprio per rispondere simpaticamente alle critiche. Ne ricevo poche, ma a volte non riesco a scegliere un modo migliore per far capire la banalità di certe osservazioni».

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Se stasera venisse a cena da lei Luca Zaia cosa gli preparerebbe?
«
Beh la mia unica e inimitabile «fugassa» veneta. Alla Meloni invece una bella torta di mele che mette sempre d’accordo tutti».

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